PROGETTI, AZIONI E VISIONI AL SALONE DEL MOBILE DI MILANO. PRESENTE ANCHE IL PRESIDENTE MATTARELLA
Da “Futuro” a “Lavoro”. Cinque parole per fare “Il Salone del Mobile”. Il presidente Claudio Luti dichiara: “I numeri? Prima le emozioni….”. Rilanciare il Made in Italy, quindi si parla di numeri, è importante…perché gli affari sono importanti, ma forse bisognerebbe partire da questioni immateriali. Il mondo è pieno di Fiere e di Design week ma nulla è da rapportare ai nostri eventi in materia. Dalla Fiera di Rho al Fuori salone in città. Negli anni Cinquanta e soprattutto Sessanti si sono creati i presupposti per un qualche cosa che tutti ci invidiano anche nell’epoca della globalizzazione. Le 5 parole vanno dette perché fare bene comprende: emozione, luce, lavoro 3D, futuro, 20 anni. L’età giovane per autonomasia, è anche l’età del Salone Satellite che vedrà 650 giovani designer internazionali confrontarsi ai Padiglioni 22 e 24. Qui i grandi marchi e espongono per una settimana design dei grandi Maestri storici insieme con le novità dove anche nuovi materiali e la tecnologia più avanzata fanno da padroni. Stimo parlando di 283 espositori. Per il settore “Light” ribattezzato “Delizioso” grazie a Euroluce ripropone un luogo espositivo a cura di Cristiana Catona fatto anche di incontri fino al 7 aprile incluso. Agli spazi storici in città “The Mall” a Porta Nuova, mentre Via Tortona fa il pieno di marchi nuovi e storici, stupendo come sempre per gli allestimenti. Mentre Beppe Finessi alla Fabbrica del Vapore trionfa con 500 progetti e rilancia la Collezione Salone Satellite e Workplace 3_0. La Rinascente. Il Coin, Ikea, Mandarin Oriental, Boscolo…Le gallerie d’arte sono state invase da proposte di desegners. Spazio Esperienze e Fabbrica Orobia vedono impegnato Davide Groppi. Al Centro Studio Scandinavia (Danord) Easy Chair…Andrea Mete trionfa con i suoi lavori a partire dei suoi bigliettini da visita con fotografie bianco e nero di grande arte.Interessante la Collezione di Alessandra Orlandi, cos’ come le Porcellane Manifatturiere Nymphenburg alla Società di Arti e Mestieri dove ho incontrato la nipote di uno dei fondatori e benefattori di questa scuola che ha fatto crescere con i suoi corsi italiani poveri che avevano voglia di imparare e specializzarsi in un lavoro. Molto seguito anche SideSide, Wasata con stoviglie e oggetti per la cucina ma il suo pezzo forte sono le Bamboo Cutlery, Fanny&Mary lo ripeto, Venice Design Week, designer selezionati da Michela Codutti, mi FAC Gallery (Teatro alla Scala), persino il Garage San Remo ha tolto le auto per ospitare il Salone. Cosa avrà dato in cambio ai suoi clienti? La follia decisa dal Comune di Milano è stata quella di chiudere parecchie vie da tutta la zona Brera alle Cinque vie…creando code e smog. Tra gli sponsor delle Cinque VieFastweb, Banco di Desio, HDG, Fondazione Cariplo, Ponyzero, Living, designboom, Simple flair, TLmag, Spazio Nobile, Union(e) chairIrene Maria Ganser, con i suoi tronghi di bronzo levigati oro, IMU design ecc…La rivista Abitare ha dedicato il numero alle donne designer, linguaggi personale e percorsi universali. Anche nell’Ex Spazio Ansaldo ne vale la pena fare un giro specie per gli allestimenti stupefacenti. Non mancano settori dedicati al lusso. Designers interpretano anche la moda come Vuitton…le forme e i tessuti si uniscono ai colori come nel caso di Missoni. Altra storia per Trussardi. Ma anche Bugatti e Bentley…l’Hotel Bulgari ospita un’opera di Zaha Hadid. Dalle passerelle al Salotto dunque e qui trionfano il Grippo Frau come Cassina che con Cappellini hanno fatto la storia di quest’eccellenza. Oggi anche Nartis che unisce la natura o un quadro alle forme e ai tessuti. I nuovi progetti non hanno nulla da invidiare agli Show Rooms di Via Durini…o a quello del Knoll, B&B… E a proposito di Knoll, Florance Knoll va ricordato che fu la donna che rivoluzionò gli uffici. Nella sua squadra chiamò Bertoia, Saarinen e Noguchi. Saarinen fu il suo maestro in Ungheria quando era ancora una giovane ragazza. Sui pannelli Caimi quattro opere del pensatore esteta Dorfles a 107 anni ha ancora un forte intuito creativo e rappresenta il maggiore critico artistico ancora oggi. “Aldo Rossi e Milano 1955-1995” sono esposti disegni e litografie di questo progettista scomarso prematuramente. “Aldo Rossi come Palladio..l’ultimo che ha fatto progettazione senza computer” dice Mendini. La nuova frontiera è in mano ad Armani con mobili tradizionali e innovativi al tempo stesso. Ammirati esposti da Cassina pezzi di Franco e Marco Albini. Scende in pista anche la tribu’ del design al festival d’Ilita dall’hip hop ai ritmi afro…Adrian Cheng è il mecenate di vari artisti e dice “Vi farò innamorare della Cina”. Stupendi gli allestimenti da Bisazza, Arlex, Artemide, Floos, Kartell. Alla Triennale va in scena “Casa di Bambola”…Mendini, Pesce..”Giro giro tondo” una mostra curata da Stefano Giovannoni. Alle Cinque Vie, tra via Santa Marta, San Maurilio, via Cappuccio e Via Nerino e via Circo ma anche via Medici troviamo di tutto e di piu’ da porcellane ad oggetti, mobili; interessanti i lavori di Irene Maria Ganser, Jonix Cube, Wasata, mentre a Palazzo SIAM “Marbles Shades Collection”, la MiFAC Gallery, Fanny&Mari ma anche i gioielli di Metamorphosis…Una giornata emblematica per il presidente Mattarella che ha aperto il Salone per poi andare a Milano a visitare luoghi di sofferenza, dal Carcere Beccaria al Centro Don Gnocchi.