L’istituto italiano cultura di Parigi verrà accolto nella sede della Biennale di Venezia
Due le notizie importanti: la prima che l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi entra nell’Olimpo della Biennale di Architettura di Venezia per presentare “Le ali ritrovate dell’Hotel de Galliffet”; una mostra che documenta la ricostruzione di questo importantissimo Palazzo , abitazione del Ministro Talleyrand. Vincenzo de Luca ha presentato 9 progetti di ricostruzione di due ali perdute del 1700. L’Hotel de Galleffet è di proprietà dello Stato Italiano dal 1909 e oggi ospita l’Istituto Itaiano di Cultura a Parigi organizzando anche mostre come la bella esposizione “Franco Albini architetto..elogio alla “leggerezza” curata da Marco Albini e dal critico Bosoni, ideata da Luciana Baldrighi e accompagnata da un bel catalogo. L’ala est incomiuta dagli anni Cinquanta dovrà ospitare nuove aule per corsi e biblioteche e la sud demolitaper rischio di crollo diventerà la residenza per produttori e promotori del settore culturale, artigianale industriale. Una giuria formata da Massimo Alvisi, Luca Molinari e Carlo Olmo, esamineranno i progetti in concorso.
La Farnesina , come riportano alcuni organi di stampa, ha diramato un “Avviso per il conferimento dell’incarico di direttore di ‘Chiara Fama’ presso l’IIC di Parigi”. Chiariamo subito che non si tratta di un bando, in quanto la nomina dei direttori cosiddetti di “chiara fama” rientra nell’esercizio di un potere discrezionale da parte dell’amministrazione. E, quindi, la ricerca per l’affidamento di questo incarico (della durata di due anni, rinnovabili una sola volta per un pari periodo) non si può assimilare ad un concorso pubblico, né per le procedure, né per le modalità della selezione. “Il Direttore”, si legge nel testo dell’avviso, “rappresenta l’Istituto, mantiene i rapporti con le istituzioni e le personalità culturali del Paese ospitante, ed è il responsabile delle attività culturali svolte dall’Istituto stesso, di cui programma e coordina le attività e i servizi”.
Pertanto, i requisiti richiesti saranno essenzialmente legati alla produzione scientifica, alla notorietà acquisita negli ambienti culturali italiani e stranieri, alla capacità di ideazione, organizzazione e ge
stione di una serie di attività culturali sostenibili economicamente (attività di fundraising) e, soprattutto, alla “conoscenza del paese di destinazione che non sia unicamente basata sulla competenza linguistica o su una esperienza esclusiva di studi sul paese stesso, ma che tenga conto in particolare della rete di relazioni stabilite localmente”. Collocato in un prestigioso “hôtel particulier” della fine del ‘700 – l’Hôtel de Galliffet – costruito dall’architetto Legrand tra il 1776 ed il 1792, l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi dipende dal Ministero degli Affari Esteri e gode di un’autonomia operativa. Il nuovo direttore avrà il non facile compito di ereditare l’incarico da Marina Valensise, attenta promotrice fra l’altro di diverse iniziative a sostegno dell’arte contemporanea italiana, iniziate nel 2012 con la residenza dell’artista Tomaso De Luca. La scadenza per l’invio delle manifestazioni di interesse è fissata al 22 febbraio 2016.
Intanto è in corso una mostra di Matilde Cassani per valorizzare il patrimonio storico italiano, un patrimonio che si è arricchito con le ultime direzioni dell’Istituto. Ma torniamo ai progetti con l’Università di Roma Tre. Il comitato scientifico è formato da Cino Zucchi, Jean Louis Cohen, Margherita Guccione e Pippo Ciorra. I progetti saranno tutti esposti. Sara d’Abate e Giuliana Mosca hanno redatto la prima biografia storica sull’architettura e il restauro dell’Hotel De Galleffet pubblicata dallo stesso Istituto Italiano di Cultura. Un altro programma , “Le promesse dell’arte” è nato per promuovere in Francai i giovani talenti dell’arte italiana al fine di fare conosce la nosra cultura Oltralpe. La presentazione della mostra a Venezia si è tenuta a Ca’ Giustinian sede della Biennale alla presenza del suo presidente Paolo Baratta.
Stazionare nel bel giardino dell’Hote de Galliffet proprio in Rue de Varenne, la via e la zona dei grandi ministeri e delle più importanti ambasciate è a dir poco cosa gradevole ed emozionante. Le presentazioni di libri, gli spettacoli di teatro (anche all’aperto d’Estate con il mio amico Alessandro Levi Sandri, Maurizio Serra….) o ai dibattiti all’interno dell’edificio circondato da meravigliose colonne doriche…..piano forte a coda, grandi musicisti, bravi registi e attori e presentatori come Corrado Augias.