"MADAMA BUTTERLY'S" SON AL TEATRO MANZONI DI MILANO A PASSO DI DANZA PER "MOVIMENTO"
“Madama Butterfly” di Giacomo Puccini composta in tre atti su testo di Giacosa viene riproposta da Imperfect Dancers Company che rileggono a passi di danza l’opera di Puccini, un’ideazione di Walter Matteini che ne cura anche la coreografia. La musica di Giacomo Puccini sul Palco dell’elegante Teatro Manzono hanno inserti musicali di Max Richter, David Darling, Philp Glass, Boothoven, Haendel, co Ina Broeckx, May Corbin, Maria Focaraccio, Stephanie Cyr, Ermo Dako, Julio Cesar Quintamilla Garcia, Valerio Lurato, Armando Rossi.
Le belle e minimaliste scene sono di Walter Matteini, Ina Broeckx che ha studiato anche i costumi. La realizzazione di questi è però di Cristina Biondi, e da buona italiana che ama la moda e il costume, ha fatto un buon lavoro cucendo e studiando le stoffe ampie ma anche eleganti dentro alle quali i corpi dei ballerini hanno saputo volteggiare e contorcersi. Costumi, danza e musica senza le luci di Bruno Ciulli l’effetto totale non sarebbe stato raggiunto. Un buon lavoro l’ha fatto Live Arts Managment che ha organizzato la tourée perché ha saputo fare approdare questo magistrale lavoro rico di giovani talenti nella principali piazze del nostro Paese e non solo.
Inperfect Dancers Company è composta da danzatori italiani affermati a livello internazionale, contrariamente a quanto lascia pensare il nome in inglese. Ma forse è una strategia vincente a livelli internazionale. Con una sala piena, seppur fuori abbonamento. Lo spettacolo che sta in scena al Manzoni fino al 19 compreso, tre giorni in tutto, è scenografico e originale sia nel rileggere in modo originale l’opera pucciniana, le scene, le vicende e le musiche. Il palcoscenico si apre con una danzatrice bionda e molto bella che srotola e fa volteggiare una lunga seta bianca macchiata di sangue, un chimono imbrattato dal sangue della bella Madama Butterfly. L’unica cosa della scena che non forse non aveva molto senso erano delle sedie e un tavolo che ogni tanto comparivano dietro a dei veli sul fondare. tavoli e sedie rosse…
Una chiave di lettura per comprendere questa reinterpretazione dell’opera è il “figlio”. Cosa sarebbe successo se non fosse nato? E cosa invece è stato di lui dopo che è stato strappato alla madre in America? E Suzuki, la fedele e brava compagna di Butterfly, cosa ha fatto dopo la sua morte? Una storia nella storia, una storia che va oltre…Rivivere la storia di Cio Cio San attraverso lui, nato in Giappone e cresciuto in America diventa a quanto pare una sfida entusiasmante oltre che un cammino affascinante, un cammino che attraversa il pensiero di due culture lontane e diverse.
Insomma il figlio di Cio-cio-san racconta questa Butterfly, un “sequel” danzato, curioso, misterioso, a tratti sincopato, a tratti a passo di danza moderna ma armonica che ricorda Martha Graham, Pina Bausch, Caroline Carlson, tre grandi icone della danza contemporanea. In questa rassegna nuova del Manzoni che si chiama “Movimento”, i due coreografi, Walter Matteini e Ima Broeckx hanno voluto immaginare la vita di Cio-Cio San e di Pinkerton che lo ha voluto trascinare con sé. Una vita tutta da immaginare quella di un ragazzo che si trova in un modo diverso dal suo. Che infanzia ha avuto? E che rapporti ci sono una volta diventato adulto con la moglie americana? Amore o no? Gli ideatori avevano visto un film di Cronenberg “Madama Butterfly” e con i loro otto danzatori aveva (Matteini, ex del Balletto di Montecarlo, avevano partecipato al Festival pucciniano di Torre del Lago), con lui Ima Broecks. E da qui l’idea di scoprire che cosa sarebbe avvenuto se quel figlio fosse tornato in Giappone per scoprire come era morta la madre e chi era.
Danza come espressione dell’essere, dalla danza primitiva al folklore, quindi danza come contenuto, storia, costume, sentimento. In questo sono stati tutti bravissimo. Da Roland Petit , Balanchine Jean Babilet, reentemente scomparso, un Icaro che non ha bisogno delle ali. Fatti narrati e flashback accompagnati dalle arie di Puccini e dalle musiche che sopra sono state indicate, Haendel, Beethoven o Philip Glass… LO scorso aprile a Pisa ha debuttato la coreografia, dove lavorava stabilmente la Imperfect Dancers Compagni. Il passo successivo è stato il Teatro Manzoni…”Per il futuro – confida Matteini – ci aspetta un’altra rilettura, altrettanto difficile, niente di meno che il Diario di Anna Frank”. Altre passioni, altri dolori, ma una rilettura che dovrà essere trasposta con una chiave più semplice perché i sentimenti non sono così facilmente traducibili con movimenti compulsivi, rotolamenti e acrobazie disperate…Portare avanti le proprie idee con la sperimentazione è la cosa più difficile. Auguri! Per gli amanti della danza ci sarà “Danza per tutti” su Rai 1 in due puntate, un programma ricco anche se la danza non trova sulla stampa quotidiana lo spazio che merita. Nel frattempo è uscito un giornale on-line Giornale della danza”. Ma non dimentichiamoci che su Rai 1 alle 2.30 della mattina c’è un programma di Ra Educ. che ospita anche grandi personaggi. Dimenticavo la giornata, quella di martedì mattina o per meglio intenderci lunedì notte. Lungi dalle belle lezioni in tv di Vittoria Ottolenghi per le quali correvo fuori da scuola alle medie alle 1330 per non perdermi un minuto il sabato della storia della danza di Vottoria Ottolenghi, oggi scomparsa, della quale bisognerebbe fare dei dvd delle sue lezioni in RAI. Le mie scarpette sono appese a un chiodo, purtroppo…(Danzavideo.com-qui su questo sito si trovano libri ), mentre le biografie si trovano sul sito “Danza dance”. Libreria della società di Danza…ha anche questa qualche cosa da dire.