INSTANCABILI, AVVINTI, LOPEZ E SOLENGHI AL TEATRO MANZONI DI MILANO DAL 6 ALL’11 NOVEMBRE, SI ESIBIRANNO IN UNO SHOW DIVERTENTENTISSIMO SCRITTO DA LORO STESSI…QUESTA VOLTA ENTRA IN SCENA ANCHE IL JAZZ
Grazie a Imarts il duo Massimo Lopez e Tullio Solenghi si esibiranno con la JAZZ COMPANY diretta dal M. Gabriele Comeglio: testi dei due comici e scenografie di Cristina Bartoletti. Ne sono passati di anni da quando il trio con l’aggiunta della brava Anna Marchesini iniziavano in Tv e in teatro a fare morire dal ridere un pubblico che era abituato ad un altro genera di risate, non che le battute dei grandi come Toto’ o Eduardo o Macario, ma anche Bramieri fossero di qualità inferiori. La Smorfia con Troisi e Benigni hanno segnato un’altro genere ancora di pubblicità. Mi ricordo ancora quando Lopez faceva la pubblicità a una compagnia telefonica e sotto il mirino di cecchini con aria distratta diceva “..e aspettate un momento perbacco!..”. Poi rivolgendosi al pubblico diceva”Una telefonata allunga sempre una vita!”.
Li ho visti mote volte a teatro e li ho intervistati spesso; ricordo che dopo dieci giorni che partorii mia figlia andammo ai Giardini Pubblici, oggi Parco Montanelli in via Palestro a Milano seduti al bordo della fontana dai grandi getti d’acqua e ci mettemmo a fare la terza intervista. Scoprii in quella occasione che Massimo Lopez compiva gli anni nel mio stesso giorno, il 7 gennaio e quindi come me è del Capricorno. Caratteraccio…come dice Massimo. Non erano mai vere interviste, perchè la comicità non li abbandonava mai.. Una tecnica intelligente…
Massimo Lopez e Tullio Solenghi tornano insieme sul palco dopo 15 anni come due vecchi amici che si ritrovano, in uno Show di cui sono interpreti ed autori, coadiuvati dalla Jazz Company del maestro Gabriele Comeglio, che esegue dal vivo la partitura musicale. Ne scaturisce una scoppiettante carrellata di voci, imitazioni, sketch, performance musicali, improvvisazioni ed interazioni col pubblico. Tra i vari cammei, l’incontro tra papa Bergoglio (Massimo) e papa Ratzinger (Tullio) in un esilarante siparietto di vita domestica, e poi i duetti musicali di Gino Paoli e Ornella Vanoni, e quello recente di Dean Martin e Frank Sinatra, che ha sbancato a “Tale e Quale Show”. In quasi due ore di spettacolo, Tullio e Massimo, da “vecchie volpi del palcoscenico”, si offrono alla platea con l’empatia spassosa ed emozionale del loro inconfondibile “marchio di fabbrica”.
“Questo nostro spettacolo è nato quasi per gioco, con la voglia di tornare insieme sul palco dopo 15 anni, giocando appunto con i nostri attrezzi del mestiere, sketch, imitazioni, frammenti di teatro, parodie; il tutto condito da una bella colonna sonora, curata dalla Jazz Company del maestro Gabriele Comeglio, che raccoglie le migliori esibizioni del recente “Tale e Quale Show”. In quasi due ore di show, capita così di imbattersi in un Amleto multietnico, in un frammento di vita quotidiana di papa Bergoglio e del suo amico Ratzinger, in un Rossini eseguito coi denti, nel duetto targato Las Vegas di Sinatra/Dean Martin o ancora negli echi di politici vecchi e nuovi o nell’affaccio di Paolo Conte in persona, ecc… ecc…
Il Teatro Manzoni ne va fiero: questa nostra scommessa, lanciata nell’estate 2017, ci ha ripagati alla grande con un centinaio di date nella prima stagione 2017/2018 e con altrettante e più in quella attuale 2018/2019. I teatri esauriti ci stanno esaltando, ma l’incontro col nostro pubblico contiene in sé una valenza affettiva che non era scontata. Ogni volta che il sipario si apre, infatti, è come se magicamente ci si ritrovasse tra parenti, quasi ogni spettatore ha un momento della sua vita legato a noi….legato al Trio: Le voci apri che si apre il sipario saranno… “Come regalo di laurea dai miei genitori pretesi due biglietti per venirvi a vedere al Sistina”, oppure, “Mio padre lo ricordo sempre serio, una sola volta lo vidi ridere, con voi”, ma anche“I primi gruppi di ascolto li istituimmo nel 1987 col Trio” e per dirla tutta, “Per far digerire ai miei figli i Promessi Sposi, loro sono stati provvidenziali ”.
Così, ogni sera, oltre al divertimento condividono col pubblico un coinvolgimento emotivo che tocca il suo apice nel ricordo di Anna, due minuti di commozione pura, anche se i suoi due ex compagni di giochi Tullio e Massimo la sua presenza in scena la avvertono per tutte le due ore di spettacolo.
Massimo Lopez e Tullio Solenghi tornano insieme sul palco dopo 15 anni come due vecchi amici che si ritrovano, in uno Show di cui sono interpreti ed autori, coadiuvati dalla Jazz Company del maestro Gabriele Comeglio, che esegue dal vivo la partitura musicale. Cosa ne emerge da questa nuova pieces? Senza dubbio scoppiettanti risate e nello stesso tempo, scoppiettante è anche la carrellata di voci carrellata di voci, imitazioni, sketch, performance musicali, improvvisazioni ed interazioni col pubblico. Tra i vari cammei, l’incontro tra papa Bergoglio (Massimo) e papa Ratzinger (Tullio) in un esilarante siparietto di vita domestica, e poi i duetti musicali di Gino Paoli e Ornella Vanoni, e quello recente di Dean Martin e Frank Sinatra, che ha sbancato a “Tale e Quale Show”. In quasi due ore di spettacolo, Tullio e Massimo, da “vecchie volpi del palcoscenico”, si offrono alla platea con l’empatia spassosa ed emozionale del loro inconfondibile “marchio di fabbrica”.
Raccontano Massimo e Tullio: “Questo nostro spettacolo è nato quasi per gioco, con la voglia di tornare insieme sul palco dopo 15 anni, giocando appunto con i nostri attrezzi del mestiere, sketch, imitazioni, frammenti di teatro, parodie; il tutto condito da una bella colonna sonora, curata dalla Jazz Company del maestro Gabriele Comeglio, che raccoglie le migliori esibizioni del recente “Tale e Quale Show”. In quasi due ore di show, capita così di imbattersi in un Amleto multietnico, in un frammento di vita quotidiana di papa Bergoglio e del suo amico Ratzinger, in un Rossini eseguito coi denti, nel duetto targato Las Vegas di Sinatra/Dean Martin o ancora negli echi di politici vecchi e nuovi o nell’affaccio di Paolo Conte in persona, ecc… ecc… Stesso Humor durante le interviste che mai potevano essere serie…mi molte conservo ancora le foto scattateci insieme dai fotografi del giornale.
Stando alla stima del Teatro Manzoni diretto da Anni dai signori Foscale, oggi la nuova direzione dice: “Questa nostra scommessa, lanciata nell’estate 2017, ci ha ripagati alla grande con un centinaio di date nella prima stagione 2017/2018 e con altrettante e più in quella attuale 2018/2019. I teatri esauriti ci stanno esaltando, ma l’incontro col nostro pubblico contiene in sé una valenza affettiva che non era scontata. Ogni volta che il sipario si apre, infatti, è come se magicamente ci si ritrovasse tra parenti, quasi ogni spettatore ha un momento della sua vita legato a noi, legato al Trio: “Come regalo di laurea dai miei genitori pretesi due biglietti per venirvi a vedere al Sistina”, “Mio padre lo ricordo sempre serio, una sola volta lo vidi ridere, con voi”, “I primi gruppi di ascolto li istituimmo nel 1987 col Trio”, “Per far digerire ai miei figli i Promessi Sposi, sono stati provvidenziali i vostri”.
Come si fa a non avere anche un certo coinvolgimento emotivo quando di pensa al vecchio trio che tocca il cuore nel ricordo di Anna, due minuti di commozione pura, seppur “mitigata” anche se i suoi due ex compagni di giochi Tullio e Massimo la sua presenza in scena la avvertono per tutte le due ore di spettacolo, di questo ne sono sicura, nonostante ci furono degli anni in cui si divisero. Ma Anna oggi,ne sono certa si sarebbe riunita a loro. Il pubblico ancora una volta sarà con loro a sganasciarsi dalle risate.