FOTO VERITA’…PARTE LA RASSEGNA MIA PHOTO FAIR A MILANO IN NOME DELLA NATURA E DELL’IMMAGINE DIGITALE E DELL’ANALOGICO. SI FESTEGGIANO ANCHE I 180 ANNI DELLA NASCITA DELLA FOTOGRAFIA. DAL DAGGHEROTIPO ALLE NUOVE TECNICHE
Facile fare clic- Dove si trova pero’ la qualità?. . Tutto tiene. La perdita dell’arte fotografica è caduta anche per colpa dei cellulari, i complessi smarphone. Scatti che si librano a casaccio in una nullità di pensiero. Ieri sera un bel documentario su Kate Moss su Sky arte ha messo in evidenza attraverso un’intervista a David Lindberg le capacità seduttive, magnetismo e la fotogenia innata della top model piu’ riservata degli ultimi anni. Avrei voluto avere vinto la battuta d’asta di una delle due grandi case di aste, dove un ritratto di grande formato della Kate dipinto da Lucian Freud, nuda e incinta è stato aggiudicato per 3.9 milioni di sterline. Solo due anni fa decise di accettare il desiderio dell’artista ancora vivente. Lo stesso Freud gli ha fatto anche un tatuaggio, uno in piu’ di quelli che si facevano quando erano in coppia con Johnny Deep.
Il 7 gennaio (1839), giorno del mio compleanno, la rappresentazione della realtà finiva di passare dal pennello. Lo scienziato Francois Arago, presentava il primo processo fotografico al mondo, il …dagherrotipo…, un sistema che fissava su lastre di rame la realtà passando attraverso delle ottiche. Era nata la fotografia anche se Baudelaire la vedeva come un mestiere per artisti mancati. La scrittura con la luce avrebbe soppiantato pennelli o disegni portando il mondo in un altro mondo, quella della riproducibilità e della vero in quanto tale. Dopo la presentazione all’Accademia delle Scienze francese a Parigi oggi la Reggia di Venaria ne rilegge con una mostra contenuti e passaggi di una storia che rimarrà infinità.
In questi giorni ricorre anche l’anniversario del Bauhaus e Moholy-Nagy, uno degli esponenti del Movimento inventato da Gropius, specializzato in fotografia, amava ripetere a partire dal 1931: “ Non colui che ignora l’alfabeto bensì colui che ignora la fotografia sarà l’analfabeta del futuro”. Benedusi, all’interno della grande Fiera fotografica analoga a quella di Arles, ideata dal collezionista, ormai da anni, Fabio Castelli (ora accompagnato anche da Lorenza), dice: “Sono passati 88 anni, siamo in quel futuro. Cerchiamo tutti quanti di non essere alfabeti. Dal 2019 parirà il soldalizio con Olympus. fin da ragazza avevo l’Olympus, Nikon e Leica…ora anche Sumsung. Dal 22 al 25 marzo nei locali di MIA Foto Fair in The Mall a Porta Nuova, Piazza Lina Bobarti 1 a Milano. Mentre in Fiera Rho MIA continua ad esporre dal 4 al 7 negli stand, 85 gallerie internazionali, 50 espositori.Tra le immagini emergono scatti della J.Kennedy immortalata da Ron Galella , campagne di Giacomelli, Delphine Diallo, “The One” …foto di un particolare della Torre Unicredit alla Garibaldi di Noccolo’ Biddau. Il padre della fotografia, Godard, di cui in molti ricorderanno il pallone areostatico e i ritratti come a Sarah Bernhardt, Victor Hugo…Un ‘invenzione democratica che ha dato a tutti la possibilità di creare, di fermare l’attimo.