3500 BAMBINI PROFUGHI NELLE MANI DEI TAGLIAGOLE DELL'ISIS

isisisisimages (1)Credo sia sbagliato parlare dell’ISIS e persino riconoscere questa sigla, Il Corriere della Sera allegherà un libretto spiegando settimana prossima, che cosa è questa nuova formula di terrorismo e da quali frange è composta, ma dentro di me sono convinta che non se ne dovrebbe parlare affatto. Sono andata silenziosamente a Parigi nella vecchia sede di Charlie Hebdo e poi ho distribuito una rivista italiana che raccoglieva tanti articoli in francesi scritti da penne italiane in omaggio a quella testata cIsismages (1)he posso anche non condividere fino in fondo ma che certamente condivido la libertà di stampa e la tenacia di quei giornalisti e grafici e vignettisti che rifugiati nella sede di Liberation in attesa che prendano una nuova sede. Ho portato i fiori  dove sono cadute le vittime, i due poliziotti e sono andata anche a posare una candela nella vasca che circonda il monumento di Place de la Republique e alla Bastiglia, ma anche all’Ipermercato nel quale gli ebrei hanno fatto di tutto per sopravvivere ostaggi dei terroristi. Quello che mi chiedo è come fanno dei giovani, anche istruiti, francesi, italiani, anche non mussulmani a farsi indottrinare prima ideologicamente e poi praticamente fino ad andare a fare pratica di guerra nei campi di allenamento nei deserti del Medio Oriente sapendo di andare a morire nel 99 per cento dei casi. Vuoto, insicurezza, odio per una società che ha come valore il denaro, mancanza di ideologie sociali e politiche? Mi sembra strano che anche il mio collega e amico Pietrangelo Buttafuoco e altri….a partire da Cassius Clay, il pugile più famoso del mondo, quando si convertì all’Islam prese il nome di Mohamed Alì. Era il 1964. Ma anche la categoria dei cantanti ha il suo, il più illustre, Cat Stevans che cambio’ religione nel 1977 con il nome di Yusuf Islam. A questi si aggiungono il cestista più famoso della storia della Nba che si convertì con il nome di KareenAbdul Jabbar e poi ancora Mario Scaloja, rappresentante dell’Italia alle Nazioni Unite, morì nel 2012 e si conertì all’Islam nel 19987. Così il mio caro collega Buttafuoco lo chiamerò d’ora in poi Giafar, ma non so se gli nuocerà alla firma. Rispetto per tutti purchè non vi sia odio e violenza. Buttafuoco credo nel Corano e dice che l’Isis è solo terrorismo che si nutre , ossia si finanzia da sola con i giacimenti petroliferi che occupano e poi distruggono, bancomat della Guerra Santa. I giovani europei che vengono arruolati vengono comprati subito con tanti soldi, donne a volontà e una volta scoperta l’adrenalina pura che si prova ad uccidere è la fine. Per ultimo arriva loro l’indottrinamento a credere che il Paradiso è assicurato in cielo se si muori in battaglia. In Danimarca ci sono molti ragazzi che per vari problemi scelgono questa strada, uno su cento torna indietro. Il petrolio contraffatto arriva liberamente in Tuchia grazie all’Irak e passando dalla zona curda. Il califfato dispone un esercito e denaro che Bin Landen non se lo sognava nemmeno. Quali sono tutti i confini dai quali passa il contrabbando venduto. l’Isis non si fermerà finchè la Libia non si rimette in piedi; i suoi giacimenti petroliferi rischiano di essere intaccati e una volta fallito il potere dei Fratelli Mussulmani, questi terroristi, banda di fuori leggi, terroristi, eretici, ribelli, sognano un mondo migliore e si sentono potenti seminando il terrore insieme alle varie milizie dell’intera zona araba. Misurata piange le vittime dello Stato Islamico. L’industria petrolifera è a rischio e il sistema internazionale. Il ministero del petrolio controlla in Libia i pozzi ma non ce la fa, l’Eni è coinvolta e l’Italia ha ritirato il nostra ambasciatore a Tripoli. A quanto pare è stata una mossa negativa anche per gli ospedali, l’ordine pubblico, ma si tee che anche il giacimento per ora è sotto controllo. Sono 19 i centri per gli emigranti da Eritrea , Somalia, Bangladesh…tutti in attesa di imbarcarsi verso l’Italia. Ci sono anche gli africani che hanno paura il Libia e vorrebbero essere già in Europa. Sirte ha spiagge piene di morte e di gente costretta a partire con le armi puntate e i soldi dall’altra mano. Renzi e Obama si incontrano per cercare di salvare il Mediterraneo. In attesa di attaccare la capitale del califfato, Mosul. Qui i capi pubblicano un elenco dettagliato delle loro stragi ogni mese. Pulizia etnica e religiosa. In arabo e in curdo scrivono con spray “o sottomissione o morte”. Vittime villaggio dopo villaggio, facendo saltae case con dentro famiglie intere dentro. Molti sunniti scappano eriempiono i campi profughi.

Oggi la proposta dell’ONU di aprire un cordone umanitario per liberare il campo profughi soprattutto popolato da bambini di Yarmut ai confini della Siria è in ostaggio degli jihadisti. L’Isis non solo avanza in Irak ma ovunque e l’urlo è lo stesso: <Arrendetevi o vi annienteremo>. In questo caso l’obiettivo è Damasco, ma quante Damasco dovremo ancora vedere. Di Parigi si è parlato tanto ma dell’attentato in Danimarca da parte dei tagliagole pochissimo, come le rappresaglia ad Amburgo.

I miliziani hanno conquistato un campo di rifugiati vicino a Damasco (non è rimasto più nulla di quella bella città, neanche la Porta), l’Unicef si limita a dire “E’ un’altra Srebrenica”, mentre in Irak sono state trovate fosse comuni. Perche’ osservare con stupore per poi adattarci quei filmati propagandistici di un bambino con la pistola che stava accanto ai prigionieri con camice arancione e cappuccio rosso in compagnia dei boia. Sappiamo bene che i bambini sono addestrati ovunque in quelle zone per fare guerra fino da piccoli, pagano le famiglie nella maggior parte dei casi e queste ben sapendo la fine che faranno i figli non possono che accettare vuoi per credo, vuoi per impotenza. Questo fanatismo, questo odio verso l’Occidente da cosa nasce? Ce lo siamo chiesti e per certi veri lo si può capire, ma accettare che scafisti senza scrupoli obblighino centinaia di persone ad imbarcarsi dietro cifre folli e forzare bambini e vecchi ad imbarcarsi su mezzi dalla destinazione incerta con mari in burrasca non sono d’accordo. A volte si rimpiangono i Saddam e altri dittatori, nonostante tante povera gente che non condivideva quel regime finiva in prigioni malfamate o scompariva, ma almeno la maggior parte della gente era viva, in quei Paesi si poteva andare e con la politica si poteva trattare. Ora con chi si tratta? Banda, l’una contro l’altra ribelli , fazioni che si muovono in nome di El Queida (in discesa) e fanno sterminio di giovani universitari cattolici in Kenya…ma anche altrove. Ma voglio tornare ai bimbi che mi lasciano in dubbio che ci sia un Dio come dicono i cristiani, un Dio giusto. A Yamuk sarebbero già mille i morti tra decapitazioni e violenze. La Libia si è decimata e la Primavera Araba ha prodotto solo questo? Non ce lo aspettavamo. I tagliagole del Califfo o del califfato hanno lanciato una sfida. Sta a noi raggirarla e non stare al gioco, guai fare altre guerre sarebbe la fine, abbiamo visto gli interventi americani, inglesi e francesi cosa hanno portato in Afganistan, Iran….L’avanzata delle bandiere nere non deve spaventare, i miliziani del Califfato continuano le loro propagande. Tikrito colpito per prima dalle bande assassine simili alle fiere ci doveva già fare pensare…Lo stato Islamico ha conquistato tra il 60 e il 70 per cento dei territori dell’area. Rivali o amici di Aqaida? Se penso a Bin Laden in confronto era il principe della guerra terroristica, forse gli si poteva credere dalla sua grotta a cinque stelle che il Corano era un elemento padrone, ma ora non raccontiamoci fandonie….e basta prime pagine e controlli sulle accoglienze. Pur salvando madri e bambini. Ultimo degli assurdi, se non c’è acqua la Fatwa consente la carta igienica altrimenti caput!


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