,“Il genio di Milano. Crocevia delle arti dalla Fabbrica del Duomo al Novecento” in mostra a Milano.

Nella sede della Banca Commerciale progettata dall’architetto Luca Beltrami tra 1800 e 1900, genio di Milano, creatore e fautore del restauro dei piu’ importanti edifici inclusa piazza della Scala La Banca in oggetto, la Ragione di Stato ma manche il restauro scientifico della parte di Palazzo Marinoo che da su Piazza San Fedele…Sua la ricostruzione del Castello Sforzesco portando alla luce anche affreschi leonardeschi…Suo lo sventramento dell’isolato del Rebecchino..tra piazza Duomo e il Cordusio che oggi rischai di cambiare volto, un’azione quella del Sindaco Sala che uscire dalla tomba il fautore di MIlano, con i suoi palazzi anche sul Cordusio stesso, via Dante e il recupero del Palazzo della Ragione e di Palazzo Giureconsulti…..Il piu’ grande collezionista  della raccolta vinciana,, Suo anche il Corriere della Sera che diresse con Albertini nel primo anni di vita, fondo molti giornali, creo’ laa Sinagoga Guastalla, la Permanente e la biblioteca Vaticana, un gioiello di estetica e di contenuto. Il catalogo che si trova ancora su Amazon o altro è di Electa, cercatelo sotto il nome di Luciana Baldrighi…

La sua formazione a Parigi all’Ecole des Beaux Arts , la Collaborazione nella costruzione con Garnier per il Teatro parigino, l’Opera e il garnde Hotel de Ville con le sue fontane, la sua piazza…il Politecnico di Milamo, con Boito…..Studio’ per collaborare con Brentano ee Mengoni,   la Galleria Vittorio Emanuele e alzare la facciata del Duomo goticom tardo gotico per l’esatezza (1300) e tante e tante altre infinite opere, Senatore del Regno contribuì a una sria politica, lui Senatore del Regno morto nel 1933. Mi laurea su di lui perche la sua citta’ MIlano, mai gli aveva reso omaggio..Cosi riuscii a vagare per l’Europa e le città italiane che Beltrami si prese a cuore.  Creai una mostra su 8000 metri quadrati alla Triennali di Milano e con una ricerca approfondita ed alcuni curatori di sezione come il professore Vincenzo Fontana, cercandi di ricostruire modellini abbandonati nel sottotetto del Duomo e  al Castello o a Palazzo Reale, finalmente imilansi seppero a chi dire ..grazie!.   Orrore dunque che il sindaco di Milano Sala che molto probabimente non sa neanche ci è  stato Luca Beltrami tra ‘800 e Novecento, cosi’ pure la sua giunta ..hanno saputo solo distruggere e vendere palazzi importanti della città, volere abbattere lo Stadio Meazza, un vero munumento alla storia e all’architettura… il suo scopo e’ non fare girare le auto ne per lavorare ne per dare ai milanesi e ai turisti la possibilità di scoprire cosa sia la vera cultura, il vero divertimenti, Ne arte ne teatro, ne musica ne , tantomeno l’archittettura sono le sue priorità, anzi…adora la distruzione della storia e a quanto pare ama i palazzinari a detta di tutti….Ma i suoi amici drel Leincavallo non sono mai soli. Cosa nin si fa per avere i voti….. Ma tra poco la sua carica è finita , non lo vogliono nemmeno al Bruxelles, escluso anche ” l’ottuso” assessore Malan che a quanto pare odio la auto perche non ha mai avuto la patente. Ma che gente hanno votato? Gli stessi radica chic e i cinesi rispondono alla domanda: “Perche avete votato Sala”?  Un uomo che viene dalle veccchie fila di Berluscono ma mai emerse neanche li…Insomma, nessuno ammette di averlo votato.

Milano, città inclusiva per vocazione, è sempre stata aperta alle innovazioni portate da artisti stranieri che in essa hanno trovato grandi opportunità per realizzare le loro aspirazioni anche grazie a un mecenatismo e a un collezionismo lungimiranti.

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A partire dal Medioevo, quando l’attività del grande cantiere del Duomo era guidata da maestranze tedesche, al Rinascimento, fortemente caratterizzato dalla presenza di Leonardo, passando attraverso le stagioni seguenti che vedranno lo straordinario fiorire del collezionismo e degli scambi culturali con città come Venezia e l’affermazione del mito della “capitale morale”, Milano giunge alle soglie del Novecento come città-officina, aperta e ricettiva nei confronti dei più significativi apporti esterni per la costruzione della Modernità.

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Nel Novecento poi, quando un sistema di gallerie ed esposizioni unico in Italia calamitava verso il capoluogo lombardo grandi personalità da tutto il mondo, la realtà artistica milanese è stata caratterizzata dal fecondo rapporto tra i maestri locali e quelli che da altri centri italiani portavano nuove sperimentazioni, decisive per aggiornare il gusto e la tradizione locale.

In mostra 140 opere tra dipinti, marmi, manoscritti, disegni, sculture, provenienti dalle raccolte e dai depositi dei musei milanesi e da musei nazionali e internazionali come il Mart di Rovereto, Gallerie dell’Accademia di Venezia, Galleria Borghese di Roma, Kunsthistorisches Museum di Vienna, oltre che da Fondazioni, collezioni private e dalla collezione Intesa Sanpaolo.

La mostra, suddivisa in dieci sezioni cronologiche, si avvarrà di un prestigioso catalogo contenente saggi e schede scientifiche che daranno conto dell’aggiornamento degli studi sui temi trattati e le opere in mostra.

,Altri artisti presenti in mostra

La mostra indaga il ruolo di Milano come punto di riferimento per l’arte e l’innovazione, partendo dalla fine del Medioevo con il cantiere del Duomo, attraversando il Rinascimento con le opere e le invenzioni di Leonardo da Vinci e la committenza degli Sforza, per passare all’influenza del cardinale Federico Borromeo e alle opere di Sebastiano Ricci e Giambattista Tiepolo che nel Settecento aprono nuovi orizzonti nella scena artistica milanese.

Il percorso prosegue nel Neoclassicismo con opere che testimoniano l’operato dell’architetto Giuseppe Piermarini a cui si deve la straordinaria trasformazione della città in una metropoli moderna, passando al  Romanticismo di Francesco Hayez  e al divisionismo di Segantini e Previati, al Futurismo di Boccioni e alle avanguardie promosse da galleristi come Margherita Sarfatti che hanno reso Milano ancora una volta protagonista dall’ Ottocento fino al dopoguerra, periodo in cui Lucio Fontana rafforza definitivamente il ruolo della città come capitale dell’arte contemporanea.

,Sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica.
Il genio di Milano - mostra in città
LA MOSTRA IN CITTA’

In occasione della mostra Il genio di Milano. Crocevia delle arti dalla Fabbrica del Duomo al Novecento, prende avvio l’iniziativa La mostra in città, volta a scoprire alcune tra le figure particolarmente significative per la storia culturale e artistica di Milano, in un percorso che vede coinvolte le numerose collezioni dei Musei Civici.