TOCCA A SORRENTINO E ALLA SORELLA DI CARLA'
Paolo Sorrentino è già arrivato ieri a Cannes per applaudire i fratelli Coen con il loro film ispirato al musicista folk Dave Van Ronk, quel genere che introdusse anche il grande Bob Dylan e la Joan Baez. Oggi sarà in gara il suo film tanto atteso a Cannes, “ La grande bellezza” con Toni Servillo. Al carlton incontrerà per la conferenza stampa prima i giornalisti italiani e certamente sarà un piacere per tutti fargli domande e sentire le battutedi Servillo.
Il film di ieri sera del regista cinese di Hong Kong ,Jonny Tot, “Blind Detective” lo consiglio spassionatamente; un triller divertente dai sapori anche occidentali quasi come se il regista si fosse ispirato a tutti i generi polizieschi, dall’ispettore Clouseau con i suoi pasticci divertenti e inconsapevoli, alla scienza e alla psicologia di Holmes, alle deduzioni e agli inseguimenti di Maigret, l’astuzia di Miss Marple, i flash back della nuova serie cinematografica di Holmes, il bastone da cieco che lo porta con la stessa eleganza di Poirot, ma che al momento giusto lo usa come arma. Può essere che Jonny Tot se ne sia servito per arricchire con trovate burlesche le storie agghiaccianti che il geniale detective che dall’età di sette anni perse la vista per causa di un problema alla retina. L’interprete è anche un balerino di tango eccezionale e dalla mimica invidiabile. Bravi anche tutti gli altri attori che ruotano intorno a lui, soprattutto l’amata detective, ex poliziotto di cui alla fine si innamora e insieme adottano una bimba nata da una ragazza che commette due omicidi per vendicarsi di un vecchio giovane amore che la respinse quando abitava nel condominio della brava poliziotta. Musiche, scene e ambientazioni, specie per gli interni di grande gusto occidentale, poltrone di Le Corbusier, lampade di Stark….Ma l’azione, la velocità ti tengono inchiodato per due ore e più allo schermo. Presenti anche tutto il cast e il regista che ha ricevuto nella Sala Grand Thèatre Lumiére numerosi applausi da una platea fatta per l’80 per cento da asiatici. Belle e simpatiche tutte le attrici. Sconsigliato invece il film giapponese “SChied of Shirow” del regista Takaschi Mike. Deludente anche il fil fuori concorso “Blad-Tais” di Guillaume Canette, un attore e regista molto amato in Francia: l’intonazione del film voleva essere di genere americano, ma si comprende che l’America il regista non la conosce anche se gli attori sono tutti di primissimo ordine da Clive Owen, Marionne Cotillard e Billy Crudop….Non rimane che attendere anche il film di Valeria Bruni Tedeschi, in concorso. Stiamo parlando della sorella di Carla Bruni, ex prima dama di Francia e cantautrice nonché fotomodella. La casa di famiglia è in Costa Azzurra dopo che Nicolas Sarkozy divenne nuovamente padre grazie Madame Carla e dove si ritirarono a nuova vita dopo la sua sconfitta elettorale. Il titolo del film di Valeria Bruni è “Un chateau en Italy” che ha come attori la stessa Valeria Bruni, Filippo Timi e Louis Garrel. La storia è quella della sua famiglia che negli anni Settanta dovette scappare in Francia per paura di un sequestro delle BR. La madre aveva un amante e anche il padre, tantè che la Carla Bruni è figlia di una relazione del padre. Il loro fratello, nel film come nella vita muore di Aids, ma è tutto da scoprire e da vedere…
Tornando al nostro film italiano in concorso, quello di Sorrentino, molto amato dai francesi, “La grande bellezza”, si tratta di una sorta di dolce vita del 2000, uno spaccato dell’Italia del XXI ° secolo tra feste romane e divertimenti, una sorta di vacuo vivere visto con l’occhio di un giornalista e scrittore (Tony Servillo). Sabrina Ferilli appare affascinante ma forse anche lei scialba…Un falliment[photopress:SORR.JPG,full,pp_image]o esistenziale personale e quello della di una nazione che sta cambiando in peggio.
Non tutti sanno che da quando esiste il Festival del Cinema di Cannes , esiste anche un Palarés dove figurano il Premio del Buon Umore, il Premio del Miglior Film raccontato per Immagini, il Premio del Cinema Sociale e il Premio della Commedia Musicale…Dal 1946 infatti, e fino al 1955, quando venne inaugurata la Palma d’Oro, a fianco del Grand Prix cìera una moltitudine di ricompense che in pratica finivano per coprire quasi tutti i film presentati nella rassegna. Così, via via che i riconoscimenti venivano assegnati essi andavano a ornare le locandine con cui le pellicole venivano poi propagandate. Alcune di esse sono diventate vere e proprie icone, come quella del film “I 400 colpi”, con la scritta Premio dell’Organizzazione Cattolica Internazionale del 1959, quella di Les Maudits del 1947 con la scritta “Gran Premio del film avventure e poliziesco”, quella del 1947 per “Ziegfeld follies” con il Gran Premio della Commedia musicale.