AL PAC DI MILANO IN VIA PALESTRO DINO AL 27…LA MOSTRA FOTOGRAFICA IDEATA DA RISCATTI

Per fortuna ogni tanto, grazie alla spinta di associazioni si riapre il PAC Padiglione Arte Contemporanea progettato da Jgnazio Gardella….Nel suo spendito cortile all’ingresso i Giganti , sculre di Melotti….Con un’offerta per gli scatti in mostra si potrà contribuire a sostenere l’operato
di ASA – Associazione Solidarietà AIDS ODV, CIG Arcigay Milano ODV,
Fondazione LILA Milano ETS e Milano Check Point ETS
RI-SCATTI. SOMEBODY TO LOVE, UNA MOSTRA FOTOGRAFICA
ACCENDE I RIFLETTORI SULLA VITA E SULLE STORIE DELLE
PERSONE CON HIV.
Dal 4 al 27 ottobre al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea la decima
edizione del progetto di fotografia sociale ideato da Ri-scatti ODV e promosso
dal Comune di Milano con il sostegno di Tod’s
Milano, 3 ottobre 2024 – Un invito a guardare oltre il pregiudizio e a scoprire
la forza e la bellezza di chi convive quotidianamente con l’HIV. Il PAC
Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano, insieme all’associazione di
volontariato Ri-scatti ODV, presentano la decima edizione della mostra
fotografica RI-SCATTI. L’esposizione, intitolata “Somebody to love”, si
concentra quest’anno sulle storie di otto persone con HIV che hanno scelto
di raccontarsi attraverso la fotografia. L’iniziativa, promossa dal Comune
di Milano con il sostegno di Tod’s, è realizzata in collaborazione con ASA –
Associazione Solidarietà AIDS ODV, CIG Arcigay Milano ODV, Fondazione
LILA Milano ETS e Milano Check Point ETS, e grazie a LCA Studio Legale,
sostenitore della programmazione annuale del PAC.
“In questa mostra la fotografia, da sempre mezzo di auto-rappresentazione,
assume una funzione ancor più profonda: diventa uno strumento per
contrastare lo stigma che ancora oggi circonda le persone con HIV e,
in questo senso, un veicolo di riscatto” dichiara l’assessore alla Cultura
Tommaso Sacchi . “Al di là dei successi della scienza e dei metodi di cura,
infatti, l’approccio sociale, culturale e mediatico a questa epidemia e alle
sue vittime muove ancora, spesso, pregiudizi e approcci che provocano un
ingiustificato e crudele isolamento. Le immagini esposte danno voce a chi
troppo spesso rimane invisibile, offrendo una rappresentazione dell’HIV che
porta allo scoperto i pregiudizi e promuove un approccio sensibile al tema”.
La collettiva, curata da Diego Sileo, mira non solo a indagare oggi la
percezione sociale dell’HIV, ma anche a fornire un’opportunità per ripensare
il modo in cui la società affronta la malattia. I progressi scientifici, infatti,
hanno trasformato il virus in una condizione cronica e gestibile, come
evidenziato dal principio “U=U” (Undetectable equals Untransmittable),
secondo cui una persona in terapia stabile da almeno sei mesi con carica
virale non rilevabile non può trasmettere il virus.
L’arte può contribuire a configurare nuovi regimi di uguaglianza, nonché
nuovi scenari in cui il visibile e l’invisibile sono sfidati oltre la logica
dell’inclusione-esclusione. Le storie raccontate in mostra sono quelle di
7 uomini e 1 donna che hanno accettato di condividere con il pubblico
le loro esperienze, e le loro foto sono il frutto di un percorso formativo
supervisionato da fotografi professionisti. Storie reali che testimoniano
i diversi aspetti del vivere oggi con l’HIV: la quotidianità di Giovanni,
l’affettività di Pic(colo), la rivalsa sullo stigma di Andrés, la forza di
Francesco, la creatività pop di Daphne, ma anche i timori di Alberto, il senso
di colpa di alchÆmist e la sessuofobia di Soma. Indiscutibilmente è ancora
vivo lo stigma nei confronti delle popolazioni chiave, maggiormente colpite
dal virus, così come la tendenza a considerare le persone con HIV come
promiscue, spregiudicate, irresponsabili. Il semplice atto di amare qualcuno
che vive con HIV per molti implica ancora il timore di mettersi a rischio.
Questo nuovo progetto di Ri-scatti è un invito a continuare a parlare di HIV e
di AIDS perché, oggi come ieri, Silence = Death.
RI-SCATTI. Somebody to love sarà visitabile gratuitamente fino al 27 ottobre
al PAC di Milano. Le foto e il catalogo sono in vendita e l’intero ricavato
sarà devoluto alle realtà coinvolte per sostenere le loro attività a favore delle
persone che vivono con HIV.
L’edizione 2024 di RI-SCATTI segna un traguardo importante: il decimo
anniversario del progetto, nato nel 2014 con l’obiettivo di promuovere
il riscatto sociale attraverso la fotografia. Negli anni, RI-SCATTI ha
raccontato storie di emarginazione e resistenza e affrontato tematiche
scottanti – dalla prostituzione al cyber-bullismo, passando per la malattia
oncologica in età pediatrica e i disturbi alimentari – dimostrando come
l’arte possa offrire un’opportunità di espressione e rivalsa. Una sala speciale
sarà dedicata alla celebrazione di questi dieci anni di successi, ricca di
testimonianze e ricordi di coloro che hanno reso possibile le varie edizioni.
Da dieci anni, Tod’s sostiene l’Associazione Ri-Scatti che ha l’intento di
promuovere i valori della solidarietà, sostenendo ogni anno una causa
sociale differente. L’affiancamento decennale a Ri-Scatti ha lo scopo
di rafforzare il ruolo sociale del Gruppo che, da sempre, riconosce alla
solidarietà una parte fondamentale del fare impresa, obiettivo che nasce
dall’importanza del “restituire” al territorio parte di ciò che proprio la
comunità ha permesso di raggiungere.
EVENTI IN OCCASIONE DELLA MOSTRA
Nel corso del mese di ottobre il PAC ospiterà alcuni eventi che declinano e
approfondiscono il tema della mostra da più punti di vista.
Il festival MILANoLTRE porterà al PAC alcuni estratti di Ballade: coreografie
di Mauro Bigonzetti per la MM Contemporary Dance Company (sabato
5 ottobre) e Femenine, il nuovo progetto di Gianmaria Borzillo ispirato
all’omonima composizione musicale e alla vita di Julius Eastman (giovedì 17
ottobre). Completerà entrambe le serate una lecture di Stefano Tomassini.
Martedì 8 ottobre Elena Di Cioccio presenterà la sua autobiografia Cattivo
sangue, condividendo anche la sua esperienza di persona con HIV, in dialogo
con il curatore del PAC Diego Sileo.
Martedì 15 ottobre l’incontro AFTER LATEX – HOUSE OF CARE celebrerà
la Ballroom scene, nata a New York alla fine degli anni Ottanta, e il suo
impegno nella sensibilizzazione riguardo la prevenzione dell’HIV.
Sabato 19 ottobre il PAC e Le Cannibale presenteranno due performance
musicali d’eccezione con Nicky Siano, storico resident del celebre Studio 54
di New York e attivista nella lotta contro l’HIV, e Hiroko Hacci, una delle dj
emergenti più interessanti della scena elettronica internazionale.
Giovedì 24 ottobre il talk HIV OGGI, A CHE PUNTO SIAMO? racconterà
nuove frontiere nell’ambito della terapia e della prevenzione.
Dialogheranno con il pubblico medici infettivologi, attivisti e persone con
HIV.
SCHEDE DI APPROFONDIMENTO
I numeri dell’HIV in Italia e nel mondo
L’HIV continua a rappresentare una delle sfide più complesse per la salute
pubblica, sia a livello nazionale che globale. Secondo i dati del COA ISS
(Centro Operativo AIDS dell’Istituto Superiore di Sanità), nel 2022 in Italia
sono state segnalate 1.888 nuove diagnosi di infezione, con un’incidenza di
circa 32 nuovi casi ogni milione di abitanti. Sebbene negli ultimi dieci anni
si sia registrata una graduale diminuzione, l’ultimo biennio post-pandemia
ha visto un leggero aumento, probabilmente dovuto a una sotto-diagnosi
durante il periodo del COVID-19.
Le fasce d’età più colpite in Italia sono quelle tra i 30 e i 39 anni, con 73 nuovi
casi per 100.000 abitanti, seguite dalla fascia tra i 25 e i 29 anni, con 65 nuovi
casi ogni 100.000 residenti. La modalità di trasmissione predominante rimane
quella sessuale (responsabile dell’83,9% delle infezioni); in particolare nel
2022, il 43 % dei nuovi casi riguardava persone eterosessuali (25,1% maschi,
17,9 % femmine), il 40,9 % uomini che fanno sesso con uomini (MSM).
A livello globale, l’HIV ha colpito 39,9 milioni di persone fino al 2023, con
il 65% di queste situate nel continente africano. L’Organizzazione Mondiale
della Sanità (OMS) stima che ogni anno circa 630.000 persone muoiano per
cause correlate all’HIV, mentre 1,3 milioni acquisiscono l’infezione. Sebbene
non esista ancora una cura definitiva, i progressi della scienza hanno reso
l’HIV una condizione cronica gestibile attraverso terapie antiretrovirali
efficaci. Oggi l’obiettivo delle principali agenzie sanitarie mondiali, come
l’OMS e UNAIDS, è di porre fine all’epidemia entro il 2030, promuovendo il
raggiungimento della strategia 95-95-95: garantire che il 95% delle persone
con HIV conosca il proprio stato sierologico, che il 95% riceva terapie e che
il 95% di chi è in cura raggiunga una carica virale non rilevabile.
HIV e stigma: l’importanza di una corretta informazione
Uno dei principali ostacoli alla lotta contro l’HIV rimane lo stigma sociale
che circonda la malattia, un fenomeno che impedisce a molte persone di
accedere a diagnosi precoci e cure adeguate. L’HIV è un virus che ha un
profondo impatto non solo sul piano medico, ma anche su quello umano e
sociale. Dalla sua scoperta, l’infezione è stata associata a forti pregiudizi
legati alla sessualità, all’identità personale e alle fragilità emotive, spesso
alimentati da una narrazione mediatica scorretta o sensazionalistica.
Oggi però, come si legge nella pubblicazione dal titolo “Informare sull’HIV/
AIDS”, a cura dalla LILA (Lega Italiana per la Lotta contro l’AIDS), il
contesto è radicalmente cambiato. Grazie alle terapie antiretrovirali (ART),
le persone con HIV possono condurre una vita lunga e in buona salute, con
una condizione clinica che, nella maggior parte dei casi, non è più infettiva.
La corretta informazione riveste dunque un ruolo cruciale per vincere la
battaglia contro l’HIV. Promuovere la diagnosi precoce e combattere lo
stigma sono passaggi fondamentali per garantire che chi vive con HIV possa
accedere alle cure e vivere una vita piena e dignitosa.
Stefano Corso – Presidente Ri-scatti ODV
“Celebriamo il decimo anno di Ri-scatti con una mostra interamente curata
da Diego Sileo, che si è speso senza risparmiarsi nel toccare un tema così
delicato. Ogni mostra, come questa, è un’esperienza a sé, il cui risultato è il
più delle volte inatteso, ma sempre rappresentativo delle singole storie che
i 266 autori presentati in dieci anni della nostra storia hanno scelto e deciso
di condividere tramite una macchina fotografica. Ne è un esempio anche
Somebody to love, in cui persone che vivono con HIV si sono messe in gioco,
spesso uscendo dall’anonimato, per raccontarsi e raccontare la loro vita e le
loro sensazioni senza la pretesa di coprire l’intera casistica della popolazione
che vive la loro stessa condizione, ma piuttosto per stimolare una riflessione
su qualcosa che spesso rimane ancora nascosto a livello sociale, ma che
potenzialmente riguarda tutti, eterosessuali e omosessuali in egual misura”.
Diego Sileo – Curatore PAC Milano e curatore della mostra
“Pochi eventi hanno avuto un impatto così diretto su una comunità come
la diffusione dell’AIDS. Disinformazione, dicerie, criminalizzazione e
stigma sono stati fondamentali per la formazione di un “mito” che ha
devastato un’intera generazione e che ha cambiato definitivamente il modo
di relazionarsi emotivamente, di amare, di fare sesso, di vivere. L’attività
espositiva del PAC è ormai da tempo focalizzata sull’abbattere e superare
ogni forma di discriminazione e di pregiudizio attraverso il linguaggio senza
confini dell’arte contemporanea”.
Paolo Testoni – ASA – Associazione Solidarietà AIDS ODV
“Associazione Solidarietà AIDS ASA ODV, impegnata dal 1985 sul territorio
milanese nel supporto alle persone che vivono con HIV, è lieta di essere
coinvolta nel progetto Ri-scatti. Negli ultimi anni sono sempre meno le
occasioni di portare il tema dell’HIV all’attenzione della popolazione, con
il duplice rischio di lasciare abbassare la guardia in termini di prevenzione
e di non combattere lo stigma verso le persone che tutt’oggi vivono con
il virus. L’iniziativa Ri-scatti è un’ottima occasione per raggiungere un
grande numero di persone, informarle e sensibilizzarle su un tema ancora
attualissimo.”
Andrés Jesùs Gallucci – CIG Arcigay Milano
“Con le attività del Salute, vogliamo parlare di prevenzione come gesto
collettivo, tramite un confronto fra pari che rimetta la consapevolezza al
centro della salute sessuale, senza spazi per imperativi, ma rendendoci
tuttə CONSAPEVOLI E SIEROCOINVOLTƏ. Aiutiamo a ridurre il gap
informativo e l’impatto che la disomogeneità nell’offerta dei servizi ha su
temi proritari come l’accesso alla PrEP, screening IST diverse dall’HIV,
referral psicologico in ambito salute sessuale. Il Salute è attivo non solo
attraverso i test nei locali LGBTQIA+ della comunità milanese, ma anche
attraverso collaborazioni con altre associazioni e con il Milano Check Point,
di cui il CIG Arcigay Milano è socio fondatore”.
Francesco Falzetta – LILA Milano ETS
“Quando è stato chiesto a LILA Milano di collaborare alla realizzazione del
progetto di Ri-scatti, la richiesta è stata subito accolta con entusiasmo. È
stata ritenuta un’occasione preziosa per parlare di HIV/AIDS: da tempo non
se ne parla più abbastanza. LILA da anni si occupa di fornire informazioni
su queste tematiche nella speranza che sia possibile, prima o poi, parlare
di HIV/AIDS nel modo corretto, evitando così quella cattiva informazione
che alimenta, ancora oggi, lo stigma nei confronti delle persone che vivono
con HIV. U=U, PrEP, PPE sono concetti e termini ancora troppo poco
conosciuti, nonostante rappresentino la rivoluzione scientifica degli ultimi
anni nel contrasto alla diffusione del virus dell’HIV. Iniziative come questa
rappresentano il volano per poter raggiungere anche chi di questi temi
conosce poco o nulla”.
Daniele Calzavara – Milano Check Point ETS
“Milano Checkpoint, l’ultima nata delle associazioni milanesi, ha imparato
che essere fatti dalla comunità per la comunità ha un impatto eccezionale
nella promozione della salute sessuale e nella lotta all’HIV, con un approccio
alla pari, orizzontale e privo di barriere. Oggi siamo davanti a un’iniziativa
importante che riporta l’HIV in uno spazio pubblico, dopo un lungo periodo
di assenza. Ma è soprattutto l’occasione per raccontare cosa vuol dire vivere
con HIV nel 2024 per 8 persone, per restituire alla collettività attraverso
l’arte corpi, volti, intimità ed emozioni, con coraggio e generosità. Un primo
passo per ridare una storia a quelle 139.000 persone che vivono oggi con
HIV in Italia. Perché siamo persone e abitiamo nella società, non siamo il
virus che ci abita”.
RI-SCATTI. RICORDATEVI!!!
SOMEBODY TO LOVE
4 – 27 ottobre 2024
PAC Padiglione d’Arte Contemporanea
Via Palestro, 14 20121 Milano
Preview stampa giovedì 3 ottobre, ore 11:00
Inaugurazione giovedì 3 ottobre, ore 19:00
www.pacmilano.it
www.ri-scatti.it
ORARI
Da martedì a domenica ore 10 – 19:30
Giovedì ore 10 – 22:30
Chiuso il lunedì
INGRESSO LIBERO
Contatti stampa
Ri-scatti ODV
Gerardo Mauro germauro81@gmail.com Tel. 328 8948120
PAC
PCM Studio di Paola C. Manfredi
Federica Farci federica@paolamanfredi.com Tel. +39 3420515787
COMUNE DI MILANO
Elena Conenna elenamaria.conenna@comune.milano.it


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