UN FILM FANTASMA NELL’ERA DEL COVID DURANTE IL LOOKDOWN A VENEZIA. DOCU.FILM APERTURA SERATA INAUGURALE 77A ED.

SEGRE ANDREAdownloadL idea è stata quella del regista Andrea Segre di girare un docu-fimvella venezia ammaliantente durante la chiusura in casa delle persone. Una gondola attraversa la città dell’acqua cristallina nel silenzio piu’ assoluto. La città viene così immortalata. un sogno, una evanescenza che rimarrà impressa nella mente di tanti. Chi l’ ha vista dal vero e chi attravers o il filmato proiettato alla Sala Darsena al Lido e Al Palavobis. Presenti a fare gli onori di casa i due presidente della Biennale, Roberto Ciccutto e lo storico direttore della Biennale Cinema Barbera. Una serata a inviti dunque, contingentati, ma stiamo assistendo a una mostra un po’ fantasma, dove è complicato prenotare tra mille portale i film da poter vedere da prenotarsi 72 ore prima e avere risposte dagli uffici stampa.

In tutte le sale i posti sono ridotti  e numerati per problemi di tracciabilità in caso di qualche contagiato o asintomatico. Il clima non è dei piu distensivi e attori, registi, staff tecnici, scenografi, direttori della fotografia, fonici ecc…e pure assistenti regia, come dice mia figlia Martina Parodi che sta lavorando a Bologna per una serie televisiva importante (è appena uscito il film du Ligabue” che ha avuto molto successo anche qui a Venezia, un film che lei ha amato molto e dove dice che sia l’attore che il regista sono due personaggi fantastici, si chiede se non era meglio rimandarlo come si è fatto con la Biennale Architettura.

Stiamo parlando di uan Mostra dal pubblico non assiepato, senza grandi star, specie americane , ma anche internazionali, …tutto on line..giornalisti che impazziscono per avere ok per ecrti film da Orizzonti di SEgrerecensire. Già tutto esaurito il film di Lucchetti, “Lacci”, a causa delle poche proiezioni e di pochi posti in sale enormi. Sono 18 i film in concorso e 4 italiani. In attesa anche dopo “Volevo nascondermi”,”Zombie” un  corto di Giorgio Diritti con Marco Bellocchio.

Alla Biennale Giardini il Padiglione Italia viene inaugurato con una mostra con la storia del cinema veneziano …Questo di questa sera è un film che non voglio saltare perchè il mio amore per Venezia è grandi. Qui ho studiato e qui ho cresciuto in parte anche i miei figli che vengono ancora. Abbiamo mantenuto una casa  in Corte dell’Albero, zona San Marco. Una casa che da un sacco di problemi quando c’è acqua alta, su due piani e con un grande terrazzo; l’ha costruita l’architetto Parodi padre dei miei figlio e io in quella casa mi sono pure laureata, come lui..35 anni fa.

Come sarà la passerella non lo sappiamo ancora e se il pubblico vi potrà accedere. Il resto ve l’ho già raccontato i giorni scorsi e contnuerò a farlo da domani.  Devo solo sirvi che Tilda Swinton e Pedro Almodovar sono fantastici, ma anche Luca Guadagnino. Totti e Castellitto e il Premio alla migliore attrice andrà a Renè Zellweger e non protagonista Laura DEm..La Madrina sarà la Foglietta e il premio migliore attore  Haynes per la Coppa Volpi  e        Oscar a Laura Den….Phoenix, .ma questa è un’altra storia. e la Johonasson candidata … Una garanzia l’abbiamo: Kate Blanchet sarà, anzi è presidente di giuria. Buona visione! Come diceva un grande regista…

Il regista di origini ebraiche ha deluso gran parte del pubblico. La pellicola  (RAI Cinema) doveva registrare la bellezza di Venezia e il problema del Covid nella Serenissima. Almeno, cos’ tutti si aspettavano. Invece in forma per di piu’ ripetitiva, l’autore ha mischiato racconti ripetitivi e ossessionanti nel confronti del padre morto con il quale non aveva mai avuto reali rapporti. La città di Venezia, città natale del padre è come se alla sua morte lo invitasse a rivisitarla come nel tentativo di ricongiungerlo con il Dr. Segre che si trasferì poi a Padova. Ma il padre dell’autore non è morto di Covid, morì perchè fino da piccolo soffriva di un soffio al cuore. I due mai riuscivano a incontrarsi. Il regista racconta che il padre lo ignorava quasi. Gli scrisse anche una lettera, ma una risposta il regista non l’ha mai avuta. Da bambino andava a Venezia con la famiglia, poi ando’ poco prima del lookdown e qualche cosa lo trattenne. Voleva tornare con la famiglia via da Venezia, ma quando decise di girare delle scene nella città chiusa, le immagini sono tristi, la musica pure, nessun veneziano si vede, mentre come in ogni città la gente usciva, faceva la spesa e una passeggiata nel giro di 200..250 metri…Tutto è girato tra notte e l’alba. Solo una vogatrice amica si vede sotto un raggio di sole. Si tocca il problema dell’acqua alta, del tanto turismo che però pare necessario,….i veneziani non hanno voglia di riprendersi Venezia. Il tutto mai approfondendo nulla, del virus non si parla, l’acqua cristallina non si vede…le nube incombono e i filmati di famiglia si sussegguono identici fino alla noia.  Che peccato! Povera venezia!


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