NON ANCORA BUIO…E ORO E BLU …ALLA NUOVA GALLERIA MILANESE MORRONE DI VIA NERINO A MILANO
Domenico Grenci ha voluto dipingere creature esili, sfumate, ma anche piante di grande e piccolo formato “come labili nebbie vespertine quando caduto è il sole”. La citazione è di Novalis.
Opere che affascina insolite, che potrebbero anche appartenere al passato, figure delicate accompagnate da alcune sculture in metallo. L’esposizione è a cura di Alberto Mattia Martini che per la Nuova Galleria Morone ha cercato di dare un iter al nostro viaggio artistico considerando il momento esistenziale e materiale in cui viviamo, il dramma pandemico, la mancanza di lavoro, venti di guerra…e allora ci si attacca alla natura alla bellezza effimera sottile, ma invalicabile, uno stile a dir poco che rimanda al 1500, istanti propizi per continuare a vivere e pensare.
La natura ci salvera’…alcuni di queste tele sembrano esprimere il concetto di Grenci : “L’arte come la vita dovrebbe unire il concetto…forma, anima e corpo. Un’anima il mondo la deve avere e in queste tele silenziose straordinarie troviamo un fiore azzurro blu, la perfezione quasi immobile del tempo e la straordinaria bellezza di “Testa di donna”, timida, ma imperiale…le opere sembrano dire che tutto cio’ savanira’ se non cerchiamo di lasciare per diversi attimi della nostra giornata uno spazio alla pura immaginazione, al mistero che porta con se la “transizione”. Ombre o esistenze?
Con la mostra ORO&BLU, un affascinante viaggio attraverso le opere di alcuni dei più importanti rappresentanti dell’arte contemporanea internazionale che hanno trovato nel blu e nell’oro particolari significati e suggestioni, a cura di Vittoria Coen, si completa il ciclo espositivo della Galleria Nuova Morone.
I colori protagonisti dell’esposizione, forniscono spunti di riflessione sulle identità e sulle personalità degli autori che li hanno resi parte della loro poetica, oro e blu sono, infatti, tra i più spirituali e magici colori della tavolozza; Yves Klein paragona il blu al mare e al cielo ma, soprattutto, lo definisce un colore “fuori”. L’oro è simbolo di regalità, di preziosità, di unicità, nelle culture occidentali così come in
quelle orientali.
La mostra collettiva propone il confronto tra diverse generazioni di artisti, dalle avanguardie del Novecento alla contemporaneità, un corpus significativo di opere che rappresenta memorie e visioni del recente passato.
Con opere di: Elizabeth Aro, Olivo Barbieri, Remo Bianco, Maria Cristina Carlini, Sonia Costantini, Gianni Dessì, Lucio Fontana, Domenico Grenci, Yves Klein, Maria Lai, Marino Marini, Francesca Matarazzo, Enrico Minguzzi, Gianni Piacentino, Alex Pinna, Man Ray, Tomas Saraceno, Elisabeth Scherffig, Cesare Tacchi, Eltjon Valle, Terry Winters.