UNA GIORNATA DI FESTA ALLA J. TATI PER IL RIPRISTINO DELLA DARSENA SUL NAVIGLIO

Darsena 1Erano in 50 mila i milanesi che hanno voluto toccare con mano e vedere con i loro occhi il ripristino della Darsena sui Navigli di Porta Ticinese. Le acque non sono più pulite comeun tempo e la navigazione è andata scomparendo con i nuovi mezzi di trasporto moderni e la chiusura con l’interramento delle acque dei navigli, quei navigli che trasportavano i marmi di Candoglia per costruire il Duomo di Milano, che ricorda il Manzoni ne “I Promessi sposi”, gli stessi che tanti un po’ per confusione attribuiscono a Leonardo le loro chiuse, mentre il genio da Vinci si occupo’ del sistema d’irrigazione che partiva dai navigli, sempre i navigli sono quelli citati nelle canzoni di tanti cantautori oggi scomparsi, sempre i navigli dipinti da grandi maestri della pittura innamorati di Milano e sempre di queste acque ha parlato Cattaneo. 

Le celebrazioni per la rinascita di uno dei luoghi storici di Milano sono continuate ieri fino a tarda sera tra musica, balli e divertimento. La data è questa dadarsena2mages (1) scrivere sul calendario: Milano, 26 aprile 2015 – Una grande giornata di festa per dare il bentornato ad uno dei luoghi storici più amati e suggestivi della città. Quando c’era da decidere quali luoghi andassero tenuti, il primo fra tutti fu il Ministro Bondi che salvò anche la pedonalizzazione di Piazza Sant’Ambrogio.  Ma voglio raccontarvi in diretta, per così dire la cronaca di questo “giorno di festa”. “Sono davvero tantissimi i milanesi che stanno continuando ad arrivare alla Darsena per celebrare la sua rinascita. Le celebrazioni,  iniziate alle 10.30 di mattina con il discorso del Sindaco Pisapia e  con  la partecipazione del vicesindaco Lucia De Cesaris e degli assessori Franco D’Alfonso, Carmela Rozza, Pierfrancesco Maran, Daniela Benelli, Chiara Bisconti, Filippo Del Corno, Cristina Tajani e Francesco Cappelli. Secondo i dati della polizia locale, tra le 10 e le 16 di oggi, circa 50mila persone sono passate ad omaggiare la Darsena riqualificata in occasione di Expo 2015”-

I festeggiamenti sono stati realizzati grazie alla collaborazione tra Comune di Milano, Consigli di Zona 5 e 6, DUC Navigli, Navigli Lombardi Scarl, Fondazione Milano, Fondazione Triennale, Associazioni di categoria, nonché le tre storiche Canottieri di Milano (Olona, Milano e San Cristoforo), continueranno fino a tarda sera. Ricco e variegato il programma della giornata offerto a milanesi e turisti, tra jam session, concerti musicali, dj set, laboratori per bambini, mostre fotografiche, esposizioni artistiche, gare di canottaggio,  gite in battello sui Navigli e degustazioni di piadine romagnole grazie alla partecipazione del Comune di Cervia. Proprio lo stesso giorno, infatti, la città del ravennate ha sottoscritto con  il Comune di Milano un protocollo di collaborazione per la reciproca promozione turistica dei territori. La giornata è stata anche un’occasione per presentare la pregevole operazione artistica di Paolo Ferrari dal titolo “Un nuovo paesaggio nutre il viandante. Natura/Narrazione-Astrazione/Trasfigurazione.  Asystemic Composition in-Absence N. 14”. Si tratta di un’installazione composta di 26 opere di ampie dimensioni situate lungo un percorso che si estende nei centri storici di Gaggiano e Cisliano, a sud-ovest di Milano, e lungo le antiche vie d’acqua e di comunicazione da e per Milano.

Per la serata è stato previsto  il suggestivo concerto a cura dell’Orchestra Verdi di Milano,  eseguito all’Auditorium a partire dalle 19.30, e il gran ballo presso l’Associazione Marinai d’Italia in viale Gorizia, a partire dalle 20.30. Luigi Corbani l’ho visto commuoversi….io che non sono una patita di navigli. Trovo romantico il tutto, ma questa è una nostalgia che non può più tornare ad essere realtà. Ve l’immaginate piazza San Marco, il vecchio bacino e la Chiesa con la casa moderna di Magistretti con due scale mobili che salgono e che scendono essere cullate dalle acque e in essere vedere i milanesi costretti a remare? Forse conviene fare una gita a Venezia. Lì è tutto immutato proprio come nei quadri del Canaletto, Anton Giulio Canal, detto il Canaletto che di Lagune se ne intendeva tanto da dipingerne alcune inventate ma pur sempre meravigliose. Mi spiace il il mio amico “meneghino” Maffioli che è stato tanti anni con me al giornale in Cronaca, insieme su tanti temi abbiamo cercato di fare galleggiare la memoria, quella si, di tante, ma tante cose….


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