STORIA, POTERE, FAMIGLIE.. TUTTI I CONFLITTI DELLA LAGUNA. APPLAUSI ANCHE PER “ELLA & jOHN” UN VERO DRAMMA IN CONCORSO FIRMATO DAL REGISTA LIVORNESE PAOLO VIRZI’. IN CONCORSO ANCHE “UNA FAMIGLIA” DI SEBASTIANO RISO CON MICHELA RAMAZZOTTI E PATRICK BRUEL. LA MC DORMMAN STRIONFA NEL FILM “TRE CARTELLONI POCO LONTANO DA hEBBING NEL MISSOURI”.
Amore fino alla fine . Così Virzì, racconta la libertà e la dignità di due anziani, Helen Mirren e Danald Sutherlan e lo fa con grande delicatezza perchè il tema di essere genitori oggi è diventata una cosa difficilissima, vita è complicata, i divorzi, il futuro dei nostri giovani, la tecnologia che li divora, l’anaffettività che preoccupa, la violenza, il futuro che non c ‘è, l’istruzione che viene abbandonata, le ribellioni, la rabbia, la necessità di non avere ricordi..il cercare di vivere al presente..la droga. Quante responsibilità per due genitori già considerati vecchi e anche per vecchi genitori con figli che vivono autonomamente, spesso dimenticati? O anche casi in cui sono i genitori anziani a mantenere giovani famiglie facendo sforzi economici non indifferenti.
Virzì è rimasto stupito quando ha proposto il copione a Mirre e a Sutherland. Loro hanno subito detto di sì. : “La mia è solo una storia sulla vecchaiia e i mille contorni”. Si narra la storia di un destino, di un percorso obbligatorio che porta Hellen e Donalad a un gesto estremo al di là delle varie formule di polizza sulla vita. Comè l’America vista da un livernese? Lascio a voi scoprirlo.
Anche Sebastiano Riso con “Una famiglia” affronta in maniera commosa ma costruttiva il tema del nucleo familiare, un nucleo che via via rischia di sgretolarsi in un mondo dove a fare da padrone è la globalizzazione e dove non ci sono piu’ radici ne ricordi ne sentimenti….Non per questo i registi si sentono rivali.
Sgomberi e migranti invece nel corto “profetico”, cos’ mi piace definirlo, di Papou in una sezione dedicata alla critica. Heleb Papou ha solo 25 anni e merita molta attenzione…
Interessante e bello anche il film “Three Billboards Outside Ebbing, Missouri” di Martin Mc Donagh con France Mc Dormand e Woody Harrelson. La storia è una faccenda di dispviolentata…erazione e ingiustizia per una ragazza morta . La madre un giorno sgridandola e litigando le aveva detto..”allora mi piacerebbe che ti violentassero..” e così è successo in più la ragazza muore mentre di dibatte. I sensi di colpa della madre sono fortissima. Dopo ripeture indagini alle quali non si viene a capo dei colpevoli la madre pianta tre cartelli stradali sui quali c’è scritto “perchè dopo tanto tempo non avevte fatto ancora nulla”…Lo sceriffo nel frattempo muore suicidandosi lasciando documenti sui poliziotti violenti e rimane il dubbio tra un bianco violento e un poliziotto che si accanisce sul padrone dell’agenzia che ha messo i manifesti e lko butta giù dalla finestra. Uno dei due va a intimidire la madre. Nonostante ricerche di un di un violentatore. Il poliziotto cattivo si pente e va ad aiutare la madre e decidono insieme di fare giustizia prendendo a pretesto quel violentatore che si vantava in un bar ma che non c’entrava nulla con la morte della foglia e i due si chiedono se hanno fatto la cosa giusta, perchè violenza porta violenza.