EROS SENZA PASSIONI PER RODIN IL FILM IN CONCORSO TANTO ATTESO. LINDON NEI PANNI DELLO SCULTORE. OMAGGIO ALLE VITTIME DI MANCHESTER E GRANDE FOTO DI GRUPPO DI STARS, ATTORI E REGISTI DI IERI E DI OGGI
Sono stati commoventi i festeggiamenti per il 70 anni del Festival del Cinema di Cannes. Venuti da ogni dove, attrici, stars, registi, sceneggiatori e chi più ne ha più ne metta. Hanno tutti in gruppo riuniti rispettato un minuto di silenzio per le vittime di Manchester. Da Moretti alla Kidman, da Hallen a a Delon fino alla Cardinale, gentile e carina con il pubblico.E per l’estate musicale e non solo blindati 1500 eventi. Arianna Grande, la cantante è andata e con altre ragazzine anche oggi a portare fiori e dischi nella piazza dove si è voluto ricordare tutte le vittime . Il Kamikaze di 22 anni Salman Abedi, noto all’MI5, iscritto alla facoltà di Economia aveva molti amici nel quartiere e si sospettano nuovi attentati imminenti. Arrestato il fratello; i suoi genitori erano sfuggiti da Gheddafi. Il martellamento dalla propaganda Jihadista do Mosul non cessa e arrivano anche pillole stimolanti e allucinogene per trasformare personalità normali in pazzi assetati di sangue, droghe che tolgono ogni tipo di paure. Sbagliato a Cannes come negli aeroporti addensare molta gente per controlli, vanno fatti a piccoli gruppi e staccati e con controlli esterni in borghese, la forza di questi terroristi sta proprio nel colpire la folla ancora prima di ogni controllo o anche dopo, come negli stati quando si allentano i controlli.Alcuni gruppi hanno fermato per una sera le loro tourneè, come i Simle Minde per rispetto alle vittime. E mentre si ricorda anche la strage di capaci il Festival di Cannes va avanti e ci continua per fortuna a raccontarci un sogno. Cinquanta mila arrivi di profughi sulle coste italiane. Ma la Francia cosa ha fatto con i campi profughi di Ventimiglia e di Calais…una vergogna unica per una grande nazione. Speriamo che Macron sia meglio di Hollande.
Che cos’è che non funziona in Rodin, di Jacques Doillon, ieri in concorso a Cannes? Vincent Lindon ce la mette tutta nell’interpretare la grandezza artistica di questo scultore e la sua natura privata, un misto di dedizione al lavoro, rodinlindon egoismo e libidine. I costumi sono accurati così come la ricostruzione d’epoca. Eppure, l’insieme resta inanimato e le figure di contorno, si chiamino Cézanne, Monet, Rilke, risultano sbiadite, come appiccicate per dare una parvenza di autenticità alla storia…Il regista inizialmente aveva pensato a un documentario, poi ha optato per un film recitato, ma il risultato è qualcosa a metà e non convince né da un lato né dall’altro.
Doillon, per sua ammissione, ha cercato di trasmettere allo spettatore la carnalità propria di quell’artista. “Nei miei film ho sempre cercato di far parlare i corpi dei miei personaggi e questo spiega perché ho scelto Rodin come soggetto. Le sue opere incarnano propri questo concetto. E’ una carnalità che ha a che fare con la terra, con la fisicità, il carezzare, il penetrare, il possedere”. Tutto ciò naturalmente è presente nel film, specie nelle scene in cui Lindon-Rodin lavora alla propria opera, ma è l’altro aspetto, quello privato, sentimentale e sessuale a farne le spese, una specie di orso barbuto e goloso in cerca di miele femminile.
Come detto all’inizio, Vincent Lindon regge Rodin sulle sue spalle, come fosse un toro nell’arena, un Rodin tanto convinto del proprio valore, quanto in difficoltà quando si tratta di spiegarlo ai critici che non lo capiscono. Il film lo vede quarantenne avere il suo riconoscimento pubblico e sessantenne dedicarsi al suo Balzac, la statua che sarà il punto di partenza della scultura moderna. In mezzo c’è la sua storia d’amore con Camille Claudel, allieva, musa e amante e poi presenza assente.
L’arte da Rodin a Balzac…un viaggio nel mondo della cultura finalmente anche se questo Rodin esce a quanto pare senza passioni. Ma a quanto pare il film non conquista il pubblico di Cannes. L’artista diviso tra la moglie e la giovane amante (una parola che odio ma che ha un significato preciso)…nel 1880 Auguste Rodin aveva 40 e le sue opere talvolta venivano rifiutate . Poi arriva ala prima opera commissionata dallo Stato. Lindon nei panni dello scrittore recita bene e la sua compagna che ha avuto nel film per 53 anni anche. Abbiamo assistito a un impianto classico forse poco di moda per chi si aspetta da Cannes ogni tipo di innovazione.