LA VERITE’ CON LA DENEUVE E LA BINOCHE APRE LA 76a MOSTRA DEL CINEMA AL LIDO DI VENEZIA. REGIA DI KORE-EDA HIROKAZA

LA VERITE' FOTO DI GRUPPOdownloadL’arte del sogni non smette di accompagnarci.Il film di apertura in prima Mondiale di questa chermesse qui al Lido di Venezia è stato il film di questa mattina in Sala Giardino, “La Vérité” diretto ad Kore-eda Hirokaza  (Un affare di famiglia..The Truth), interpretato da Catherine Deneuve, Juliette Binoche, Ethan Hawake…Il film di apertura in concorso a questa 76 esimaa mostra Internazionale d’Arte Cinematografica che si concluderà il 7 agosto sera, diretto da anni da Alberto Barbera e organizzata dalla Biennale Venezia di cui è presidente Paolo Baratta. In contemporanea anche la Mostra D’arte ai Giardini, Arsenal e per tutta la DENEUVE E BINOCHEdownloadcittà.

Il film è commovente e racconta la storia di un’attrice, la Deneuve, fredda, caparbia…una vita in nome dell’arte. I sentimenti stanno fuori…la figlia ne soffre. Compare anche il marito ormai anziano pure lui, forse bisognoso, ma lei lo sbobba. Nel suo libro appena dato alle stampe con il suo volto in copertina, non cita nella sua autobiografia ne la figlia ne il padre.

La figlia, la brava Juliette Binoche si presenta nella casa nella madre a Parigi dove vive con il “cuoco” , ottimo compagno e il suo segretaria, ex agente che con infinita pazienza le procura interviste e le da saggi consigli. Ma Chatherine non si cura dei sentimenti degli altri pensa ma ancora alla sua carriera ormai agli sgoccioli. Invidiosa della prima attrice sul set in cui ha un ruolo di secondo piano. La figlia si porta con se anche il marito dall’America e laragazzina, belal, bionda e adorabile. La Binoche non manca di rimproverare la madre di avere pensato solo a se e e il film che sta girando non a caso tocca questi tempi i le corde dei sentimenti familiari, rimossi da egoismo giustificato come “professionale”. Il marito, Kawke, fa l’attore in fiction americane e puo’ arrivare a comprendere il divario e le problematica di una madre che vuole recuperare l’affetto della madre..il suo riscatto.

LA VERITE FILMdownloadSolo alla fine con un grande abbraccio madre e figlia si stringono e la madre confessa che la grande attrice “Sara”, sua amica, ormai morta, non solo voleva portarle via dei ruoli nella vita, ma anche tirare verso se la figlia. . Vertita? Sincerità? La promessa è che nel prossimo libro la sua presenza insieme ai ricordi d’infanzia verranno narrati. Il marito che diceva a tutti che era morto, anche alla nipote…”è diventato la tartaruga in giardino..che prende il suo nome e per magia scompare quando lui appare per un giorno.

Il regista Kore-eda Hirokazu , ha dichiarato in conferenza stampa l’altro giorno :”Apprendo con gioia immensa che il mio nuovo film, è stato selezionato per aprire il 76° Festival Cinematografico. Esprimo gratitudine a tutti. Le riprese si sono svolte lo scorso autunno a Parigi in dieci settimane. Una grande casa tipica francese con giardino e un piccolo set cinematografico realizzato in studio. Poche le scene per Parigi. Il cast l’ho trovato prestigioso e questa pellicola racconta la storia di questa famiglia. E’ all’interno di questo piccolo universo dagli arredi e dalla luce straordinaria che ho provato a far vivere i miei personaggi con le loro menzogne, orgogli, rimpianti, tristezze gioie e riconciliazioni. Spero sinceramente che il film piaccia”.

Gli applausi in sala sono stati tanti. Va detto che è la prima volta che il regista giapponese gira un film fuori dal suo Paese. L’incontro con l’universo personale dell’autore piu’ significativo del momento e due attrici tanto amate come la Binoche e la Deneuve, hanno dato vita a momenti di riflessione, commozione e una poetica nel complesso rapporto madre-figlia….ed anche lo sforzo di comprendere che cosa vuole dire essere un’attrice di grande livello. Hirokazu era già stato al Lido nel 1995 con “Madorosi”, un lungometraggio, Premio Osella per la miglior fotografia e sceneggiatura. Nel2017 torna con “TheThird Murder”..Fino ad oggi con la Vérité. Un’opera che si stacca dalla solita filmografia del regista. Ne sono uscita commossa, perché madre di una figlia un po’ problematica? Ma mi sarei commossa anche si si trattava  di un rapporto tra madre e figlio, ho anche un figlio e ne sono felice di entrambi seppur con i loro difetti.

La fotografia del film con La produzione Francia e Giappone è avvenuta in 3B. La scenografia è di Duppire-Clément e le musiche di Alexei Aigni. La fotografia di Erica Gautier.

Il regista di Tokio ha vinto diversi Premi tra cui a Venezia il Premio per la miglior fotografia nel 1995 con “Maboroshi no hikari”, Orsella D’Oro,Premio della Giuria a Cannes per i migliori incassi Premio Giuria a Cannes nel 2013; nel 2016 Sezione di Cannes Certaine Regard miglior riconoscimento e con “Sandsome  no satsujin” ha debuttato in concorso alla 74 Mostra del Cinema di Venezia. Ha vinto anche sei Premi al Japan Academy Prize.

Ad inaugurare la76a Mostra del Cinema d’Arte veneziana , la Madrina Alessandra Mastronardi.


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