“L’ISOLA TROVATA” al TEATRO MANZONI DI MILANO
Dal 3 al 20 novembre al Teatro Manzoni di Milano va in scena “L’isola trovata” presentata da Alessandro Longobardi per Oti e L’Isola trovata….Stefania Sandrelli, Amanda Sandrelli, Claudia Ferri, Serena Lansiti e Ramona Fiorini…presentano anche “Il bagno” di ASTRID VEILLON con l’adattamento di BEATRIZ SANTANA e PILAR RUIZ GUTIÉRREZ, versione italiana di DAVID CONATI. Regia di GABRIEL OLIVARE. Sscene ASIER SANCHO ; luci DANIEL NAVARRO….i costumi di ADELE BARGILLI.
Una festa a sorpresa, un compleanno, un bagno. Lu compie 40 anni e le sue tre migliori amiche Titti, Maria Sole e Angela hanno deciso di organizzare una festa a sorpresa a casa del suo fidanzato. Ma a sorpresa arriva anche Carmen, la madre di Lu. In una notte di follia, ubriachezza, incomprensioni e scoperte “in bagno”, le quattro amiche si trovano ad affrontare la verità sulla loro amicizia.
Il bagno “è un gioco di seduzione, una metafora di vita, un nascondiglio, un lavoro di introspezione e soprattutto un trattato sull’uomo”. Il bagno è lo spazio dove ci si può sfogare da soli o insieme, dove ci si può isolare per pochi minuti, dove si può urlare in silenzio o piangere con lacrime sincere. E’ di solito uno spazio personale e liberatorio.
Un montaggio esilarante di bizzarro vaudeville che si forma attorno a uno spazio unico utilizzato ingegnosamente che sfrutta gli alti e i bassi emotivi delle protagoniste. Una scenografia minimalista la cui intelligente messa in scena diventa una metafora visiva che aggiunge enfasi a drammi condivisi. Uno spettacolo divertente e sincero, diretto con intelligenza da uno dei giovani registi più interessanti e prolifici della scena spagnola. Gabriel Olivares che promette tante risate, con un cast di donne eccezionali.
Note di regia; avvicinarsi e guardare attraverso il buco della serratura uno spazio proibito: incontreranno delle donne che lottano nella vita con tutte le loro paure, carenze e contraddizioni; più comiche che drammatiche, più ridicole che gravi, più assurde che terribili. Spiandosi reciprocamente scopriamo alcuni segreti sulla amicizia e la maternità, l’amore e il matrimonio, il tempo che passa, la quotidianità e l’eccezionalità; alla ricerca continua di un proprio posto nel mondo. E davanti ai loro problemi (alcuni banali, altri senza soluzione e risposta) non rimane altro che ridere di noi stessi usando la risata come terapia.
Colgo l’occasione per ringraziare, tutto il gruppo tecnico italiano de Il bagno, per il lavoro svolto facendomi sentire come a casa. Desidero inoltre ringraziare specialmente le cinque attrici, per la loro generosità, armonia e fiducia datami. Senza l’aiuto e partecipazione di tutti, questo spettacolo non sarebbe stato possibile. “Se vuol sapere quello che una donna dice realmente la osservi, non la ascolti solamente” disse Oscar Wilde. Questo è teatro: se ascoltate e guardate, saprete. Gabriel Olivares.