CANNES, ANCORA DUE FILM IN CONCORSO. GRANDE ATTESA PER I PREMI DI DOMANI

Grande attesa per i Palmarés di domani. Anche se dobbiamo dirlo il Festival di quest’anno è stato molto al femminile. Registi come Arselle Dombasle, Puenzo,Bruni Tedeschi, Reine, Gebbe, Robichud, Golino, Mangiu,Lou, Man, Zhang, Maki, franky, Bloom, Ny Ho You, Coppola, Zlotowki, Braschi, mentre Jane Campion è presidente dei lungometraggi.

Exrchopulos, Seydoux, Zyilberstein, Scott, Ziyi, Klum, Muti, Golino, Tautout, Klum, Jackson, Lieto, Laurent, Buy, Vega, Stone, Palermo, Silva, Reine, Swinton, Seigner, Ferilli, Marisa Borini (madre della Tedeschi), Vacth, Pahias, Ballatine, Novak, Kidman e tante altre sono le stars di questo 66° Festival di Cannes.

Record per la beneficenza all’attrice Sharon Stone che ha raccolto 25 milioni di dollari al suo galà per l’Aids dell’amfAR. Quando nel 2012 si raccolsero 9 milioni di dollari fu sempre lei la regista.

Oggi a chiudere la competizione internazionale più ricca di film è “La venere in pelliccia” di Roman Polansky in concorso, “Zulu” di J. Salle, “Dead March” di Alix Jr. (fuori concorso), la cerimonia di chiusura per la sezione Un Certain regard, “Tore Tanzt di Gebbe e il bellismo film per la Sezione Cannes Classic, la pellicola restaurata “Plein Soleil” di René Clement di cui Delon è interprete con Marie Laforet e Maurice Ronet, del 1960. Delon, oggi ha 77 anni, è ancora un uomo e un attore affascinante e certamente per lui arriveranno ammiratori e ammiratrici da ogni parte. La sua presenza in sala durante il film è molto importante, Delon che ha passato diverse vicissitudini nella vita sostiene che non rimpiange la bellezza perduta, ma ha nostalgia degli amici perduti e questo Festival glieli fa rimpiangere ancora di più. <Sono rimasto solo, mi manca l’allegria dei set, Non ricevo copioni da leggere, non faccio teatro…>, dice l’attore. Ha amato molto il cinema, è stato anche un grande collezionista d’arte e di donne, ma dopo il suo ultimo amore che se ne è andato,  ha avuto una forte depressione, oggi pare che abbia una nuova compagna. Una vita trvagliata, vissuta fino all’ultimo respiro. Quante donne vorrebbero consolarlo. Lo conobbi a Vérbier  e poi lo rividi alla sfilata delle pellicce Annabella, è sempre stato un mito e un gran signore con le donne, anche se recentemente ha letto qualche recensione che parlava di una sua reazione violenta non mi ricordo con chi. Delon è malinconico proprio alla vigilia che gli tributerà un importante omaggio. <Il cinema non è tutto>, ha detto oggi, forse perché Cannes non lo ha mai premiato nemmeno ai tempi di “Monsieur Klein” del 1976 di Losey, anche se l’attore non ha mai reclamato. Aveva 20 anni quando girò “Delitto in pieno sole”. Erano tempi in cui le speranze, le velleità e la golosità gli davano forza. <Quando sono in teatro non penso alle mie 77 stagioni e alla giovinezza…>. Quando Delon interpretò “Delitto in pieno sole” tratto da un romanzo di Patricia Highsmith, Delon soffrì un forte mal di mare durante le riprese. <Con Réne Clément condividevo il mio amore per l’arte e la letteratura. E’ importante ricordare le cose belle del passato, ora che sono nonno di bellissimi nipoti. Ma ci si sente soli comunque. Il cinema regala anche molte assenze, ai tuoi amici, la tua famiglia, i registi che mi hanno formato se ne sono andati, anche Visconti che era un grande. La vecchiaia non mi fa paura, ma mi toglie la possibilità di fare ruoli che avevo sognato anche se di film ne ho fatti tanti. Dico spesso che volevo essere Martin Eden dal libro di Jack London, volevo anche essere “Lo straniero” di Camus. In Rocco e i suoi fratelli imparai molte cose, il cinema italiano ha avuto una stagione ricchissima. E’ stato Hollywood con il regista inglese Minghella a realizzare i remake di “En plein soleil” affidando a Matt Damon il ruolo di Alain. Fuori gara verranno proiettati nella Sezione Classic “Vertigo” di Alfred Hitchcock e “Death March” di Adolfo Alix con Sid Lucero e Zanjoe Marudo. Ma veniamo a Jim Jarmusch con “Only lovers left alive” con Tom Hiddeston e Tida Swinton. Un film lungo che parla di vampiri, musica, chitarre, batterie, libri ..una corsa alla sopravvivenza per due amori che per sopravvivere devono bere comprandoselo o succhiare sangue umano. Non mancano battute di spirito, ma è un po’ il solito Jarmusch con il suo anticonformismo e la sua voglia di girare un film ad ogni costo, amato dai fanatici del cinema e soprattutto dai giovani, ma io che lo seguo da quando ero più giovane non è cambiato in niente. Speriamo che il pubblico premi la qualità senza intellettualismi e che non badi agli eccessi d’autore come se fosse avanguardia. Dall’America dei Coen alla Cina di Zhangke, insomma tutte le facce del mondo. La Cotillar domani sera vestirà Dior, la Palermo Cavalli, la Silva Dolce & Gabbana, ma non mancano addosso alle dive abiti di Versace, Armani…Vedremo domani la Thurman, la Girardot, la Chaplin, la Abril sulla “montés de marchés”. Mad Mikkelsen, protagonista di “Michael Kolhaas” di Arnaud des Pallières è l’attore più affascinante del Festival, biondo brizzolato, danese, dal volto ombroso piace molto. Ma il fascino irresistibile di Delon è sempre il più forte.

Parliamo adesso di Polanski che è tra i favoriti per la Palma con Farhadi, Bechiche, Payne e forse Sorrentino. Bernard Brochand, sindaco di Cannes, sarà vicino a Spielberg e a Gilles Jacob presidente ormai da sempre, si uò dire del Festival con Kin Novak che riceverà un Premio speciale (ora si è data anche alla pittura) e gli altri giurati e la madrina o le madrine alle ore 19. Torna dopo 11 anni a Cannes dove è stato con “Il Pianista” con questo film meraviglioso in concorso che si intitola “La Venere in pelliccia”, dopo il successo dello scorso anno con “Carnage”. Il film è interpretato dalla moglie Emanuelle Seigner e da Mathieu Amalric che narra la storia di uno scrittore impegnato a mettere in scena una piéce teatrale che riprende il celebre romanzo di Sacher-Masoc. Non avendo ancora trovato laprotagonista femminile questo scrittore vede irrompere in teatro per un’audizione, un’aspirante attrice (Wanda) che gli sembra l’esatto contrario di quella che lui ha in mente: è volgare, sguaiata, stupida. Eppure quando si mette a recitare cambia completamente e lui ne resta prima ammirato e poi soggiogato in un rapporto a due dalle conseguenze disastrose. La Seigner è perfetta in questo ruolo dalle mille facce e dalle molteplici seduzioni.

Continua a fare parlare di se Michael Douglas nella parte di Liberace, l’eccentrico pianista omosessuale nascosto che fu un protagonista degli anni ’50 degli show americani. Il suo modo di travestirsi fece da battistrada a figure come E[photopress:polanski.JPG,full,pp_image]lton John, Lady Gaga e Madonna. Morì di Aids nel 1980.


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