INTERNATIONAL ART EXHIBITION- AL CASTELLO DI LAJONE (ASTI) FINO AL 5 NOVEMBRE. UN EVENTO STRAORDINARIO IN UNA CORNICE PROTETTA DALL’UNESCO
“Convenuti dal monte e dal pian ..artisti …di diverse città …si strinser la mano per dar vita a una sfida ..avveniristica…”. Facendo il verso alla bella poesia Il Giuramento di Pontida di cui Alberto da Giussano con la sua spalla soverchiava combattenti della Lega Lombarda per il Giuramento di Pontida, in questo caso spostiamo il fatto storico al Piemonte e ai nostri giorni. Ora vi dico che cosa sta avvenendo in un Castello del 1600 che “Donna Manuela” ha voluto fare suo ascoltando la voce di un fantasma…
Ideata da Marco Farronato e organizzata da Curate It Yourself in collaborazione con Âme Nue e Nikolaj Stobbe, la Manifestazione d’Arte Internazionale al Castello di Lajone (Quattordio – frazione Piepasso. Alessandria) rimarrà aperta dal 30 settembre fino al 5 novembre . Un evento straordinario di portata internazionale che raccoglie i migliori artisti under 35 provenienti da diverse nazioni; quattro gli artisti italiani come Diego Castiglioni, Virginia Gamma, Davide Mancini Zanchi, Zazzaro Otto.
Il percorso espositivo che si snoda tra il Castello di Lajone ( patrimonio dell’Unesco), le sue ex Scuderie, le antiche volte sotterranee e il parco che circonda l’antico maniero ricco di cedri del libano dove vi sono installate alcune opere degli artisti e dal quale si gode una magnifica vista sulle colline del Monferrato stesso.
Gli altri artisti sono Julie Riis Anderson (DK), Emile Bausanger Astelj (UK), Tim Bruening (DE), Desmond Church (UK), COMPOSIT (BE/FR), Bady Dalloul (FR), Ilona Falk (DE), Anne-Charlotte Finel (FR), Philip GaiBer (DE), Stefan Marx (DE), Florian Mernim (FR), Julia Metropolit (FR), Enzo Mianes (FR), Martin Monchicourt (FR), Roman Moriceau (FR), Hanako Murakami (JP), None Futbol Club (FR), Anna Orberg (DK) , David Stjernholm (DK), Guillame Valenti (FR), WeAreVisual (DE), Anne-Charlotte Yver (FR), Driant Zeneli (AL). “International Art Exhibition” che è visitabile ogni fine settimana fino al 5 novembre è aperta dalle 11 alle 18 e su appuntamento. L’ingresso è libero. Per informazioni: contact@curateityourself.com .
Con la partecipazione di 27 artisti provenienti da diversi Paesi, questa mostra originale si annuncia come un rilancio a quei valori etici, spirituali, per combattere le conseguenze negative della globalizzazione e un’Europa che vuole abbattere le frontiere ma che non è in grado di principi quali la tolleranza e il vero senso di collettività, nonché di unione monetaria senza disparità: ci vorrebbe un euro a due velocità, un esercito comune, un’intelligence collaborativa che sappia contrastare e prevenire atti terroristici che rischiano di minare la nostra libertà di individui.
Questa è l’ideologia che accomuna questi giovani artisti che vogliono pensare a un futuro di dialogo tra le tante collettività, facendosi precursori di “un inno di una ?, Boccaccio (1300 circa) quando in Italia si viveva un fermento intellettuale sfociato poi nel Rinascimento in cui si assiste ad una vera e propria riconsiderazione della vita terrena e all’inizio della società secolarizzata. Instabilità e rinnovamento culturale, scientifico (oggi tecnologico) e contemporaneamente la fiducia nelle potenzialità umane spesso eclissate da guerre e divisioni politiche e sociali. Ma lo scambio e le relazioni tra uomini d’arte e di cultura hanno fatto si che si abbattessero le frontiere favorendo esportazioni incluse quelle ideali, facendo germogliare così il seme universale di un’identità culturale europea.
Il Castello di Lajone diventa così un frammento dell’opera del Decamerone, dove un gruppo di giovani artisti si rifugia sulle colline fuori Firenze per sfuggire all’epidemia della peste, trascorrendo il tempo a raccontarsi novelle con tematiche quali la ricchezza, il desiderio, l’astuzia, la fortuna… Oggi Lajone diventa un riparo per giovani artisti under 35, invitati a creare opere ispirate al concetto storico e geografico del Castello, al suo anacronistico stato di conservazione e alla leggende che lo circondano. La mostra si sviluppa attraverso una “narrazione plastica” a partire dalle sue stanze alla natura che lo circonda.
L’isolamento dalla città permette a questi artisti di proporre una realtà alternativa alla nostra visione contemporanea decadente. Dall’unione di realtà e funzione, nasce un racconto a più strati legato da un filo rosso, arricchito o integrato da opere “site-specific o site –sensitive”.
Il Castello di Lajone si propone come nuovo polo culturale e lo dimostra anche la partecipazione del Mensa, associazione internazionale atta alla promozione dell’intelligenza umana a beneficio dell’Umanità, che organizzerà un evento dove si terrà un dibattito culturale aperto a tutti durante lo svolgimento della mostra e del Fai con le giornate autunnali organizzate in concomitanza con la mostra dalla delegazione di Alessandria. La prossima apertura sarà di carattere permanente attorno alla quale ruoteranno diverse iniziative, da esposizioni contemporanee, presentazione di libri, dibattiti, concerti…
La collezione permanente permetterà di conosce alcune opere inedite che vanno dal 1600/1700, come Rosalba Carriera, Segantini, De Pisis, Mirò….
Ufficio Stampa: Luciana Baldrighi – baldrighi.luciana@tiscali.it
Responsabile: marcofarronato@msn.com / castellodilajone@email.it