ALTO GRADIMENTO PER L'INTERVISTA DOCUMENTARIO A GIULIO ANDREOTTI DELL'ISTITUTO LUCE, SULLA CENSURA DEI FILM E UNA MERAVIGLIA OGGI RIVEDERE LE PELLICOLE RESTAURATE DI PIALAT E TRUFFAUT. UNA MOSTRA "FORTE" PER UNA "CITTA' DEBOLE E UMILIATA. CURIOSO CHE VERDONE SCRIVA PER L'OSSERVATORE ROMANO…MEMBRO DELLA GIURIA DICE CHE SI BATTERA' PER DIFENDERE IL CINEMA ITALIANO. IL REGISTA RICEVERA' IL PREMIO BRESSON A FINE FESTIVAL. EMMA STONE E' TRA LE DIVE PIù ACCLAMATE DOPO IL FILM "BIRDMAN" DI GONZALES.

Nulla è cambiato, se non la Sala Darsena ristrutturata decorosamente, resta il “buco” grande tristezza da risolvere davanti al Casinò, un tempo c’era una bella pineta sotto la quale stavano gli stad che vendevano cassette Dvd, libri, magliette, manifesti…non sono cambiati nemmeno i petali sulla facciata del palazzo del Cinema ma nel frattempo i grandi leoni d’oro scultorei sono diventati grigi. Questo è l’annno del grigio, le sale hanno moquettes grigie, le passerelle interne. Sono diminuite le feste party con la crisi. Presenti come se niente fosse successo con lo scandalo del Mose che ha investito il sindaco Orsoni e parecchi membri dell’amministrazione, nonchè le imprese, con il Minnistro Franceschini e i sottosegretari Pierpaolo Baretta e Barrucciu, compare sereno il presidente della Regione Zaia e quello del Consiglio Veneto Clodovaldo Ruffato e la presidente della Provincia Francesca Zaccariotto. Va ricordato tr le tante cose che dopo le dimissioni del sindaco e la caduta dell’amministrazione comunale di Venezia,  per lo scandalo sugli appalti e l’immenso giro di mazzette legate al Mose (grande macchinario costosissimo che dovrebbe ridurre e regolare le maree per salvare Venezia, per il municipio c’è qui al Festival del Cinema al Lido, il commissario prefettizio, Vittorio Zappalorto, contro i tagli voluti da quest’ultimo per l’esaberi di dipendenti comuli, comntinuano le proteste. Questa 71 esima edizione condotta dal direttore Alberto Barbera con il presidente Paolo Baratta continua cercando il modo per riscattare l’Italia da una vergogna di ladreria tale da scandalizzare tutta la stampa internazionale. La notizia era esplosa il primo giorno della Biennale Architettura, ancora in corso ai Giardini e all’Arsenale e forse tanti stranieri, ma non solo si attendono da quaesto festival una sorta di “nuovo realismo” , un “mea culpa” accompagnato dalla promessa del riscatto. Insomma si punta su una Mostra piena di idee e di fantasia, ma anche di fatti veritieri, non solo legati a una crisi, ma anche film che siano la vetrina più bella della nostra stagione nuova, nonostante i finanziamenti per la cultura calino come tutto il resto…La Sezioni Orizzonti è un percorso parallelo alla Mostra che può dare forse quello che il pubblico oggi si aspetta. Ma le liaison sono sempre più strette, vedi film letterari che ripescano da Camus, Leopardi, Pasolini e Faulkner (2L’urlo e il furore”; gli italiani in concorso sono tre, è bene ricordarlo ed è anche un po’ assurdo perchè siamo in csa nostra. Si tratta di Martone, Munzi e Costanzo. I francesi sono 4, pronti a strapparci qualche cosa, vuoi per invidia vuoi per ammirazione. La storia è moltolunga. Con Franco Maresco si parla tanto dell’Italia degli ultimi venti anni (senza Ciprì) e Sabina Guzzanti getta gli artigli su Stato, mafia, polica sporca e affari. La mostra mette in luce anche le atrocità del mondo come ad esempio l’eccidio del curdi, e non mancano gli atroci genocidi indonesiani. Abel Ferrara sembra volere promettere prese di posizioni dure. Un po’ di sesso scaturisce dalla versione “hard” di “Nymphomania”…ossessioni arrrivano da “I am keller”, sgradevole austrico, Ulrich Saidl, mentre una bella galoppata attraverso la storia del cinema la da la sezione Classici e la Sic e le Giornate degli Autori che sono sempre in grado di regalare sorprese almeno per i più giovani. Inarritu ha dato dalla prima sera con la sua commedia con l’attore super eroe e tutti si aspettano di vedere il bis d’esordo con ” Gravity” a quanto pare lanciato dal Lido di Venzia per l’Oscar.

Emma Stone sembra non volere lasciare la passerella a nessun’altra attrice forte forse di questa premessa di cui parlavo nella riga precedente. Si sa che l’America va sempre ingraziata, come in politica e in economia. Il Festival poco si discosta da certe regole, vedi anche quello di Cannes o di Berlino.Amato dal pibblico anche Michel Keaton, super eroe appunto dietro le quinte di Hollywood, un film tanto pazzo, quanto patetica, ma girato bene e con bravi attori come il divo esibizionista amato tanto delle giovinette Edwar Norton, mentre è parsa un po’ piùinsoddisfatta Naomi Watts e della figli Emma stone uscita da poco da una clinica di riabilitazione. Tutto secondo copione fin qui. Nel film la rivalutazione della figura paterna che sarebbe il tema centrale sfugge un po’….Dopo le morti di grandi attori questa estate, Philip Seymour Hoffman e di Robin Williams il mondo del cinema è attonito, sarebbe come vedere di colpo svanire Itm Burton con il suo Butman. Ma che fine hanno fatto, a proposito,  Spiderman, i grandi super uomini del cinema americano? Tornando alle “Imprevedibili virtù dell’ignoranza” speriamo che quest’anno il popolo dei giovani giornalisti delweb sia un po’ più acculturato, preciso nei commenti e che si si studiato più dellos corso anno la storia del cinema, prima di sparare cazzate….”Amores perros, 21 grammi Babel lancia un sasso sui social media e sulla mlattia molto contagiosa che ci fa pensare a tutti quanti di essere insostituibili. “Ci rallegriamo delle glorie passate o sprofondiamo nell’ansia delle eventuali miserie del futuro, incapaci di affrontare il presente, lasciamo trascorrere l avita perdendo l’appuntamento che abbiamo con essa”. Parole sante!

Torniamo alla gradevolezza di due film appartenemti alla Nouvelle Vague di cui non solo Truffaut era rappresentante, ma anche il bravissimo regista “L’amour existe”, Marcel Pialat che ci ha fatto vedere interessanti riprese in bianco e nero di una Parigi e della sua periferia agghiaccianti, di povertà, storie di pendolarismo e di baracche e le nuove costruzioni “alveare” popolari, grattacieli a costo zero perchè zero era la tenuta. Un film che si è ben legato con quello proiettato dopo in Sala Volpi di Truffaut “Baisers Volés”, restaurato a colori con una storia autentica come tante di un  ragazzo che non riesce ad abbracciare la divisa militare e cerca fortuna tentando vari lavori in una media borghesia che stava sorgendo e certamente uno dei film minori,ma non per questo meno belli del grande regista francese. Il primo è stato premiato nel 1961 con due grandi riconoscimenti, autore di “Una casa nel bosco”, “I nostri amori”, “Loulou”, L’amante giovane”, “Sotto il sole di Satana” e ” L’enfance nue”, morto nel 2003. Bianca Balti eLuca Calvani hanno sfilato anche oggi all’ora in cui Gayet e Santanchè hanno fatto l’altro giorno la loro comparsa con Michela Tamburino. La Santanchè è a Venzia questa volta in veste di editore perchè tra le tante ha acquistato la rivista cinematoggrafica CIAK. “La dittatura in Iran divide le famiglie” è ciò che è stato detto da Makhmalbaf, regista di “The President”, storia di una dittatura….Ora corro e vado avedere “Word with Gods” di tanti registi, piccole storie che ne vale la pena di ascoltare e vedre: da Arriaga a Iglesias e poi “Anime nere” di Munzi e qui vi racconterò dopo……Seguite Marzullo e qualche cosa capirete o su RAI ! o Rai Mouvie.


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