PEDRO ALMODOVAR VINCITORE DEL LEONE D’ORO DI VENEZIA CON IL FILM THE ROOM NEXT..LA STANZA ACCANTO E TUTTI I PREMI CONSEGNATI DALLA GIURIA
Il blu e il rosso, l’arancione e il verde e poi ancora il giallo..I colori sono forti ma sono giocati con lo stile pastello.
Si parla di Virginia Wolf di James Joyce…La neve rosa e una bella casa nel bosco per dire addio, per congedarsi dalla vita. Il tema è l’eutanasia che in Spagna e’ già legge..Cosi Pedro Almodovar alla 81 esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia con il suo primo film in inglese “The room next door” ossia “La stanza accanto”, la cui ispirazione proviene dal libro What Are You Going Trough di Sigrid Numez. A supportare il regista spagnolo che inizio il suo primo film negli anni Ottanta, ma una volta venuto vai dal suo paese Calzada de Calatrava si stabili a Madrid facendo una serie di lavori pesanti già da adolescente , in seguito lavoro’ alla Compagnia Telefonica Nazionale di Spagna in maniera tae da potersi comprare la sua prima cinepresa. Il cinema l aveva nel sangue già da ragazzo . La sua vita era lavorare e poi lavorare con la sua Super 8 e per 12 anni passo’ la sera a lavorare con gruppi teatrali, punk, scrivere su riviste ungergraund, riuscendo cosi a girare film con gli amici. A un certo punto il suo budget era ridotto all’osso e usì il suo primo film “Pepi, Luci, Bom….”. Era un lungometraggio. Da allora Pedro non ha mai smesso di scrivere film, girarli , dirigere..”Todo sobre in madre e Hable”, entrambi premiati con l’Oscar. Ma è alla fine degli anni Ottanta che porta in Italia e in Europa :”Che cosa ho fatto per meritare tutto questo”, “La legge del desiderio”, “Donne sull’orlo di una crisi di nervi” ecc. Film intelligenti anche divertenti, insoliti, molto colorati.
“La stanza accanto” è il suo primo lungometraggio in inglese. La sua insicurezza, racconta Almodovar è svanita alla prima lettura a tavolino con le attrici , così iniziarono le prime indicazioni di regia. L’inglese lo padroneggiava, le attrici lo parlavano e allora perche creare problemi? “Sono gli attori a raccontare la storia. Tilda Swintson e Jullianne Moore sostengono da sole il peso di un film non facile, ma sono incredibili, bravissime.Sono stato fortunato perché tutte e due hanno dato vita a un recital . A volte durante le riprese sia io che la troupe eravamo sul punto di piangere. E’ stato un lavoro commovente e benedetto in un certo senso”. E Bravo Almodovar, classe 1949.!
Ecco la trama: Ingrid e Marta erano amiche da giovani quando lavoravano la stessa rivista. Ingrid poi è diventata una scrittrice di romanzi semi autobiografici mentre Marta è una reporter di guerra e , come spesso accade nella vita, si sono perse di vista. Non si sentono mai per anni quando si rivedono in una circostanza estrema ma stranamente dolce…..Il resto non ve lo racconto perché so che lo andrete a vedere al cinema.
Il film è prodotto da El Desseo (Agustin Almodovar, Esther Garcia). In Sala alle premiazioni presieduta dalla presidente della giuria Isabelle Huppert e i membri della giuria, nonche’ al finale dal presidente della Biennale Pietrangelo Buttafuoco e il rinnovato ancora per due anni direttore del Cinema della Biennale, Barbera, accanto a Pedro c’era il fratello e alcuni membri della sua famiglia.
Trovo assurdo, visto che siamo in Italia che tutti dalla Huppert agli attori, ai registi…dovessero parlare inglese, anche se erano italiani. La traduzione mi hanno detto che su Rai Muvie era una voce fuori compo che parlava in italiano. Come siamo sbravi ad affondare il nostro Paese e fare gli internazionali, i vip…Errore pazzesco, tutti si sono stupiti. Andate al Festival di Cannes o Berlino e vedrete che è la madre lingua che conduce. Spesso con a fianco sul palco una traduttrice.
Della distribuzione italiana se ne occupa la Warner Bros Discovery, il film sarà in inglese con sottotitoli. Che cosa hanno voluto dimostrare il presidente e il direttore Cinema della Biennaledi Venezia?
Bravi sono stati anche John Torturro e Alessandro Nivola…Le musiche sono di Alberto Iglesias. Stiamo parlando di un film sulla morte che sfida la vita…L’eutanasia è la mia battaglia. Tilda malata e decide di liberarsi dal cancro , non vuole dagliela vinta e decide lei. Julianne deve sopportare l’interrogatorio della polizia..Assurdo! Non sono due deliquenti. L’altra tenta di aggrapparsi alla vita e non è pronta ma…I medici dovrebbero accompagnare e aiutare i pazienti a fare questo passo doloroso come dolorosa è l’agonia.Il film si muove tra letteratura, cinema, crisi climatica e si dichiara contro ogni tipo di odio possibile. Ci sono due appartamenti accanto dove si rispecchaino i differenti caratteri e stili di vita delle due amiche. La prima scena si svolge alla Galleria Rizzoli di Milano in Galleria Vittorio Emanuele. Ha dell’incredibile!
Premiati dalla Huppert, presidente della giuria dentro ad un abito bianco che sembra uno scafandro della Nasa, dal cui alto collo rigido sbuca metà viso di Isabelle che riesce a parlare con i premiati. Premio Leone argento a Brady Corbet per The Brutalist, finm in cui ha regitata il grande Adrian Brody e Stacy Martin e Joe Alwin.
Premio alla carriera a Vincent Lindon e alla Kidman che è dovuta scappare per l’annuncio della morte della madre; Il Leone d’argento al regista di The Brutalist con Adrien Brody, Brady Corbet..Gran Premio della Giuria ad April di Dea Culumbegashvili…Coppa Volpi alla migliore attrice a Nicol Kidman non in sala perche’ un’ora prima le hanno telefonato che è morta la madre…film Babygirl di Alina Reijn, Coppa Volpi al Migliore attore a Vincent Lindon per “Jouer avec le feu” ossia “Giocare con il fuoco”, di Delphine e Muriel Curin, allegro simpatico cordiale ha baciato tutti E ancora il Premio per la miglior sceneggaitura a Murilo Hauser e Heitor Lorega per “Ainda estou aqui”. Altro Leone d’Argento Premio Giuria a Vermiglio di Maura Delpero…Premio Marcello Mastroianni (di cui c’era a San Servolo, l’isola in laguna una bella mostra fotografica), all’attore emergente Paul Kircher per Leurs enfants après l’eux. Sezioone Orizzonti Premio Orizzonti x miglior film a Bogdan Muresanu The new year that never Came. Premio Orizzonti per la miglior Regia Sarah Fiedland per Familiar Touch….Premio Speciale Giuria Orizzonti a Murat FiratogluOne …Were Hemme Dies….Premio Orizzonti per la miglior attrice a Kathleen Chalfant per Familiar Touc.. Premio Orizzonti per migliore attore a Francesco Gheghi per Familia , carino educato, ha fatto un bel discorso…Premio Orizzonti per la miglior Sceneggiatura a Scandar Copti per Happy Holidays…Premio Orizzonti per il miglior Cortometraggio a Arshia Ahakiba per Who Lovesthe sun…
Leone del Futuro Premio Opera Prima Luigi De Laurentis aancora a Sarah Friedland con Family Touc….Premio per il miglior Documentario sul Cinema Alexandre o. Philippe…per Chain Reaction. Questo sono Venezia Sezione Classici cosi come il miglior film restaurato Ecce Bombo a Nanni Moretti che ho incontarto e salutato sull’ascensore…E diversi Premi minore per Venice Immersive. Premio degli Spettatori Armani Beauty a Nader Saeivar con Shahed The Witness….
Discosi cocludivi del Presidente Pietrangelo Buttafuoco e del direttore della sezione cinema Alberto Barbera.