A PALAZZO VISCONTI GLI AMICI DELLA LIRICA FESTEGGIANO IL COMPLEANNO DI SALVINI

salviniimage“Buon compleanno Matteo Salvini…”. Applausi, una torta dopo un pranzo, brindisi e tanti amici, politici, uomini di cultura, donne di classe, imprenditori e imprenditrici, giornalisti, autorità e insieme ai City Angels anche tante guardie del corpo e polizia. Neanche per il Papa c’è tanta “sicurezza”…a Matteo questo secca, come a Roma durante un comizio in piazza con tanti elicotteri che gli giravano sulla testa o a Firenze…ma a volte per le cose scomode che si denunciano c’è il rischio di scontri o di assalti e in momenti di crisi e di conflittualità politiche (non osa pronunciare la parola ideologia), la tensione è alta. “Tanto rumore per nulla” come diceva Shakespeare, può essere, ma così è andata. A fare da coreografia all’incontro organizzato dagli Amici della Lirica capitanati da Daniela Javarone gli splendidi affreschi di Palazzo Visconti con le balconate tiepolesche…

Dopo parole di “benvenuto” dal presidente della nota Asssociazione milanese fondata da Alberto Litta, Daniela Javarone ha voluto ringraziare alcuni dei presenti tra i quali, il presidente della Salviniimages (1)regione Maroni, Stefano Bolognini, la famiglia Sirtori che ha messo a disposizione la splendida location, , i City Angels e in particolare il suo fondatore Mario Furlan, il vice Michele Hercolani, , il coordinatore Sergio Castelli, Carmen Giambelli per la preziosa collaborazione. Ultimo, ma non per ultimo  un ringraziamento anche a Mario Javarone, sottosegretario degli Amici della Lirica e agli sponsor Marco e Simona Abaton, Pinuccia Cottone, Renato Gallo, Riccardo Tasselli, Gianni Tessari (Marcato vini). Nella lunga tavolata circondata da numerosi tavoli rotondi  c’erano anche l’onorevole Giancarlo Giorgetti, Capogruppo della Lega Nord, Antonio Rossi, assessore allo Sport della Regione Lombardia (3 medaglie d’oro olimpioniche…), il direttore de Il Giorno, Giancarlo Mazzucca, Gennaro Sangiuliano, il vice direttore del TG1, Angelo Maria Perrino, direttoe Affari Italiani.it. Il sindaco Gabriele Cattaneo di Rovello Porro, Bob Kriger, Candida Livatino, Angiolino Bellesi, Vito Dattolico, Evelina Flachi, Maria Rita Gismondo, Titti Verderi e Miriam Marzorati, Salvo Javarone, Margherita Franco, Carla Nani Mocenigo, Kriss Dubini, Pierfranco Faletti, Angelo Perrino, Corrado Paraboni, Michele Perini, presidente della Fiera Milano.

Prima di sedersi a tavola, gli invitati hanno accettato la benedizione di Don Augusto Di Darci a ricordo di Alberto Litta e di Astrid Bellotti.. , recentemente scomparsi e recitato il Padre Nostro. “Un momento di riflessione -ha commentato Salvini – utili per pause di riflessioni, un gesto che dovremmo riprendere come abitudine prima di sederci a tavola con i nostri figli. Pur essendo credente non mi è mai venuto in mente di farlo con i miei, ma ricordo che mio padre o mio nonno lo facevano, era un rito di ringraziamento…quante cose abbiamo perso per inseguire gli impegni, tutto di fretta, ma dobbiamo riprenderci dei momenti per noi stessi, è una società che ci corrode e il mestiere di politico (che non ci ha ordinato il medico( è massacrante sotto questo punto di vista. Sono visceralmente legato a milano, qui sono nato (all’Ospedale San Carlo), ho fatto l’Università, Milano va amata e curata…”, ha detto Salvini. Poi ha aggiungo rispondendo ad alcune domande dei presenti: “In politica tutto è estremamente precario in questo momento. Si va alle elezioni il prossimo anno? Renzi starà su 15 o 20 anni? I milanesi sceglieranno il loro sindaco e se ce ne sarà bisogno io non mi tiro indietro, mi candiderò, ma i giochi con la capitale sono ancora aperti…La storia non si ripete mai sempre uguale, tutto cambia. Forza Italia non è più quella di un tempo, ho parlato con Silvio Berlusconi che rimane un grande imprenditore, è stato un vero innovatore nel suo settore e in politica ha immesso nuovo regole, abbiamo parlato anche del Milan alla fine e con passione. Certo che Berlusconi a 42 anni poteva fare delle cose che a 79 non può…Ringrazierò sempre Umberto Bossi per avermi dato delle opportunità. L’avevo visto nel 1990 in tv e mi incantò. Mi chiedere se vorremmo uscire dall’Euro? E’ l’Euro che uscirà da noi…In Europa ci sono 19 sistemi economici, non c’è una banca unica, un esercito…La moneta deve fare bene alla gente non del male. Ci vuole un’Euro e due velocità e forse se tutto salterà ben tornata anche la Lira…. Ho invitato la Le Pen a Milano a parlare, ci sarà una ragione per la quale ha preso il 30 per cento dei voti in Francia…certo che la sicurezza dovrà essere alta per garantirle l’incolumità, perchè questo è un Paese che sta diventando violento e non solo la gente è disperata ma ci sono dei fanatismi estremisti da non sottovalutare. E’ difficile sempre di più potere dire cosa si pensa, la democrazia conquistata duramente a volte sempre svanire, ma voglio essere ottimista…”.

 


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