LA SEDUZIONE NELLE TELE DI BOLDINI ALLA GAM DI MILANO. OMAGGIO A UNO DEI PROTAGONISTI INDISCUSSI DELLA PITTURA OTTOCENTESCA IN NOME DI "PARISIENNE D'ITALIE"
Sono passati 25 anni dalla storica rassegna tenutasi alla Permanente di Milano, una sede espositiva per le Belle Arti progettata da Luca Beltrami tra Ottocento e Novecento. Ora il GAM (Galleria Arte Moderna di via Manzoni 45, vuole rendere un omaggio a Giovanni Boldini, uno dei maggiori protagonisti della pittura italiana dell’Ottocento con uan serie di 40 capolavori di grande e medio formato, alcuni inediti. Nato a Ferrara nel 1842 e morto a Parigi nel 1931, Boldini che è stato coetaneo di Luca Beltrami ha saputo, proprio come il creatore di Milano e di una parte del Vaticano diventare protagonista della scena artistica internazionale. Molte opere provengono da collezioni private italiane e i curatori, Enzo Savoia e Francesco Luigi Maspes, hanno voluto in mostra privilegiare opere eseguite a Parigi tra il 1871 e il 1920, il periodo he corrisponde alla prima maturità stilistica e creativa dell’autore. Non a caso il titolo è <Boldini. Parisien d’Italie>.
Tra le opere di grande importanza come il nucleo dei quadri eseguiti per il mercante Adolphe Goupil, soggetti garbati o allusivi, ambientati tra Settecento galante, orientaleggianti esotismi ed elementi contemporanei per allora. Una miscela che ha dato vita a una serie di lavori ricchi di materia e di colore, dove fanno da protagoniste dame abbigliate come la moda del tempo esigeva, da volti e atteggiamenti tra il malizioso e l’ingenuo, dagli sguardi carichi di sottintesi, interpreti moderne di una <femminilità vivace>, per la maggior parte ritratte sullo sfondo di paesaggi rigogliosi. Per fare un esempio potremmo citare <La lettera> del 1873, ma anche <Giovane seduta al pianoforte> dello stesso anno, <Berthe esce per la passeggiata>, <La visita>, <L’attesa> del 1874, m anche <Mademosiselle De Gillespie> del 1912, <Ritratto di Dama Lacroix> del 1910 o <Testa di giovane donna su sfondo rosa> del 1912 e per risalire ancora più indietro <La Toiletta> del 1880 e <Due signore con pappagallo> del 1872. Spesso si può ammirare come la modella e amante per un decennio di Boldini, Berthe posi con grazia squisita e seducente. Le impressioni paesaggistiche della campagna e la <Ville lumiere>, Parigi, insomma hanno fatto da corollario a impressioni che hanno influenzato l’artista italiano. Quando dipinse <Omnubus..> si puà comprendere come Boldini fosse attratto e stupito da tanta frenesia e modernità vedere pulsare, palpitare una città in pieno fermento, anche se il suo sguardolo trscina lontano alla scoperta di un palpitare più interiore altrettanto intenso, ma ugualmente suggestivo. Una produzione dove risalta la sintonia tra il suo sentire e quello di altri artisti come Degas, Helleu, Manet, Sargent…Solo a partire degli anni Novanta le su etele si popolano di personaggi illustri come Jeanne Renpuardt, Enrichetta Allegri, Maria Luise Herrouet, la Principessa d’Isemburg-Birstein, Madame Lacroix, Mademoiselle Gillespie che tutte imprigionano il fascino delbel mondo parigino, un mondo colto e ricco di fascino. Non è un caso che le pennellate di Boldini diventano veloci, scattati a tratti, più decise. Così facendo l’artista divenne ricercato e amato da tutte le dame di fine secolo. Il critico Thiebault Sisson nel 1896 scrisse: <…nell’arte scabrosa di accentuare, per l’imprevisto di una movenza, per la posa inaspettata e spesso azzardata, la grazia e la nota seducente delle sue modelle, Boldini non conosce rivali>. La mostra accompagnata da un ricco catalogo chiude il l’8 dicembre. Aperto da martedì a domenica: ingresso 6 Euro e sconto per scolaresche o gruppi o soci Fai e Touring Club.