– Umberto Boccioni, Vasily Kandinsky, René Magritte, Joan Miró. Quattro artisti chiave della Collezione Peggy Guggenheim, autori di altrettante opere simbolo delle avanguardie artistiche del XX secolo, che hanno ispirato la creazione di quattro storie plurilingui raccolte nel podcast C’era una volta, progetto ideato dalla Collezione Peggy Guggenheim in collaborazione con MILE, Museums and Innovation in Language Education del CRDL dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, e realizzato da studenti e studentesse con background migratorio, provenienti dal C.P.I.A., Centro Provinciale Istruzione Adulti, di Venezia.
Presupposto del progetto è stata la visita alla Collezione Peggy Guggenheim nell’ambito di Io vado al museo, il programma destinato a persone con background migratorio, nato nel 2020 e volto a promuovere l’inclusione sociale attraverso percorsi educativi basati sull’approccio del translanguaging.
Durante la visita, ciascuna classe ha osservato e analizzato Dinamismo di un cavallo in corsa + case di Boccioni, Paesaggio con macchie rosse n. 2 di Kandinsky, L’impero della luce di Magritte e Interno olandese II di Miró. Le quattro opere, che ben rappresentano i movimenti avanguardisti di Futurismo, Surrealismo e astrazione, hanno ispirato altrettante storie, ideate da studenti e studentesse sotto la guida delle loro insegnanti. Successivamente, i racconti sono stati registrati negli studi di Radio Ca’ Foscari, radio web dell’omonima università veneziana, e sono ora disponibili sul sito del museo al seguente link.
Le storie sono state scritte e raccontate in italiano con incursioni nelle lingue madri di chi narra. Ascoltandole, è possibile apprezzare i suoni e i significati delle tante lingue usate: albanese, arabo, azero, bangla, fiammingo, francese, inglese, italiano, pashto, portoghese, rumeno, spagnolo, tagalog, ucraino, urdu, nonché napoletano e veneziano. Il plurilinguismo è l’approccio che contraddistingue il podcast nonché un metodo usato dalla Collezione Peggy Guggenheim in vari progetti di inclusione sociale, poiché utile a promuovere una visione secondo cui tutte le lingue e tutte le culture hanno pari valore nella costruzione di una società plurale. |