AL CIRCOLO DEI LETTORI DI TORINO IL “GENIO RIBELLE. WYNDHAM LEWIS”, DI STENIO SOLINAS
Torino sotto l’acqua. Libro bagnato libro fortunato si potrebbe dire….Ad introdurre la curatrice dell’evento, la giornalista Luciana Baldrighi. Relatori: Luca Beatrice, Vittorio Sabbadin, Luca Ferrua della Stampa e l’autore Stenio Solinas. Ore 18 Circole dei Lettori di Torino Via Bogino N. 9…..
Nella Londra novecentesca fra le due guerre, una strana figura d’artista fa il vuoto intorno a sé. Si chiama Wyrrndham Lewis e ha fondato una rivista che non ha collaboratori ed espone un unico pensiero: il suo. Le ha dato come titolo “The Enemy”, Il Nemico, ed è quello che lui vuole essere, un fuorilegge solitario e un proscritto rispetto all’establishment e alle mode del suo tempo. Il risultato sarà l’ostracismo in patria e all’estero destinato a trasformarlo in un oggetto misterioso e in un soggetto infrequentabile.
Fondatore del Vorticismo, movimento artistico che deriva, ma si oppone al Futurismo, volontario nella Prima guerra mondiale, un’esperienza da cui trarrà olii e disegni che lo pongono al vertice della pittura inglese in materia, negli anni Venti Lewis cerca una nuova strada che superi il puro astrattismo e il romanzo psicologico. Egotista e collerico, amico e rivale di Pound come di Eliot e di Joyce, acerrimo nemico del “gruppo di Bloomsbury”, con The Apes of God, Le scimmie di Dio, scrive la più devastante satira di un mondo intellettuale dove dilettantismo e giovanilismo si danno la mano.
Divenuto il più grande ritrattista della sua generazione, gli anni Trenta lo vedranno ingaggiare, sempre in perfetta solitudine, una battaglia contro i “compagni di strada” che flirtano con il bolscevismo sovietico. In esilio volontario in Canada durante la Seconda guerra mondiale, Lewis tornerà in seguito in patria riprendendo la sua posizione di outsider e di proscritto rispetto all’ordine costituito. Come critico d’arte sarà il primo a intuire il genio di Francis Bacon, ma, ironia del destino per chi come lui aveva fato dell’ ”occhio” la sua ragione estetica, trascorrerà l’ultimo decennio della sua vita nella più completa cecità.
In questo libro Stenio Solinas traccia non solo il ritratto di Wyndham Lewis, ma anche quello di un milieu culturale dove, sullo sfondo di crisi economiche, guerre e rivoluzioni, a muoversi sono figure d’eccezione: i già citati Pound, Joyce Eliot e poi Orwell, Hemingway T. E. Lawrence, Augustus John e Marinetti, Gertrude Stein, i Sitwell e D. H. Lawrence, Gaudier-Brzeska e Roger Fry, Auden, Isherwood e Spender, Oswald Mosley e Winston Churchill, Virginia Woolf e Nancy Cunard.
Biografia e insieme romanzo di formazione, Genio ribelle ripercorre la storia complessa di un Titano della mente ed è in filigrana un’analisi dell‘ ”altro modernismo”, quello classico e non romantico, spaziale e non temporale, rivoluzionario-conservatore uscito sconfitto dallo Spirito del Tempo che nel Novecento avrebbe finito con l’imporsi.
Chi è l’autore?
Stenio Solinas è nato a Roma. Giornalista , vive e lavora a Milano. Tra i suoi libri, Compagni di solitudine, L’onda del Tempo, Percorsi d’acqua, Vagamondo, Da Parigi a Gerusalemme. Sulle tracce di Chateaubriand, Gli ultimi Mohicani, L’infinito Sessantotto. Per Neri Pozza ha pubblicato Il corsaro nero. Henry de Monfreid l’ultimo avventuriero (Premio Acqui Storia 2016).
“E’ stato uno dei pochi uomini di lettere della mia generazione che definirei uomini di genio. Ne è stato il più grande stilista di prosa, forse l’unico ad avere inventato un nuovo stile”. T.S: Eliot
“Un uomo della sua intelligenza è ineluttabilmente destinato a scontrarsi, a opporsi e a battersi. Non puoi essere così intelligente, in quel modo, senza essere preda delle furie”. Ezra Pound
“Aveva una faccia che mi ricordava il muso di una rana. Sotto il cappello nero gli occhi erano quelli di uno stupratore a cui è andata buca”. Ernest Hemingway
“Wyndham Lewis, nel migliore dei casi un uomo bilioso e intrattabile”. Leonard Woolf