EXPO CROCE E DELIZIA. MILANO CAPITALE DI MORALITA'? PREFETTI, IMPRENDITORI E GIORNALISTI A CONFRONTO ALL'HOTEL PRINCIPE DI SAVOIA DI MILANO CON LA REGIA DEGLI AMICI DELLA LIRICA
Una Expo superblidata e supergarantita. Questo è l’impegno che il prefetto di Milano, Francesco Paolo Tronca e il suo collega di Como, Bruno Corda, hanno dichiarato all’Hotel Principe di Savoia durante la serata organizzata da Daniela Javarone, presidente degli Amici della Lirica, dal tema < Expo croce e delizia. Milano capitale morale?>. Di qui ai prossimi mesi si tratta dunque di affrontare una sfida che mette Milano e l’Italia sotto i riflettori internazionali: portare a compimento la più importante vetrina commerciale mondiale e farlo in modo trasparente quanto vincente, un grande volano con cui fare ripartire anche la nostra autonomia>, ha dichiarato il Prefetto di Milano, Tronca la cui carriera è costellata di successi, lui palermitano sa bene come si muovono le associazioni mafiose che si stanno combattendo per portare avanti il progetto Expo che porterà nella nostra città 20 milioni di turisti. Ora sta per scattare il piano B, in quanto mancano solo 200 giorni all’apertura della Fiera internazionale di Rho. E’ fresca la notizia che il Piano di Giuseppe Sala prevede di togliere alle vie d’acqua di Expo 20 milioni per il Seveso e il Labro per garantire la sicurezza e il flusso sufficiente alla riuscita di Expo specie per quanto riguarda le acque a Sud…<Spostare i fondi è una misura necessaria>, ha detto Sala. Entro due settimane sarà pronto il progetto definitivo. Un’altra novità è che nello stand del Qatar ci sarà anche un teatro, ma non hanno ancora iniziati i lavori. Su 53 Paesi che costituiranno i padiglioni, 4 non hanno ancora iniziato a costruire, quello del Qatar pare essere al 40 per cento dei lavori iniziati, il termine se lo erano dati per la fine di febbraio: stiamo parlando di un lotto di 2.450 metri quadrati a cavallo tra modernità e innovazione. Il Qatar è stato uno dei primi Paesi, se non il primo ad essere entrato a Rho-Pero. Il Padiglione Zero con il viaggio nella storia dell’alimentazione è il giusto simbolo di Expo, sono molti i manager che non vogliono più sentire parlare di Albero della vita. Per quanto riguarda il Padiglione Vaticano se lo sono aggiudicato lo Studio Quattroassociati di Milano, ma i tempi sono ancora incerti anche se del progetto se ne parla bene.
L’evento è stato organizzato dagli Amici della Lirica alla presenza di Samuele Gattegno, vice presidente di Confindustria, Roy Alessandrello, presidente Fondazione Italia Russia, Gian Valerio Lombardi, presidente dell’ Aler, i signori Fontana, proprietari di Villa D’Este a Como, il Principe Domingo Merry del Val e la contessa Elena Barbavara, proprietaria del Lago di Montorfano, Raffella Curiel, Ezio Indiani, direttore del Principe di Savoia di Milano, il Barone Michele Ferrario Hercolano, presidente onorario City Angels, Angela Formaggia, Pierfranco Faletti, Gabriella Dompè, Loretta Orsenigo e Carla Nanni Mocenigo, Eva Bozzetti, i signori Artum, il direttore de Il Giorno Giancarlo Mazzucchi, Enrica Barenghi e Renato Patetta, Angelo Mario Pennino di <Affari Italiani>, Daniele Brunati presidente della prestigiosa Associazione Amici di Como che con il prefetto Corda hanno approvato e finanziato parte del progetto di Liberskin, un’architettura-monumento che poggia sulle acque del Lario. Un dono della città di Como ai comaschi in occasione di Expo. Sono stati insigniti della tarda al merito dalla stessa associazione milanese entrambi i prefetti di Milano e di Como (comasco di adozione e sardo di nascita), quest’ultimo anche direttore della rivista <Magic Lake>, in compagnia della moglie Maria Giuseppina. <L’Expo è una grande torta appetitosa e i golosi non vogliono farsela scappare, ma grazie a 63 interdittive fino a oggi, perché ci sono ancora le infrastrutture, i servizi, le forniture ecc..per fare funzionare l’Expo, il marcio è stato fermato e continuiamo attraverso intercettazioni di ogni tipo a stanare gli affiliati all’Andrangheta. Non sono d’accordo con quanto dichiarato da Vendola che dice che c’è più mafia a Milano che in Puglia, perché la Lombardia è comunque una regione ricca e non si possono fare paragoni con la Puglia. Siamo sempre al concetto della torta ghiotta. Non ci sono cedimenti da parte dello Stato perché noi lo rappresentiamo con anche le forze dell’Ordine. Siamo sempre all’erta oggi più di prima perché la criminalità organizzata è sempre pronta a rimodellarsi secondo varie tipologie di affari. Gli appalti sono stati permati e stiamo andando nella giusta direzione>, ha affermato il prefetto Tronca. Dello stesso parere il collega di Como, Bruno Corda che ha aggiunto che il risparmio di spesa con i contratti risolti ha dato un risparmio di 61 miliardi di Euro. Tutto il mondo ci guarda. La filiera di assi societarie è sotto il fuoco di una lente potente. Il cento per cento dei ricorsi che le imprese hanno fatto al Tar sono state respinte. Noi prefetti siamo imparziali e dobbiamo garantire all’interno della coesione sociale e nel territorio la legalità>, ha sostenuto concorde il prefetto di Como Bruno Corda. Una grande torta scintillante di luci e il gracchiare forte di uno dei microfoni ha dato la senzazione di udire colpi d’arma. Nessuno aveva sparato, ma un po’ smarrimento ha colto tutti i presenti visto il tema della serata.