ALLA GALLERIA MARIGNANA ARTE SI INAUGURA CON ARIENTI, BETTINESCHI, LOSI E RENNA..BRINDISI SOTTO IL PORTICATO DELLO STUPENDO SPAZIO VENEZIANO

20180217_185656 Il titolo è “E-merging Nature”.

La mostra è stata curata da Ilaria Bignotti e Federica Patt. Gli artisti: Stefano Arienti – Mariella Bettineschi – Arthur Duff – Claudia Losi – Quayola – Laura Renna.  L’esposizione rimarrà aperta fino al 5 maggio 2018. Dati alla mano e importanti, messi bene in evidenza e non nascosti qua e la in un articolo…

Proseguendo nella sua indagine sul contemporaneo, attraverso proposte espositive Marignana Arte ha inaugurato il  un progetto espositivo con sei artisti di altissimo livello che hanno aderito al tema declinando il loro linguaggio in opere di coerenza poetica e in molti casi appositamente realizzate. Qualche goccia d’acqua ha tenuto a battesimo il vernissage. Mostra bagnata mostra fortunata, possiamo dire. Grazie alla bravura e alle intuizione delle titolari dello spazio, Matilde ed Emanuela Cadenti, La posizione della Gallerai è invidiabile. Si trova a pochi metri dalla Punta della Salute. 20180217_185610La Linea 1 del Vaporetto è la piu’ consigliata. Fin dal titolo della rassegna, si evidenziano i temi portanti, attraverso un gioco linguistico: il dialogo tra il concetto di “to emerge” e quello di “to merge”, in relazione al tema della natura: ampissimo e meraviglioso contenitore di spunti e messaggi, immagini e significati, essa è letta, nel percorso espositivo, attraverso il dibattito recente che nel XXI secolo la indaga quale sopravvivente modello, icona attivante eppur melanconica la ricerca artistica attuale, nelle sue declinazioni di paesaggio e luogo di riferimento o d’elezione, immagine mediata dalla cultura digitale, riferimento e parametro di una forse ancora possibile relazione tra uomo e individuo, cosmo e collettività.

A20180217_185528ttraverso le opere esposte, la natura sarà così emergente o sottesa, mediata o trasformata, pura o contaminata dai linguaggi visivi: dalla digitalizzazione pittorica, ora intesa come atto di salvazione e di rielaborazione di una storia recente, nel ciclo “L’Era successiva” di Mariella Bettineschi (L’era successiva), ora nelle sue potenziali collisioni tra processualità, sintesi, osmosi temporale e spaziale nei “Jardins d’Été” di Quayola; dalla ricerca sui materiali compositivi, nella loro processualità e lavorazione manuale, nelle opere pazienti e fertili di nuove visioni di Stefano Arienti e di Laura Renna: il primo, lavorando sul significato dell’icona memoriale di un paesaggio, manipolandola con materiali anche poveri, o semplici gesti carichi di poesia; la seconda, sovrapponendo, intrecciando, impastando la materia delle cose in modo evocativo e raffinato; dalla indagine tesa tra micro e macro-cosmo di Claudia Losi e Arthur Duff, come analisi della nostra storia in una consapevole e a tratti struggente consapevolezza dell’infinitezza della natura – e della sua potenza – in relazione al nostro esserne figli temporanei. I primi lavori di Arienti li ho visti alla Galleria Guenzani, allora piegava Topolini (i giornaletti) e da lì trasformandoli a parallelepipedi e non solo sono andati al Moma e il percorso della sua ricerca rimane piu’ sofisticate, sempre interessante. Il suo lavoro si misura con la temporalità. Qui in mostra i suoi “Pink flamming” sono ammiratissimi.

Pur nel diverso risultato formale la mostra, come sempre avviene negli spazi di Marignana Arte, si sviluppa in un coerente e Marignana 7E-merging Nature, installation view, Marignana Arte, Venice (4)coinvolgente percorso, facendo “emergere” e “mescolando” linguaggi di artisti che ora lavorano con materiali naturali e organici, ora con il digitale, sempre provando a suggerire mondi altri di contaminazione e con-fusione tra le sfere naturale, culturale, sociale e tecnologica. All’ingresso veniamo accorti da corte nere appese al soffitto con neon rossi; “Arthur Duff” ha voluto chiamare la sua installazione ” No-Plot 2016″, una pietra lavica, corda e neon rossi, poi “Fragment M51”, corde in poliestere con cornice in ferro. Ancora, “Zerth”, sempre in pietra lavica, smalto e corda in poliestere. Nella seconda sala Mariella Bettinetti presenta “L’era successiva-natura”, pittura digistale, stampa su plessiglas e specchio, Mentre i lavori di Laura Renna “Paesaggio ritratto”, stampa digitale su lino e seta” ed infine Claudia Losi; “Windy grass”. “Pagina di libro stampato, filo di cotone, acquarello…Ma anche Quagljola Jardin, stampa inkjet su carta cotone. “E-marging Nature” sta conquistando pubblico e critica.

Da qui, appunto il titolo della mostra, che unisce il concetto di fusione con quello di emersione – cosa prevale in un linguaggio artistico rispetto a un altro, ma anche, cosa prevale in questa eterna e antica querelle tra natura e cultura, oggi? – sottolineando, nella E- iniziale, quella irrinunciabile componente informatico-virtuale che caratterizza il nostro presente.

Temi che sono anche l’ oggetto di analisi nel catalogo bilingue italiano e inglese, edito per l’occasione.


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