VIA ALLA STAGIONE DELL’ELFO-PUCCINI DI MILANO 2017-2018…RESPIRA

Elfo-picciniNe sono passati di anni da quando andavo all’Elfo a fare teatro e lo facevo con Claudio Beccari e amici per recitare le poesie di Spoon River di Edgar Lee Master…lo scopo era di portarle in scena. Poi ho fatto l’attrice e poi ancora ho scritto testi teatrali e radiofonici e televisivi. Lavoravo con Iannacci e Gaber e poi decisi di fare la giornalista prima in Rai e poi nei quotidiani. Il tempo di fare famiglia si era avvicinato….All’Elfo di Ciro Menotti, proprio dove abitava Jannacci, Michele Mozzati…conobbi Salvatores, De Capitani ecc. Oggi l’Elfi-Puccini che ha rilevato l’antico teatro, secondo palcoscenico della Scala ha raddoppiatole sue sale e ha sempre programmi interessanti. Respira è il titolo dell’opera che l’artista inglese Antony Gormley ha offerto all’Elfo Puccini come immagine per la stagione 2017/2108, suggerendo una metafora dell’idea di comunicazione teatrale. Il contributo di questo importante protagonista della New British Sculpture rinnova il dialogo con le arti visive che rende sempre più vitale e aperto il nostro Teatro d’arte contemporanea, dopo che nella scorsa stagione Mimmo Paladino ha disegnato per noi un bellissimo logo. Un dialogo che si riverbera nei linguaggi della scena, nella parola e nella voce degli attori, ma anche negli spazi abitati da istallazioni e mostre, grazie alla Elfo 2018imgresizecollaborazione con MeetMuseum.

 Le produzioni e le coproduzioni, che sono il cuore del nostro essere teatro d’arte e spazio aperto alla città, parlano un linguaggio contemporaneo sia nella scelta preponderante di autori di oggi che nella declinazione attuale dei grandi classici. Il progetto che Ferdinando Bruni e Francesco Frongia dedicano a Oscar Wilde riesce a far dialogare due opere del grande autore – L’importanza di chiamarsi Ernesto e Il fantasma di Canterville – con la drammaturgia di matrice neo-brechtiana di Moises Kaufman, autore attivo negli Stati Uniti con numerose nomination ai Tony Award e agli Emmy (nonché insignito della National Medal of Arts dal Presidente Obama nel 2016). Atti osceni porta al centro della scena la ricostruzione dei processi a Wilde (interpretato da Giovanni Franzoni) con una struttura che incrocia una polifonia di voci e testimonianze, riuscendo a farne un rito teatrale emozionante in cui si parla di arte, di libertà, di teatro, di sesso, di passione.

Anche L’acrobata, spettacolo di Elio De Capitani, mette in scena la Storia, ma per raccontarla attraverso uno sguardo più intimo. Laura Forti, scrittrice fiorentina, ricostruisce la vita di una madre, interpretata da Cristina Crippa: dall’esilio in Cile per fuggire dalle leggi razziali dell’Italia fascista, al nuovo esilio per sfuggire al golpe di Pinochet, fino alla tragica morte di suo figlio Pepo, ucciso per aver attentato al dittatore. E in chiusura di stagione, al Napoli Teatro Festival 2018, debutta della versione completa di Afghanistan: il grande gioco.

Elfo...PucciniimagesImportanti le due coproduzioni della stagione 2017/18, scritture originali dei gruppi che stanno innovando la scena italiana:  Carrozzeria Orfeo presenta in prima nazionale Cous Cous Klan, nuovo testo di Gabriele Di Luca, anche regista con Massimiliano Setti e Alessandro Tedeschi. Sei interpreti, tra i quali l’imperdibile Beatrice Schiros, per altrettanti personaggi accampati ai margini di un cimitero. Per proseguire con la nuova creazione di Biancofango, Io non ho mani che mi accarezzino il viso che arriva all’Elfo Puccini subito dopo l’anteprima a Romaeuropa.

Una ricerca drammaturgica di segno diverso guarda alla grande narrativa di ieri e di oggi: Elio De Capitani sceglie Frankestein per una personale lettura scenica e Invisibile Kollettivo (ovvero Nicola Bortolotti, Lorenzo Fontana, Alessandro Mor, Franca Penone, Elena Russo Arman) affronta il romazo-inchiesta L’avversario di Emmanuel Carrère.

Due monologhi di attori dell’Elfo completano il quadro delle nuove produzioni Una patatina nello zucchero esilarante testo di Alan Bennett, portato in scena da Luca Toracca e Leonardo, che genio! proposto da Elena Russo per il pubblico dei più piccoli.

Otto riprese completano il quadro delle produzioni: Mr Pùntila e il suo servo Matti, Road Movie, Viva l’Italia, La moglie (tutti proposti anche in tour), Goli Otok, Cinemalteatro, la versione aggiornata del monologo di Enzo Curcurù  Aristofane Show! e la ripresa di Otello a Milano e in tour, spettacolo su cui Elio De Capitani e Lisa Ferlazzo Natoli torneranno a lavorare rinnovando la loro ricerca. Le ospitalità puntano i riflettori sulle grandi personalità della scena italiana e sui protagonisti emergenti, ai quali l’Elfo Puccini dedica anche tre personali: Michele Sinisi propone le sue riscritture e interpretazioni shakespeariane, Jacopo Gassmann porta in scena due testi di Chris Thorpe, Oscar De Summa, premio Hystrio 2016 e Premio Melato 2017, arriva con la sua Trilogia della provincia. Grande attesa per Gabriele Lavia, protagonista de Il padre e per Adriana Asti con Giorgio Ferrara, Giovanni Crippa nel ronconiano Danza macabra.

E grande attesa per il ritorno di artisti ormai di casa nelle sale dell’Elfo: Giuliana Musso con il suo nuovo spettacolo Mio eroe, Teatro delle Albe con Va’ pensiero, l’inedita coppia Natalino Balasso e Marta Della Via in Delusionist e Ricci e Forte con il loro omaggio a Pasolini. E poi Milvia Marigliano protagonista di Ombretta Calco, Roberto Castello e Andrea Cosentino nel cabaret coreografico Trattato di economia. Ancora scritture originali e nuova drammaturgia con il testo paradossale di Valentina Diana L’eternità dolcissima di Renato Cane, messo in scena da Vinicio Marchioni, con il nuovo testo di Emanuele Aldovrandi Isabel Green, messo in scena da Serena Sinigaglia, con le Strategie fatali di Lino Musella e Paolo Mazzarelli e con il nuovo spettacolo di Walter Leonardi e Carlo Gabardini. In arrivo all’Elfo anche Delitto e castigo, la produzione Ert diretta dal regista russo Konstantin Bogomolov, Aspettando Godot diretto da Alessandro Averone e il testo del drammaturgo argentino Daniel Veronese, Donne che sognarono cavalli messo in scena da  Roberto Rustioni.

Spazio anche ai gruppi milanesi e lombardi: torna Eco di Fondo con la trilogia che riscrive i miti classici e Corrado Accordino in un nuovo monologo. E tornano alcuni successi che il pubblico ha applaudito all’Elfo e negli altri teatri cittadini e che meritano di essere visti e rivisti: Geppetto e Geppetto di Tindaro Granata, Il misantropo diretto da Monica Conti, Amleto + Die fortinbrasmachine di Roberto Latini, Qualcuno volò sul nido del cuculo diretto da Alessandro Gassman, Collaborators del Teatro Filodrammatici, Fotofinish di RezzaMastrella, Il maschio inutile della Banda Osiris con Federico Taddia e Telmo Piovani. Questa volta tutti in Corso Buenos Aires però….

 

Nuove storie, gli appuntamenti in sala Bausch con gli autori, i registi e i gruppi emergenti, nella prossima stagione saranno concentrati dal 27 aprile al 20 maggio 2018, con la struttura di una vera e propria rassegna.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Continuando la navigazione su questo blog, accetti l'utilizzo dei cookie. Maggiori informazioni

Questo blog utilizza i cookie per fonire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo blog senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" si permette il loro utilizzo.
Per ulteriori informazioni consulta la cookie policy

Chiudi

Privacy Policy
Cookie Policy