LIDO. L’ORGOGLIO SUL RED CARPET. INTANTO E’ ARRIVATO ANCHE SALVINI CON FIGLIA MA I FANS NON POSSONO FOTOGRAFARE, SOLO VEDERE TRAMITE UN GRANDE SCHERMO.

Mentre il ministro Franceschini riparte, il red carpet del Palazzo del Cinema con all’interno il busto del Conte Giuseppe Volpi, fondatore nel 1933 con Vittorio Cini. Il red carpet è blindato da un muro, ma i selphie stick per catturare le stars funziona almeno per un centinaio di irriducibile. Il Festival è anche questo e come ha detto Abel Ferrara il cinema oggi lo possono fare tutti anche con uno smatphone, mille sono i modi per esprimersi, meglio se in maniera intelligenza. In ogni caso senza arte non si parte. Questa mostra è partita invece tenendo conto del Covid, una vetrina internazionale mutilata ma altrettanto valida. Porte chiuse invece al Gran Premio di Monza è a Porte chiuse, o meglio vietato l’ingresso ai tifosi, come quella della curva negli stadi calcistici, spariti dal lookdown…ma anche per Monza la banda del buco torna e la Ferrari è sempre da spiare. Dopo l’annuncio choc di Berlusconi (e famiglia) ricoverato per Covid sotto le sapienti cure del professor Zangrillo del San Raffaele, arriva quello della tennista Suarez Navarro. La tennista spagnola, ex numero 6, colpita e promette di combattere questo terrivile virus proveniente dalla Cina. Anche la Schiavone fu colpita dal linfoma di Hodking. Marray non smette di instigare il bravo e generoso Nadal…chissà perché poi…. Manifesti, documenti, fotografie, video: “Le muse inquiete”, dal cinema all’arte 80 anni riletti dal direttore del settore. Il Padiglione Italia della Biennale ai Giardini è la sede piu’ idonea per ricordare e conoscere anni e anni di vita…. Insomma stiamo parlando di un’edizione quasi normale che potrebbe entrare anche nella storia. In ogni caso aiutiamo il cinema che rischia di scomparire, come il teatro, la musica, la danza…anni duri, senza sovvenzioni, tante persone disoccupate… Roberto Cicutto, sono tanti anni che si occupa di cinema, è un grande distributore e ha voluto in questa occasione ripristinare tutte le sezioni. Questa volta troviamo piu’ di altre l’Italia in Mostra. Abbondano i nostri film, registi, attori, assistenti regia, casting, arrivano tutti con mascherina e scendono dai motoscafi sul canale nel retro del Casino. La madrina Foglietta li ha chiamati coraggiosi, angeli. Sono arrivati anche Valeria Golino, Pier Francesco Favino, Jasmine Trinca, Luca Guadagnino, Susanna Macchiarelli, Stefano Accorsi, Emma Dante…. Luca Guadagnino ha girato un docu-film sulla storia professionale e la vita di Salvatore Ferragamo, figlio di povera gente di un paesino del Sud Italia primo dei 14 fratelli che quando il padre mori ne approfitto delle debolezze della mamma per andare a Roma e poi in America senza un soldo alla ricerca della fortuna e a portare a sua idea di cosa deve essere una calzature, Le prime le fece per el sorelle quando non avendo scarpe dovevano fare a piedi nudi la comunione co il loro vestito bianco. Passò due notti a piegare cuoio, legno, stoffa distirbando le poche anime del paesiello e da li il tarlo per il brevetto non lo mollo’ mai tutti la vita. Una vita che si spense presto a 60 anni. Sposato con figli creo’ scarpe alle dive di Hollyvood. Aveva provato ad antrare a 14 anni in una fabbrica di scarpe ma erano tutte uguali, stessi stampi per migliaia di persone. In California aprile ì il primo negozio e vestì le dive del cinema dell’epoca e non smise mai. Tornato in Italia tutto il mondo le voleva quelle scarpe personalizzate e pensate anatomicamente per non creare danni alla schiena, al piede e alle ginocchia. Ogni calzatura era diversa da un’altra, ogni stivale anche e persino le scarpe da uomo dovevano essere tali. La collezione di famiglia vanta migliaia di modelli con scritto il nome da Sofia Loren a Martin Scorzese che nel film spesso racconta degli incontri con Ferragamo. Dai Reali alle principesse, dalle stars ai migliardari, tutti vestiva personalizzando la creazione. Era bravo nel disegno, autodidatta, era capace di fare anche un progetto architettonico. Il mondo lo costello’ di brevetti che depositò ovunque. Abile anche nel marketin. La sede principale di Ferragamo è a Firenze, scelse quel palazzo del 1500 con le mura merlate, fatto di bugnato, un tempo pressochè semi distrutto. Oggi il pubblico gli ha reso omaggio. Ma volete sapere come nacque “La dolce vita”? Litigi e tanti soldi e Padre Pio…tutta la verità in un film documentario di Giuseppe Pedersoli, nipote del produttore.


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