AL VIA LA BERLINALE FILM 2020
Da oggi al via alla kermesse di Berlino film (da giovedì 20 febbraio a domenica primo marzo). Jeremy Irons, premio Oscar britannico, presiderà la giuria di cui farà parte anche l’italiano Luca Marinelli. Orso alla carriera verrà dato a Helen Mirren. Così si apre la 70a edizione della Berlinare 2020 che promette grandi cambiamenti e novità strutturali di questo festival che stava invecchiando. Presente anche Johnny Depp…e tanti
divi. Tre i film delle donne in concorso.
Una storia lunga 70 anni, quindi per una Berlino che, vista la ricorrenza, si annuncia particolarmente interessante. Tra le novità più attese il debutto del nuovo direttore artistico, l’italiano Carlo Chatrian, ‘rubato’ al Locarno, per sostituire Dieter Kosslick alla guida della kermesse. Tra i 18 film in concorso “Favolacce” dei fratelli D’Innocenzo, “Volevo nascondermi” di Giorgio Diritti (regista bolognese conosciuto per “L’uomo che verrà”, un film per cui fu premiato a Venezia). “Volevo nascondermi”, è una pellicola girata nei pressi di Reggio Emilia, a Guastalla, racconta la storia del pittore Antonio Ligabue (interpretato da Elio Germano), già
narrata dalla tv italiana anni fa con protagonista Giorgio Bucci, morto in questi giorni, Continuiamo con “Siberia” di Abel Ferrara con Willem Dafoe. Fuori concorso invece il “Pinocchio” di Matteo Garrone, con Roberto Benigni. Per quanto riguarda l’Orso alla carriera è stato già annunciato che sarà assegnato all’attrice Helen Mirren, alla quale è stata dedicata la sezione “Homage”.
Una bella scelta è stata quella di dedicare l’apertura al noto scrittore Salinger, autore di “Il giovane Holden”, “Il meglio del meglio”, “L’affare di oggi”…”Un amore”, “Mongolia”..
La Berlinale 2020, che terminerà il primo marzo, si aprirà con una dedica a J. D. Salinger, uno degli autori, come dicevamo più amati della letteratura statunitense e non solo, scomparso 10 anni fa. Il primo film ad essere proiettato sarà infatti “My Salinger Years” del regista Philippe Falardeau, che ha adattato il romanzo di Joanna Rakoff “Un anno con Salinger”. La pellicola, che nel cast vanta Sigourney Weave, Margaret Qualley e Douglas Booth, racconta la storia vera di una giovane donna che ha lavorato a contatto con l’autore.
I film in concorso, saranno 18 e tra questi spiccano “Undine” di Christian Petzolds, che racconta le atmosfere di Berlino, e “Schwesterlein” delle registe Stephanie Chuat e Veronique Reymond, ma anche “First Cow” della statunitense Kelly Reichardt e “Rizi” (Days) di Ming-Liang Tsai. Nella categoria ci sono ben due pellicole italiane che vedono entrambe per protagonista Elio Germano. La prima è “Volevo nascondermi” di Giorgio Diritti, in cui l’attore romano veste i panni dell’artista Ligabue. Mentre la seconda è “Favolacce” dei fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo, che tornano nella capitale tedesca a due anni di distanza dall’edizione del 2018, quando hanno presentato la loro opera prima: “La Terra dell’Abbastanza”. Nel gruppo degli ‘italiani’ va ricordato il film “Siberia” di Abel Ferrara. La pellicola, nella quale recita l’immancabile Willem Dafoe, è infatti una produzione nata in Italia in luoghi da fare invidia a un viaggiatore.
Fuori concorso ricordo ancora “Pinocchio” di Matteo Garrone nella rassegna Special Gala, e la versione restaurata de “Il Bidone”, uno dei capolavori di Federico Fellini, in occasione del centenario dalla nascita.
Il “grande” di fama e di fatto, Jeremy Irons presiederà la giuria. Aggiungo che Irons non solo è una dei miei attori preferiti, ma è un Signore che si impegna anche in campagne ecologiche per la salvaguardia dei nostri mari e della terra. Il Premio Oscar britannico racconta: “Sono molto lieto di questo incarico e mi sento onorato di poter assumere la presidenza della giuria della Berlinale 2020, un festival che ammiro da molto tempo e che ho sempre frequentato con piacere”. Irons è stato alla Berlinale nel 2011 con “Margin call” di J.C. Chandor, e nel 2013 con “Treno di notte per Lisbona”, diretto da Billie August. “Essere a Berlino per il festival è per me un piacere particolare – ha continuato -. Non solo mi offre la possibilità di tornare in questa straordinaria città, ma anche di vedere i film scelti e discuterne con i miei colleghi”. Tra questi, piccolo gossip, ci sarà anche l’attore italiano Luca Marinelli che da anni vive proprio nella capitale tedesca insieme alla compagna Alissa Jung. Oltre al protagonista di “Martin Eden” e “Lo chiamavano Jeeg Robot”, la giuria sarà composta da: Berenice Bejo (Argentina/Francia), la produttrice Bettina Brokemper (Germania), la regista Annemarie Jacir (Palestina), il drammaturgo e regista Kenneth Lonergan (Usa) e il critico e regista Kleber Mendonca Filho (Brasile).
La speciale ricorrenza di quest’anno sarà festeggiata anche attraverso sette registi internazionali premiati con l’Orso d’Oro. Tra questi ci sarà anche l’italiano Paolo Taviani, che ha scelto come ospite Carlo Sironi, giovane regista autore di ‘Sole’ già apprezzato a Venezia e a Toronto. La pellicola verrà proiettata il 22 febbraio a seguito di ‘Cesare deve morire’, grazie al quale proprio Taviani ha vinto l’Orso d’Oro 2012. Buona visione!