TERZA EDIZIONE PREMIO ERMANNO OLMI

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Il cortometraggio Autoritratto con arma di Giovanni Ortoleva (Italia, 2021) vince la terza edizione del Premio Ermanno Olmi destinato a promuovere e valorizzare i cortometraggi di giovani registi.
Il secondo posto spetta a Stephanie di Leonardo van Dijl (Belgio, 2020), e il terzo a Finis terrae di Tommaso Frangini (USA, Italia, 2020). La menzione speciale per l’opera più significativa che riflette sulla necessità di salvaguardare la Terra, tema oggi attualissimo e sempre caro ad Ermanno Olmi, va a Intertidal. Barene del Collettivo Confluenze (Italia, 2020).

Alle prime tre opere classificate, tra le quasi 100 pervenute, viene rispettivamente riconosciuto un premio in denaro di 1.200€, 500€ e 300€.

La scelta della giuria – composta da Emanuela Martini (critico cinematografico), Annamaria Materazzini (Bergamo Film Meeting Onlus), Cecilia Valmarana (responsabile RaiMovie), Giuseppe Previtali (docente di cinema presso l’Università degli Studi di Bergamo) e Sara Luraschi (regista) – è caduta su Autoritratto con arma «Per lo stile personale e l’ottima fotografia, un esordio alla regia che sviluppa, con straordinaria essenzialità, la completezza narrativa tipica del lungometraggio. Un racconto di formazione che esalta la bravura del suo attore protagonista, trascinando lo spettatore in un mondo in cui uomini di generazioni e modi di vivere differenti si confrontano e si scontrano». Stephanie si aggiudica il secondo posto «Per il bel ritmo narrativo scandito da un ottimo montaggio cinematografico e per le splendide inquadrature che, in un’alternanza tra primi e primissimi piani e sfondi, incorniciano la storia di un corpo che sembrerebbe non appartenere a nessuno, nemmeno alla piccola protagonista», mentre il terzo premio lo porta a casa Finis terrae «Per l’atmosfera enigmatica che, insinuandosi nello sfondo naturale, dona alla narrazione un valore filosofico: mettendo in relazione il tempo e la perdita, il film rielabora con originalità alcuni spunti provenienti dalla storia del Cinema, di cui è autenticamente intriso, dando vita, al contempo, a un lavoro originale». In modo unanime la stessa giuria attribuisce la menzione speciale a Intertidal. Barene «Un’ode all’indispensabilità del legame tra uomo e natura: i corpi danzanti si dissolvono nel paesaggio lagunare che li accoglie, diventando un tutt’uno con esso. Isole-uomo che preservano la ricchezza e la bellezza di un mondo fatto di diversità ed eterno movimento».

Durante la serata sono state mostrate le quattro opere finaliste del concorso e si è omaggiato Ermanno Olmi con la versione restaurata dalla Cineteca di Bologna de Il tempo si è fermato (1959), lungometraggio di esordio dell’allora ventottenne regista bergamasco costruito sui piccoli fatti quotidiani, sui gesti, i sorrisi, le mezze frasi, e sul difficile rapporto tra l’uomo e la montagna, e premiato nel 1959 con la Gondola d’oro alla X Mostra Internazionale del film documentario di Venezia.

Il Premio Ermanno Olmi è promosso dal Comune di Bergamo, con il supporto organizzativo di FIC – Federazione Italiana Cineforum e la collaborazione di Bergamo Film Meeting Onlus. Con il sostegno di Fondazione MIA. In linea con i Criteri Minimi Ambientali, parametri di sostenibilità per le manifestazioni culturali accolti dal Comune di Bergamo, il Premio partecipa al progetto europeo GreenFest: un impegno civile per coniugare ambiente e cultura, e un doveroso omaggio a Ermanno Olmi, la cui cinematografia è sempre stata attenta alle tematiche ambientali.


3a edizione Premio Ermanno Olmi

I PREMIO
Autoritratto con arma di Giovanni Ortoleva (Italia, 2021, 11’) – fiction –
Giuliano, padre di famiglia divorziato, accompagna il figlio quattordicenne Giovanni alla sua prima battuta di caccia. Quel giorno il ragazzo troverà la forza di disubbidire per la prima volta al padre.

II PREMIO
Stephanie di Leonardo van Dijl (Belgio, 2020, 15’) – fiction –
Stephanie sorride tra gli applausi della folla. La ginnasta di 11 anni ha appena vinto il suo primo titolo internazionale. Schiacciata dall’attenzione e dalle pressioni, la giovane si rende conto che la partita è appena iniziata.

III PREMIO
Finis terrae di Tommaso Frangini (USA, Italia, 2020, 15’) – fiction –
Due amici decidono di andare in campeggio insieme per ritrovare la sintonia di un tempo. La natura desolata che li circonda evidenzierà le loro differenze e la distanza che li separa.

MENZIONE SPECIALE
Intertidal. Barene di Collettivo Confluenze (Italia, 2020, 14’ 50’’) – sperimentale –
La laguna di Venezia è un ecosistema dinamico che vive quotidianamente una lotta per la sopravvivenza. Un’azione performativa sulle barene, sottili zone intertidali, crea un gioco di contrasti tra fragilità e resilienza, traducendo paesaggio e dimensione sonora su scala umana.


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