TUTTI I RICORDI DI QUEL MAGGIO. SONO PASSATI 150 ANNI E A PARIGI GIA’ SI FESTEGGIA.DA NOI SI RICORDA IL PRIMO MARZO CON L’OCCUPAZIONE DELLA FACOLTA’ DI ARCHITETTURA DI ROMA. GLI SCONTRI A VALLE GIULIA E PASOLINI

maggio 1968 manifestazionidownloadIl mondo che avrei voluto. Mi sembrava di sognare anche se io nel 1968 ero ancora una ragazzina. Il mio impegno per cambiare le cose iniziarono piu’ tardi in prima Liceo quando entrai nel Movimento Studentesco di Mario Capanna. A Milano Gabriele Mazzotta lo aveva accolto anche quando tutti lo cercavano. Radio Popolare impazzava…Il Male andava a gonfie vele. Il cabaret faceva la sua parte, i cantautori come Guccini, Jannacci, Gaber, De Gregori, Dalla…vendevano dischi e facevano spettacoli ovunque… Io ero orgogliosa di vendere un sacco di copie del giornale del Movimento Studentesco. Portavo a casa di  mia nonna un sacco di megafoni da portare in manifestazione. Al mio fianco c’era anche la mia professoressa d’italiano…Piazza Santo Stefano a Milano era il centro del mondo. A Roma il 1 marzo  sempre nel 1968 veniva presa d’assalto la Facoltà di architettura …La Rivoluzione sulla collina di  Valle Giulia aveva visto per la prima volta studenti scontrarsi corpo a corpo con una polizia terrorizzata ma accanita al punto che Pasolini il giorno dopo prese le difese della polizia perché con megafono in mano e con la penna disse che erano i più poveri e i più indifesi, giovani per unValle Giulia Roma Architettura scontridownload pugno di lire costretti a mettere il pericolo la  propria vita. I sessantottini italiani erano figlio della buona borghesia. Di altra idea era Fabrizio De Andrè che con una bella ballata diceva che bisognava essere forti nonostante il sangue versato da ambo le parti per poter cambiare una società marcia. Con il passare del tempo iniziavo a vedere folli quegli anni seppur affascinanti e accompagnati da ideologia che soverchiava ogni ordine. I miei figli mi dicono: “Che cosa avete cambiato voi? Il mondo? Guarda come siamo ridotti…”. Io mi arrabbio ma qualche ragione l’hanno anche loro. Filosofi, scrittori e chansonnier, specie francesi e scrittori e filosofi come Simone de Beauvoir e J. Paul Sartre riunivano intorno a se l’intellighenzia internazionale. Il movimento Hippie  aveva fatto la sua parte, dall’Inghilterra all’America. La musica e l’arte in generale stava cambiando, così come usi e costumi e alcune leggi; la classe operaia andava in Paradiso” … Il quadro di Pellizza da Volpedo, “Il Quarto Stato” diventò un simbolo. I registi saltarono la barricata. La libertà sessuale è tornata poi negli argini ben presto. Il “Diciamoci tutto…”, non è stato poi digerito. In cantautore francese Antoine cantava: ” E se sei bello ti tirno le pietre ..e se sei brutto ti tirano le pietre..”. Un’allegoria divertente.

maggio 68downloadOggi non c’è piu’ nessuno che ci fa pensare, sognare e nessuna ideologia ci fa innamorare.  In Italia fino agli anni ’60 si verificarono occupazioni di scuole, fabbriche in sciopero, poi tutto piano piano andò scemando ma durò per tutti gli anni Settanta. A MiIlano fu sempre al Facoltà di Architettura che nel ’63 lanciò le pietre. Seguirono Padova, Bologna…Ma è giusto ricordare perché si scatenò il Maggio francese. Nacque anche sull’onda delle proteste USA contro l’invasione americana del Vietman. Si trattò di un movimento spontaneo, per chi non lo sapesse, di protesta, politico, di rivolta filosofica, di costume, politica, contro il capitalismo, la società borghese , l’imperialismo, ma anche il potere gollista allora al potere. Mi auguro che oltre ai sapienti studi, ricerche, racconti, film, le celebrazioni non prendano la piega dell’enfasi del rimpianto e della menzogna erudita. Errori vennero fatti e tanti.  Il sogno è stato bello finchè è durato; ha cambiato le idee e ha dato piu’ potere alle donne, ha portato alla legalizzazione dell’aborto e del divorzio, a contratti sindacali migliori…a leggi di maggior rispetto popolare aprendo le menti. Ma con impertinenza erudita, spesso finta fraternità, il tutto in una Parigi flaubertiana, un’educazione sentimentale che è arrivata da noi velocemente. Quante letture ricordo dettate da quel periodo. Eravamo tutti intellettuali, concettuali mentre gli operai erano alla catena di montaggio. Un anno feci una supplenza in una scuola sperimentale milanese dove c’era il figlio di Toni Negri…ma questo è venuto dopo, perché poi il tutto è maggio 1968downloadsfociato nelle Brigate Rosse. Razzi di speranza lanciati nel cielo di Parigi come di Milano o di Roma. A Venezia anni dopo dove mi sono laureata si respirava un clima più “fricchettone”, un po’ meno politico che nel capoluogo lombardo o nella Capitale. Quelle idee di piombo espatriarono fino a Baden Baden…Zazie…

Dalle barricate uscirono femministe arroganti come l’attrice Catherine Deneuve che con altre si aggirava tra teatri e piazze con il libretto rosso con frasi alla Marivaux o una canzone di Rostand. Immaginiamo che Paul Valle Giulia Roma scontri downloadRicoeur risuscitasse constaterebbe che i figli di quel maggio hanno contribuito a fare risorgere, alleggerire una società che soffocava. Si sarebbe detto e così fu: “ Si direbbe che siamo tutti ebrei, meglio dire ebrei tedeschi,iraniani liberi, turchi insorti, iracheni, sognatori e Rohingya”.  Si leggeva Rimbaud e Baudelaire, si preferiva vivere a Montevideo in nome del ricordo di Lautrémont invece di andare a morire a Caracas in nome di Maduro. Gorz, Anders erano i più letti negli Stati Uniti da industriali sospetti. Oggi grideremmo no ai Mc Donald o “Ne patria ne Putin”?  I sorbonari dei quartieri latini preferivano Kundera a Guevara? Oggi come ieri o ieri come oggi? Niente di tutto questo. Lacan o Laclau? Ceceni o Siriani? E come la metteremmo con Google, Apple, Facebook ,Amazon..quali clic su Istagram? Quale twitter lanceremmo? Godard, Truffaut, senza nulla togliere alla loro arte, i Dada… Lenin o Marx? Quenau o bandiremmo ancora Cèline? Diapositive ormai mute, i nostri Gavroche….Ritroveremo il sapore dei nostro mese santo? Maggio, proprio il mese della Madonna!


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