"SEI PERSONAGGI IN CERCA DI AUTORE" LI HA TROVATI GABRIELE LAVIA METTENDO IN SCENA IL SUO PIRANDELLO

E’ a Milano il regista Gabriele Lavia ha iniziato a fare la sua carriera più importante, in particolare al Piccolo Teatro di Milano. Una lunga  carriera che si è poi unita a quella di Monica Guerritore dalla quale poi ebbe una figlia, Lucia che in “Sei personaggi in cerca di autore”, fa la parte della “Figliastra di papà”.Il noto testo di Pirandello che è paragonato al don Giovanni di Mozart va in scena al Teatro Elfo-Puccini del capoluogo lombardo fino al 15 febbraio nella Sala Shakespeare, con la regia dello stesso Lavia, le scene di Alessandro Camera, i costumi di Andrea Viotti, le musiche di Giordano Carapi. La produzione è della Fondazione Teatro La Pergola di Firenze. Proprio il Teatro La Pergola nel 1948, dopo che a causa della guerra il palcoscenico e una volta restaurato il teatro il primo spettacolo ad andare in scena fu proprio questa commedia di Pirandello scritta in soli tre giorni. La regia fu di Orazio Costa con Tino Buazzelli nel ruolo del padre e Rossella Kalk in quello della “Figliastra”.

Il debutto milanese di questa nuova edizione ha riscosso molto successo sia di pubblico che di critica. Lo spettacolo ha dei tempi molto lunghi, ma anche grazie alla regia di Lavia e alla bravura degli attori e delle comparse che entrano ed escono dal palco e attraversano al sala con i loro abiti sciatosi, ma dai toni discreti dal beige al marrone, fatta eccezione per la bimba piccola con abitino bianco e la Figliastra con un abito nero stile punk e la vedova sempre avvolta in una tunica con tanto di copricapo nero di garza. Le scene sono un po’ “pesanti” e sembrano volere rappresentare un’epoca e allo stesso tempo inserire della modernità (vedi l’intreccio dei legni sospesi), insomma una sorta di ibrido non proprio necessario.

La compagnia di Dario Niccodemi, in quei giorni di rinasciata a Firenze, provò dello sconcerto in quanto gli attori travolti da un vero e proprio impeto di parole e di entusiasmo, la cosa venne cosi’ commentata: ” Ma nessuno aveva capito niente” aveva commentato lo stesso Niccodemi e solo 21 giorni dopo le prove dello spettacolo, poterono fare luce a poco a poco nell’opera destinata a diventare un capolavoro di vita e di filosofia legata all’arte. Al termine della tumultuosa prima romana al Teatro Valle, nella primavera del 1921, dove il pubblico al terzo atto urla “Manicomio! Manicomio!” e una volta finita la commedia lo stesso pubblico aspetta all’usciata l’autore in “Vicolo dei gatti morti” per insultarlo con tanto di lancio di monetine. Va meglio la tournée a Milano e a Parigi e successivamente a Londra ed infine a New York, lo spettacolo raggiunge la perfezione e di conseguenza applausi e successo.

Luigi Pirandello con questo teste si vuole interrogare il fondamento stesso del teatro , la contraddizione e la discordanza tra il personaggio e l’attore, nonchè sull’impossibilità che i due diventino una cosa sola. “Da ciò che è più discorde, lo splendido accordo”, diceva Eraclito. Qui in questa piecès teatrale vediamo un Lavia dal rigore quasi patologico fino all’ardire instabile fino alla mistificazione prosaica di un uomo che bara che non vuole e non sa definirsi perfetto. La figlia Lucia esaspera il suo sdegno…proprio in maniera sfrontata come appunta l’autore. Tranquilla e ringhiante con il suo “cliente” che poi si scopre essere il suo patrigno. Vi ricodate “Buon giorno signorina….” da lui pronunciato?

A proposito dei “Sei personaggi” Gabriele Lavia dice; “Pirandello mette in scena l’impossibilità di rappresentare un assoluto umano che però è al contempo anche l’unica possibilità che ci è data. Detto in altri termini è la meravigliosa condanna a dovere interpretare la nostra vita”.

Applausi da giovani e meno giovani. Lavia si mostra orgoglioso della figlia e quando si chiude il sipario compaiono uno per uno gli attori e le comparse per ringraziare il pubblico entusiasta, da Massimiliano Aceti, Alessandro Baldinotti, Daniele Biagini, Silvia Biancalana, Rosy Bonfiglio, Maria Laura Caselli, Michele Demaria, giulia Gallone, Giovanna Guida, Lucia Lavia, Andrea Macaluso, Luca Mascolo, Mario Pietramala, Marta Pizzigallo, Matteo Ramundo, Malvina Ruggiano, Alessio Sardelli, Carlo Sciaccaluga, Anna Scola….

 


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