Archivio Annuale : 2014
E’ da 50 anni e oltre che la Galleria Cortina, una vera e propria istituzione milanese, raccoglie e ospita nei suoi spazi i grandi Maestri italiani. A partire da De Chirico, Crippa, Dadamaino, Fabbri, Fontana, Depero, Mulas, Minguzzi, Lanfranco, Asco, Carmi… Fondata nel 1962 da Renzo Cortina, nel ridotto della sua libreria in Piazza Cavour
La Triennale è un luogo a me familiare, non solo perchè hocurato mostre e ideato convegni internazionali di architettura o perchè il mio amico De Albertis ne è presidente. Il motivo è molto più sottile, si chiama Giovanni Muzio, ovvero l’architetto che nel 1930 ideò il Palazzo per le Esposizioni Unversali d’Arte e di Architettura
Sono passati parecchi anni da quando guardando le tele di Letizia Fornasieri pensavo alla fantasia e contemporaneamente all’ovvietà di quei soggetti dipinti con sapiente tecnica e sottile disegno studiato a tavolino, ma certamente pensati o meglio sentiti d’impulso. I suoi tram gialli e i fili con i pali della luce che si intrecciano nel cielo
Milanese doc, Paolo Paradiso non ha mai abbandonato la sua America, come il sogno di un giovane degli anni Settanta che vedeva in quella terra nuova tutto il futuro del mondo, tutta la libertà fatta ad arte e non a caso è con quest’ultima che si è sempre cimentato da anni. Con una bella e
“La discesa di Orfeo” con la traduzione di Gerardo Guerrieri (drammaturgia e regia di De Capitani), scene e costumi di Carlo Sala; luci di Nando Frigerio. Suono Giuseppe Marzoli, non solo stupirà per il coraggio della sua messa in scena ma anche per la scommessa che il creatore del Teatro dell’Elfo ha deciso di affrontare
Dovete aspettare martedì (29 aprile) per assistere allo spettacolo in prosa, musica e danza, scritto e diretto, nonché interpretato da Lina Sastri, “Linapolina. Le stanze del cuore” che andrà in scena al Teatro Manzoni. Si tratta di un vero e proprio inno alla napolititanità perché i brani scelti sono da buongustai della melodia partenopea. Tanto
Il titolo della mostra di Alberto Schiavi alla Provincia di Milano stupisce per il suo titolo: “La pelle dell’anima”, ma il mistero è presto svelato. L’arte di Alberto Schiavi fu così definita dal critico Emilio Tadini: < La pittura di Schiavi ha una struttura ricca e articolata, che si regge. Una struttura che mostrandosi funzione.
Al di là del mio parere personale, devo dire che in tanti hanno condiviso gli sforzi di una città dormiente che sotto il sindaco Pisapia sta spegnendosi e con essa gallerie d’arte, ristoranti, negozi, parcheggi e persino quel sano divertimenti serale. C’è l’area C ed è costosa, i mezzi pubblici aumentati, le strisce per i
La scena di Dario Gessati accoglie Arturo Cirillo al Teatro Carcano con gusto espressionista, lunghi corridoi e cornici dove il protagonista Arpagone esercita tutto il suo potere cinico e infernale, abbruttito da lunghi capelli imbiancati che cadono come ortiche sul suo mantello nero: controlla, spia, origlia e complotta mentre non manca mai di guardare dentro
Architetto, libera, pratica e visionaria al tempo stesso, bellissima con un sorriso innocente, design contesa e c’è chi dice anche protetta da Le Corbusier e da Prouvè con i quali ha lavorato. Erano spesso loro, i grandi Maestri <Moderni> a cercala forse perché fu proprio lei attraverso le sue creazioni più <magiche> a farli pensare