IN TRENO DA LAVENO A MILANO PENSANDO A PIERO CHIARA, FO E JANNACCI, AI NUOVI BAMBOCCIONI E ALLA SCUOLA CHE NON VA. PER FORTUNA ARRIVANO I DURAN DURAN CON UN FILM E I DEEP PURPLE NEGLI STADI, ANCORA SETTANTENNI COME I ROLLING STONES A TENERE LA SCENA

Ero in treno tornando da Laveno sul Lago Maggiore, quando ho sentito l’annuncio della fermata alla Stazione di Venegono…oltre a Piero Chiara e ai suoi romanzi ambientati sul lago, mi è subito venuta in mente una canzone di Enzo Jannacci”…veniva da Venegono e da Biandrate…”, “Prete Liprando ben visto dai poveri cristi…” e mi viene in mente il tempo trascorso insieme a lui, Gaber, Andrea, Teo, ossia Teocoli, Gino, Michele, Giusy…..un mondo che non esiste pi, un po’ perché sparpagliati, un po’ perché morti e qualcuno anche pigro nel farsi sentire. Non capisco cos’abbia la gente quando si chiudo in famiglia o se single in se stesso. I separati che non socializzano più con i vecchi amici non li capisco più degli altri. La solitudine è una brutta bestia, ma c’è chi si abitua, chi si basta, chi non vuole impegnarsi e chi preso dal morso della depressione rimane inerme.

Mi butto alle spalle i vecchi ricordi e anche la belle e grande compagnia del lago che sta perdendo sempre più pezzi, ma qualche cosa mi riaffiora ancora alla mente. Dario Fo. Si, era il figlio del capo-stazione di Portovaltravaglia che per via dei tedeschi prima si è rifugiato in soffitta dal padre del mio amico Bolla e poi con il padre del padre dei miei figli, Mario Parodi, sono scappati in Svizzera fino a Zuoz, vicino a Celerina in Engadina dove per anni e anni sono andata con i bambini che poi sono diventati ragazzi e poi fino a due anni fa. La casa l’abbiamo lasciata. C’era mezza Milano, ma ora la rimpiango. Sono tornata a casa di amici, ma non è più la stessa cosa. La più grande cretinata che si può fare è separarsi, tutte le donne, a meno che non abbiano dovuto subire violenze, mi dicono che tornerebbero indietro. Forse anche i figli sarebbero stati più sereni e non avrebbero accusato il cambiamento epocale, non solo economico, ma anche politico e sociale, sotto forma di paralisi del fare da soli, del costruire, dell’amare, del sapersi rapportare con gli altri. Abbiamo bamboccioni che sono costretti a stare a casa perché non c’è lavoro e altri sono in casa incavolati perché non hanno voglia ne di studiare ne di lavorare e se la prendono con i genitori specie con la madre se è separata, parafulmine di tutte le frustrazioni. Sono  allibita davanti all’ingratitudine di un figlio o all’anaffettismo, giovani egoisti che non ricordano le nonne, gli zii…la modernità, la velocità dell’inforzione, internet, questa schifosa rete che crea dipendenza e dietro c’è solo vuole mi crea uno choc grande, immenso. Ci troviamo di fronte a giovani arroganti, presuntuosi, pieni di sé e al contempo fragili, pigri, persino a scuola gli studenti italiani danno il peggio. L’OCSE continua a studiare il fenomeno e a dire che l’impegno conta di più del talento anche in matematica. Insultano, sparano parolacce, sono egocentrici, difficilmente hanno passioni culturali, sportive (a parte il calcio), non amano andare in montagna a fare passeggiate, non sciano più, si annoiano, forse mancano anche ragazze che mature in grado di stare vicino a questi eterni Peter Pan, Colpa nostra e della società dei consumi che ha fatto dell'”adolescenza” un prodotto da buttare sul mercato, libri, film, psicologi…..Poverini! Ma guai a farli sentire tali, esce il ruggito del leone dalle loro labbra. Mi chiedo se non siano cretini. Ho cercato di entrare nella loro testa in tutti modi, ma è come entrare in quella di un gatto. Ha ragione il mio amico Jules: “lascialo stare, non cercare di capire, non serve. Ti cercherà lui…deve riprendere la fiducia in se stesso..”. Parole forse sante ma per una madre e per una persona abituata alla logica è difficile non reagire anche quando un figlio ti dice, “visto che mi hanno respinto alla maturità ritorno nella sc uola di prima dove l’hanno bocciato per due volte…”, bullismo puro e semplice. Alla lunga infastidiscono. Vogliono avere il tuo controllo ma che se ne faranno mai?! Siamo messi male, molto male. Non sanno i nostri problemi, non sanno quanto siamo angosciati dalla vita, dal lavoro incerto, dai debiti da pagare, dalle tasse,dal fatto che li vorremmo felici e riusciti questi nostri figli. Sono tutto per noi e loro lo sanno. Sono anche sadici. Sanno anche che abbiamo paura di invecchiare. Se io ero più giovane avrei reagito diversamente. Ma il grande dramma è anche che se due genitori separati non continuano a fare i genitori insieme i figli se ne approfittano e nello stesso tempo te la fanno pagare la separazione, anche se non l’ammetterebbero mai. Questa generazione di diciottenni, ventenni, non è in grado di confrontarsi, esistono solo asserzioni e sono vittime di sistemi deviati, se nella loro anima non mettono dentro valori umani continueranno a fare i cnti con una sorta di meccanica convulsa da loro stessi creata. Sono contenta di essere appartenuta a un’altra generazione. Amo sfogliare album, conservare ricordi, dare un nome al proprio passato, essere riconoscente a qualcuno e a qualche cosa. Consiglio a questo “bamboccioni”di leggere bei libri che insegnano sempre qualche cosa e di amare prima degli animali i cristiani. Consiglio loro di leggere anche il “Se” o “If” di Kipling. I tagli sulla scuola come sulla sanità sono stati un vero disastro. A settembre ci ritroviamo le classi piene come un pollaio, manca la classe insegnante per la maggior parte che insegna senza arte ne parte. Una categoria di frustrati quella degli insegnanti, fatta eccezione per alcuni pochi. Saranno 64mila i nuovi ragazzi che entreranno nelle aule e i professori sono pochi, sempre meno e sempre meno motivati. Intanto anche la scuola che in Italia era un’eccellenza non lo è più, chi se lo può permettere fugge all’estero. Insomma ci sono 300 classi in più. Frutto anche di tante bocciature, ma non solo.

Anche i preti sono fuori di testa, sniffano cocaina e spacciano, in Italia e all’estero, vedi il caso di prete di Stresa e di Lugano. Gli ultimi casi di questi tre giorni, un tempo si limitavano a quella cosa tremenda che è la pedofilia e che perdura. Droga e altra droga sotto forma di circo magico chiamato “campionati di calcio”. Sono appena finiti i mondiali e subito rispuntano altre coppe, un giro di milioni di miliardi. Per la Juve  è stato un bel colpo il dopo Conte, Allegri. I tifosi sono furiosi. Intanto allegri placa gli animi promettendo grandi vittorie, Intanto El Shorawy del Milan dopo 11 mesi ha finalmente fatto un go e ad Arcore il Cavaliere assolto dal processo Ruby ecc. raduna Barbara Berlusconi e lo staff del Milan mentre pensa a come trovare le alleanze politiche.  Per placare il gran baccano politico, economico e sportivo ci pensano i giornali a spostare l’attenzione sui Dura Duran che sono andati a nozze con “Unstaged” grazie al regista americano David Lynch che ha girato la pellicola che sarà nelle sale dal 21 , narrando la storia della band inglese che specie negli anni Ottanta fecero un ciclo di concerti superlativi, a Los Angeles e un altro nel 2011 Maryou Theatre. Il regista è rimasto colpito da questi pionieri della nuova tecnologia che avevano utilizzato per primi video musicali. Risentiremo e rivedremo “Ordinary Word” e “Notorius”. Per girare il film, il regista ha ripreso Bon & C. sul palco. Si ppassa anche da “Rio Dance” a “Into the fire”. L’autore di Muiholland Drive e Elephant Man e Velluto Blu, per citare solo alcuni film, ha approfittato dell’occasione per sperimentare la regia in live streaming…..Poi rispontano i Deep Purple, la Band che negli anni Settanta e Ottanta facevano svenire i loro fans per il gran rumore. Ma oggi Hard & Heavy ( i due più noti dei Duran Duran), hanno un leader che si chiama Ian Gillan che vive in campagna, eppure ancora alla loro età riempiono gli stadi di ragazzini. Nelle foto d’epoca c’erano loro, Dylan e i Led Zeppelin….”Smoke on the Water”, è meglio ricordarli su queste note.Blackmore, Poice, Lord, Lover e Gillan anche questa estate negli stadi diranno la loro.


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