IL GUERCINO A TORINO NEL POLO DELLA REGGIA REALE DEI SAVOIA

Un altro prestito eccezionale alla mostra che dà conto di un momento altissimo dell’arte di Guercino e dei legami con Torino….La bella Reggia, meglio dire il Polo Museale piu’ importante d’Italia, il piu’ vasto, anche, terminato con la Galleria Sabauda e i suoi Giardini dallo Studio Albini di Milano…si arricchisce per qualche mese della bella mostra del Guercino.

ALLA MOSTRA “GUERCINO. IL MESTIERE DEL PITTORE”

UN ALTRO PRESTITO ECCEZIONALE.

In mostra nelle Sale Chiablese giunge la monumentale pala della

“Madonna del Rosario” dalla Chiesa di San Domenico di Torino.

Collocata a grande altezza nella cappella omonima,

non era stato più possibile ammirare la tela da vicino

dalla fine degli anni sessanta del Novecento.

Un’opera dalla teatrale impaginazione che conferma la potenza

scenografica della pittura Guercino, ma anche la sua fama nel

ducato sabaudo e il suo rapporto con Torino.

 

 /Guercino_MadonnadelRosario

le belle immagini della movimentazione dell’opera

e dei primi interventi conservativi

Un’altra straordinaria novità si aggiunge alla preziosa mostra dedicata al Guercino e, attraverso la sua figura, al mestiere del pittore nel Seicento, in programma nelle Sale Chiablese dei Musei Reali di Torino – prodotta da CoopCulture con Villaggio Globale International e curata da Annamaria Bava dei Musei Reali e da Gelsomina Spione dell’Università di Torino – di cui si attende

l’inaugurazione il prossimo 22 marzo alla presenza del Ministro

della Cultura Gennaro Sangiuliano.

E’ giunta infatti nella sede espositiva, ormai in allestimento, anche la grandiosa pala della “Madonna del Rosario” – metri 3,78 x 2,55 – realizzata dal Guercino nel 1637 per la chiesa di San Domenico a Torino,

patrimonio del Fondo Edifici di Culto gestito dal Ministero dell’Interno.

Solo alla fine degli anni sessanta del secolo scorso, in occasione della mostra rivelatrice realizzata da Sir Denis Mahon a Bologna (1968), era stato possibile ammirare da vicino la splendida pala, altrimenti posta nella cappella del Rosario della chiesa di San Domenico, a un’altezza di circa 4 metri da terra, che rende difficile la visione dei particolari e della qualità dell’opera.

Un’aggiunta emozionante al già ricco corpus espositivo, ma fondamentale per dar conto ai visitatori di un momento altissimo dell’arte del Maestro di Cento e della fortuna di cui egli godette anche a Torino e presso la corte sabauda.

Già prima del 1623 infatti il cardinale Alessandro Ludovisi – nunzio apostolico presso lo stato sabaudo – aveva omaggiato il duca Carlo Emanuele I di Savoia con il “Ritorno del figliol prodigo” che Guercino gli aveva consegnato nel 1617; mentre un’altra opera dell’artista emiliano raffigurante la Samaritana era elencata nell’inventario delle collezioni sabaude del 1635.

La monumentale pala della chiesa di San Domenico – che per l’occasione è sottoposta a un intervento conservativo del Centro Conservazione e Restauro La Venaria Reale – costò alla Confraternita del Santissimo Rosario di Torino

ben 600 ducatoni. Fu il marchese Amedeo Dal Pozzo di Voghera a prendere contatti, per conto della stessa, attraverso Ludovico Mastri, intermediario che avrebbe poi gestito l’incarico e i pagamenti all’artista emiliano.

Il risultato è un’opera potente, con un’impaginazione di impatto teatrale:

la Vergine abbraccia il Bambino e porge il Rosario a san Domenico, affiancato da santa Caterina, dietro la quale si apre un ampio arco da cui fa capolino una folla di astanti; nella parte superiore del dipinto tre angeli si confrontano sull’intonazione del canto, nello stesso momento in cui un quarto angelo sembra planare sulla scena accompagnato da due puttini.

È lo spettacolo barocco della devozione capace di suscitare emozione e ammirazione, e che potrà ora essere apprezzata in tutta la sua forza scenografica.

Per informazioni stampa

P +39 041 5904893 – M. +39 335 71285874

lacchin@villaggio-globale.it

anna.defrancesco@clp1968.it


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