FINITA LA BIENNALE CINEMA CI SI PUO’ FINALMENTE ADDENTRARE IN QUELLA D’ARTE MODERNA O AI GIARDINI E ARSENALE OPPURE PER VENEZIA IN MAGNIFICI PALAZZI O IN GALLERIE
La Biennale d’Arte veneziana con sede storica ai Giardini e all’Arsenale, offre l’occasione per alcune gallerie di esporre nomi dell’arte moderna e contemporanea meno noti in Italia o solo agli addetti ai lavori e agli appassionati dell’arte. Dubufett al palazzzo Franchetti, Arp al Museo Peggy Guggeheim, Kounellis alla Fondazione Prada, Gorki alla Galleria d’Arte Modena di Ca’ Pesaro, A Palazzo Ducale si è appena aperta l’espisizione “Da Tiziano a Rubens” e Palazzo Grassi”La Pelle- Luc Tuymans”. Alle Zattere alla Fondazione Vedova va in scena Emilio Vedova.. E’ il caso della Galleria Victor Miro (Capricorno), vicino al Teatro della Fenice – San Marco 30124. La mostra “The Late Portrait”, dell’artista Milton Avery che dura fino all’8 settembre, accompagnata da un catalogo curato dalla Galleria stessa, con l’introduzione di Waqas Wajaht (realizzata nel 1969).
Milton Every nasce ad Altmar –New York , nel 1885. Numerose le sue esposizioni a New York, ma anche a Chicago, Washington Los Angeles, Philadelphia (Museum), San Francisco (Modern Art)Thyssen-Bornemizza (Museo di Madrid) e al Bruce Museum, e pure alla Greenwich Connecticut…. Milton Avery ha lasciato questo mondo il 3 gennaio del 1965, era a New York ed aveva 79 anni.
L’artista ha sempre avuto un’ossessione per i ritratti e la galleria Victoria Miro-Il Capricorno, ne espone 13, dai toni sfumati e dai colori pastello, composti con piccoli tratti di pennello, quasi abbozzati, ma ordinati, dalle sembianze quasi primitive. “Donna con cappello”, un olio del 1963 che rappresenta una copia con cappotto con una misera pianta in un vaso vicino su uno sfondo blu. Per certi versi ricorda alcuni disegni di Hopper e di Twombly (nato nel 1928), anche in “Donna con cappello”, dai capelli rosso e una giacca appena tratteggiata di marrone scuro..il cappello è beige chiaro e lo sfondo poco piu’ scuro; il volto è delineato da un contorno di rosso sul mento e occhi, naso e guance da un color cipria. Una semplicità assoluta che pero’ fa “L’intero”.
Per ceri versi osservando anche opere come “Donna su poltrona), in realtà sono tutti senza titolo, ma per inquadrarli è necessario farli, vediamo che la scena è piu’ completa seppur sempre composta , cosi’ come “Uomo e donna seduti su due poltrone” dove domina il giallo , l’uomo ha un completo blu, la signora bionda è vestita di bianco. Qui se possono scorgere delle pennellate in piccolo quasi fatte a pastello, elementare, mentre è sempre la pittura ad olio che usa Avery.
L’artista si è anche cimentato con i Paesaggi, ma in mostra non ve ne sono, per chi li avessi visti la pennellata di questi ha anche un qualche cosa di Mark Rothko. L’esposizione chiude l’8 settembre, ricordatevelo!