DAL 21 SETTEMBRE ARRIVA A MILANO LA BELLA MOSTRA “MONET OPERE DAL MUSEO MARMOTTAN” ..LE NINFEE CHE BELLE! “LA MODA DELLA VACANZA DI EINAUDI” VA LETTO, MENTRE VENEZIA AFFONDA DI NUOVO E I CONTINENTI BRUCIANO PER L’EFFETTO SERRA E LE IMMISSIONI TOSSICHE. PARIGI NON E’ PIU’ QUELLA

Saranno in mostra a Palazzo Reale 50 opere di Monet provenienti dal Museo Marmottan di Parigi dal 18 settembre a Milano, sotto l’egida del Accademia des Beaux Art e dell’Istituto di Francia. Stiamo parlando non sole di opere realizzate dal grande maestro Impressionista a Parigi o nella sua Giverny alle porte della Ville Lumiere, dove tra piante, salici piangenti, acque, ponticelli in stile giapponese e ninfee il pittore studiava la luce (alfa e mega) con una ricerca maniacale e scientifica. In mostra vi sono anche bellissimo opere realizzate in Inghilterra come Charring Cross del 1889 o Riflessi sul Tamigi del del 1905.

L’esposizione è divisa in sette sezioni curate da Marianne Mattiieu. le opere di Monet sono sempre un piacere per gli occhi e il cuore. Appena posso passo , quando sono in Engadina a Saint Moritz a visitare un’altro importante Museo che ha importanti opere di Monet, altre ninfee stagliate contro le pareti del museo svizzera. Ma di Monet si sa è piano il mondo, pero’ vi garantisco che queste opere che potrete vedere a Milano come Passeggiata ad Argentuil del 1875 o Rose ultima sua sperimentazione capillare in tema o Ninfee del 1916 e 1919 sono eccezionali.

Cara Francia, mi riavrai presto, la tua Parigi, nella quale ho avuto casa per anni mi è sempre nel cuore nonostante anche nella bella città che ancora non ha completato la Guglia del suo Duomo, Nostre Dame, cosa assurda, mi dicono che ha perso di charme, di eleganza, il turismo di massa e la pandemia hanno appiattito e globalizzato tante cose, inoltre grandi nomi di scrittori o maestri del cinema o attori e cantanti sono scomparsi e con essi lo stile boehmin.

Persino le brasserie, i ristoranti, i cafè letterari, le boutique hanno un timbro globalizzato dove il riconoscibilissimo stile francese solo a piccole dosi ci abbaglia.

Venezia di nuovo affonda, il Mose costato 6 miliardi ha solo in preventivo 280 milioni da saldare e rischia lo stop. L’acqua tocca il record in Laguna e nel grande centro storico, ma anche verso Rialto, ossia Rivo Alto, riva alta, dove sorsero i primi insediamenti abitativi, nati per scappare dai barbari sulla terra ferma.

Una sciagura, io ho studiato architettura e storia dell’arte nella bella Serenissima e mi sembra tutto assurdo, pero’ anche la mia casa si allaga, il piano sotto , ma fa tracimare acqua anche negli impianti dell’acqua, caloriferi, blocca anche se posati e disegnati a mezzo metro sopra il seminato alla veneziana gli elettrodomestici o il bagno doccia al piano sotto e se non funziona il sotto non funziona anche il sopra. la corrente rischia di fare corto circuito e cosi via. Sollevale manualmente le barriere del Mose non si potrà fare ottobre quando le maree raggiungeranno il picco. Stiamo parlando di 78 paratie in metallo lunghe 30 metri collegate sul fondale di bocche di porto, Lido, Malamocco e Chioggia.  Non vorremmo tornare alla storica di nuovo del 1969? Ma il Comitato Scientifico per le acque cosa dice?

L’Europa quanto ci destina per salvare la città lagunare piu’ bella del mondo? Vogliamo dati chiari e aggiornati. Comitatone ci dai delle informazioni chiare? Certo che piu’ siete e meno ci capite, meno vi accordate, piu’ speculate magari anche?! Bisogna aspettare 110 cm. d’acqua perche il marchingegno funzioni? Follia!

Follia anche il fuoco che divampa dalla sardegna alla Sicilia alla Calabria, ma anche in Grecia e Turchia ….i turisti si mettono in salvo, qualcuno è morto. In California il fuoco ha battuto il record di devastazioni di foreste,case e bestiame per ben due volte… Non sarebbe male che un po’ d’acqua di Venezia si spargesse in altre areee secche del mondo , ormai siamo globalizzati…scherzo ovviamente. Ma è possibile che gli aerei Canader sono arrugginiti negli angar e li dobbiamo pagare alla Francia….Bella Europa!!!!

Sono finite le Olimpiadi di Tokio e il grande Riscatto Azzurro si è compiuto in varie discipline. Avevamo gia vinto gli Europei di a pallone contro l’Inghilterra e siamo arrivati miticamente alle finale di Wimbledon con Berrettini, grande tennista che non se l’è sentita di andare a Tokio per via del Covid che fa di nuovo morti, di fatti i giochi olimpici erano a porte chiuse, anche quelli all’aperto senza pubblico e poca stampa.

Ma l’invenzione delle vacanze avvenne alla fine del 1800, l’aristocrazia europea stabilisce stili e mode della villeggiitura. Vi ricordate la bella commedia di Goldoni..tratte dalla Trilogia della villeggiatura?!….Per allora trascorrere i mesi caldi al marre era considerata ancora una vera e propria  eccentricità, ma a cambiare tutto, nel bene e nel c+male, ancora una volta furono gli americani che arrivarono nel nostro bel continente negli anni Venti Da Venezia alla Costa Azzurra….”Si vive una volta sola, passare le estati a Nizza …..Povera contessa Marja Baskirceva che lamentava il caldo nel 1873, Si, perchè vi erano anche Russi, Ebrei, gli arabi vennero dopo e distrussero parte della Sardegna acquistando terreni e costruendo con il cemento. Alessandro Martini e Maurizio Francesconi uibblicano per Einaudi un libro affascinante che fa sognare e insieme fa la storia del nostro vissuto del costume…a proposito della parola costume, i costumi erano veri e ropri vestiti, un tempo..Vi ricordate “Morte a Venezia” di Luchino Visconti co

n i nobili signori e il bel ragazzino Tazio alloggiati all’Hote des Bains? Fuori imperversava la peste….

Esistevanoa nche macchine che andavano in acqua per i bagnanti in legno con ruote, vere e proprie cabine…i Bagni Pancaldi a Livorno, Il Grand Hotel Royal a San remmo, Le Terme, quando facevano la storia da Salsomaggiore (gli architetti Albini ristrutturarono quel grande centro e struttura Liberty), i viaggi organizzati dalla Gran Bretagna di Thomas Cook, il Gran Canale di Rimini con scafi e barconi, Nascono le palafitte anche ai bagni tra sabbia e acqua per creare i prrimi stabilimenti balneari, Dagli anni Venti l’abbronzatura smette di essere un Tabu’. Leggite “Manuuale per i bagni di Mare” di Giuseppe Giannelli, insieme a questo appena usciti di Eiunaudi, ” La moda della vacanza”…Biarritz, Cannes, Mentone,  nel 1874 accolsero anche la Zarina Maria Alexsandrova ospite della Contessa Adele Roccasterone Arrivarono anche i Savoia,. Mel 1901, Salsomaggiore non lontano da Parma con la sua

onumentalità architettonica come le Terme Barzieri , Patrimnio dell’Unesco con il Grand Hotel des Thermes la cui gestione venne affidata  a Cèsar Ritz e Alfonso Pfyfer, gia’ titolari del Ritz di Londra e in seguito quello di parigi: qui arrivo’ lo Zar, Gavriele d’AAnnunzio e tanta aristocrazia da mondo , tedesca, austriaca, ma alcuni alloggirono anche al Simplon e al Regina; il Siplon era rinomato anche sul Lago Maggiore a Luino, esiste ancora oggi la struttura ma ormai sono tutti appartamenti, la grande scritta sul timpano simane con caratteri ben in vista. Seguirono Abano e quelle del Centro Italia, specie le toscane, saturnia anntica area romana, San Cascian ai bagni dove potete ristorarvi alla bella Locanda Quattro Vesta stra verde , piscina , una miriade di terme nel sottosuolo addirittura ci veniva Augusto, l’Impratore romano, e qui gustare del cibo raffinato dello Chef Lorenzo Parodi.

Ora con i voli a prezzi bassi comprando biglietti molto prima si è rovinata la villeggiatura, le vacanze staziali, si va una settimana di qua e una di la. Un tempo avevi a disposizione la possibilità di afre incontri, di creare vere amicizie e compagne, con la velocità e l’accecamento di avere vito 100 luoghi e fotografati magari cn un senfie con dietro un paesaggio, pensi di avere conquistato il mondo, Dannata tecnologia! Alle Baleari con il Covid, quindoìi l’assenza di tanti italiani si tornato a parlare lo spagnolo che stava scomparendo. Ma povera Cuba, cos’ bella e martoriata, impoverita alla fame, un assurdo. America svegliati e non seguite gli esempi di Trump in politica estera.


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